La Coppa del Mondo in Qatar è stata oggetto di ripetute discussioni da quando è stata assegnata. Gianni Infantino ha parlato delle morti e delle condizioni di lavoro in Qatar. Alcune delle sue dichiarazioni sono scioccanti.
I rapporti si sono rincorsi nel corso degli ultimi anni. Parliamo di numeri e descrizioni che raccontano le esistenze di migliaia di lavoratori che hanno partecipato alla costruzione di stadi, strade e altre strutture per ospitare i Mondiali di calcio in Qatar ( 21 novembre - 18 dicembre 2022).
Secondo i risultati del 'Business & Human Rights Resource Centre' sarebbero circa 24'000 i lavoratori ad aver subito abusi dei diritti umani in Qatar, centinaia i morti. L'organizzazione internazionale, e altri gruppi, hanno a più riprese chiesto alla FIFA di usare la sua influenza sulle autorità del Qatar per assicurarsi che le riforme del lavoro siano attuate e che i lavoratori che hanno subito abusi possano essere risarciti.
Tra le centinaia di testimonianze raccolte dal 'Business & Human Rights Resource Centre', quella significativa di un lavoratore il quale ha dichiarato che gli operai potevano essere costretti a lavorare per 20 ore al giorno con pause minime, poco cibo e acqua.
Il rapporto sostiene inoltre che la stragrande maggioranza dei casi di abuso riguarda il mancato pagamento dei salari, compresi gli stipendi non pagati e il mancato rispetto dei benefici. Ma ci sono state anche frequenti violazioni sugli aspetti della salute e della sicurezza, che hanno portato a morte, lesioni e condizioni di lavoro pericolose.
Anche la libertà di espressione e di movimento dei migranti è stata limitata, dice il rapporto, aggiungendo che la maggior parte dei casi di abuso ha coinvolto lavoratori dell'Asia meridionale e dell'Africa orientale. Circa 100 lavoratori che costruiscono lo stadio Al Bayt, destinato ad ospitare la partita di apertura del torneo, non sono stati pagati per sette mesi.
I lavoratori coinvolti nella costruzione dell'Education City Stadium si sono ammalati o sono morti a causa dello stress da calore. Altre morti, salari non pagati e confische di passaporti sono stati riportati durante la costruzione del Khalifa International Stadium e dell'Al Janoub Stadium.
«La FIFA non è la polizia del mondo»
«Seimila avrebbero potuto morire in altri lavori. La FIFA non è la polizia del mondo o responsabile di tutto ciò che accade nel mondo», questa la posizione del presidente del massimo governo mondiale del calcio Gianni Infantino in una conferenza a Los Angeles.
Il numero 1 del calcio ha inoltre detto che «solo» tre persone sono morte durante la costruzione degli stadi. Secondo Infantino inoltre, ci sono programmi in atto - in collaborazione con il governo del Qatar - per sostenere le famiglie dei lavoratori deceduti.
Dignità e orgoglio ai lavoratori grazie al lavoro?
«Quando dai a qualcuno un lavoro, anche in condizioni difficili, gli dai dignità e orgoglio», ha detto ancora infantino a Los Angeles.
Le cattive e disumane condizioni di lavoro in Qatar dovrebbero dare dignità e orgoglio ai lavoratori?
«Infantino minimizza in modo scioccante la morte»
Un'affermazione piuttosto discutibile, tanto che 'Human Rights Watch' ha criticato fortemente queste dichiarazioni: «Il presidente della FIFA Gianni Infantino minimizza in modo scioccante la morte e le difficoltà dei lavoratori migranti in Qatar».
La federazione calcistica deve ripulire la «macchia storica» prima della prima partita della Coppa del Mondo a novembre, scrive l'organizzazione sul suo sito web.