Nella conferenza stampa di fine stagione, i dirigenti del Lugano hanno fatto il punto sulla situazione di Sabbatini, il futuro del tecnico Croci-Torti, Shaqiri e molto altro ancora.
All'indomani della sconfitta in finale di Coppa Svizzera, il Lugano ha analizzato la stagione e guardato al futuro. «Le crescita degli ultimi tre anni è innegabile, i risultati sono lì a dimostrarlo», ha detto Da Silva.
«Il mercato? Sabbatini ha in mano un'offerta per entrare in società, sicuramente Hajrizi non resterà e a breve annunceremo due entrate. Proveremo a migliorarci, anche se non sarà facile ripetersi», ha continuato.
Presente Georg Heitz: «Shaqiri è irrealistico, Croci-Torti lo rinnoverei oggi». «La finale fa ancora male, ma ringrazio per la stima», la sua risposta.
Il meglio della conferenza stampa
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«Shaqiri troppo caro per il Lugano»
Georg Heitz sulla possibilità di vedere Shaqiri in bianconero: «Per portare Shaqiri in Svizzera il problema è lo stipendio. L'UEFA limita le entrate dei proprietari dei club a 20 milioni a stagione. Se andiamo a vedere cosa spende attualmente Mansueto a Lugano non rimane un margine necessario per mettere nel libro paga dei bianconeri Shaqiri».
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«Parleremo prossimamente con sincerità...»
«Penso che sia giusto e comprensibile, che oggi l'unica cosa che ho nella testa è la partita di ieri. Di solito la rabbia mi scende dopo due o tre giorni, per smaltire quella della partita di ieri ne avrò bisogno di più. Mi fa piacere sentire la fiducia della società, quando sarà il momento discuteremo sul rinnovo con sincerità. Se poi da entrambe le parti gli stimoli e le motivazioni saranno uguali non ci saranno dei problemi per proseguire insieme», ha detto Mattia Croci-Torti riguardo la possibilità di rinnovare il contratto in scadenza nel 2025.
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«Croci-Torti può rinnovare oggi pomeriggio»
«Se Croci-Torti vuole rinnovare lo possiamo fare oggi pomeriggio. Ma in realtà è normale che un allenatore che ha così tanto successo abbia società interessate a lui. Noi vogliamo mantenere una costante. Capiamo che Croci-Torti ha bisogno di qualche giorno per riflettere sulla stagione appena conclusa, ma prossimamente discuteremo su come proseguire», ha commentato Georg Heitz sul futuro di Croci-Torti.
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Il futuro del Crus
«Oggi ho ancora male al cuore, non penso di aver dormito più di 15 minuti. Ci credevo tantissimo, sapevo che era una partita difficilissima, ma non ho niente da recriminare alla mia squadra. Abbiamo costretto il Servette a giocare con palle lunghe. Alla fine abbiamo avuto 3 match point... È davvero difficile oggi pensare al domani, a quello che succede fra due o tre giorni».
«Oggi c'è tanta rabbia, tanto dolore. Io mi prendo le mie responsabilità, perché alla fine anche per il risultato di ieri sono io il responsabile. Avevo tanta voglia di far felice tanta gente. Sarà più difficile riprendersi rispetto agli altri anni».
«C'è ancora tanto lavoro da fare, sono sicuro che io e il club abbiamo le stesse motivazioni, vogliamo sempre fare meglio. Non credo ci siano problemi per quanto riguarda i prossimi mesi. Però è difficile parlare oggi. Sappiamo che questo fa parte del lavoro di un allenatore, cercheremo di costruire qualcosa di importante l'anno prossimo sapendo che ci aspetterà un periodo difficilissimo».
«Potremmo trovarci con tanta gioia o tanta amarezza. Le motivazioni le troveremo sempre assieme. Bisogna saper accettare anche la tristezza e la rabbia. Ci vorranno dei giorni ma ripartiremo», ha concluso il Crus.
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«Se serve un altro Steffen, lo cercheremo»
«Un altro Steffen a Lugano? Cerchiamo giocatori che ci permettano di rimanere in alto, sapendo che anche gli altri club non stanno fermi. Il Basilea, per esempio, non sarà più debole di quest'anno. Ma se l'allenatore chiederà un altro giocatore di alto livello, faremo del nostro meglio per trovarne un altro».
Georg Heitz ha infine lodato Mattia Croci-Torti per essere riuscito a motivare la squadra e a cambiare alcuni atteggiamenti che lo stesso manager aveva criticato l'anno scorso.
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«Con una stagione simile è naturale che arrivino offerte per i nostri giocatori»
Sul Lugano della prossima stagione, da Silva ha commentato: «Noi vogliamo migliorare la squadra. I progressi negli ultimi tre anni sono stati molto positivi. Siamo vice campioni, abbiamo valorizzato diversi giocatori, anche grazie al nostro Mister. Il nostro obiettivo rimane quello di migliorare sempre. Quando si fa una stagione simile è normale che arriveranno delle offerte per dei giocatori. Noi dobbiamo essere pronti».
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Sulla scelta di scegliere lo stadio del Thun per giocare in Europa
Si possono affittare tutti gli stadi in Svizzera, il problema è solo uno. Sono le autorità della polizia a dare il permesso. Già lo scorso anno a San Gallo e Lucerna non ci hanno dato via libera; a Lucerna, tra l'altro, anche perché giocavano loro stessi in Europa. In seguito ho contattato la città di Zurigo, con cui avevamo firmato un contratto piuttosto interessante da parte nostra, soprattutto a livello finanziario. Le cose però non sono finite bene.
In questa stagione visto che eravamo convinti di andare in Europa, ho iniziato a cercare uno stadio da poter affittare già in autunno. Prima di tutto abbiamo parlato inizialmente con le città. A Thun sapevamo che il manto sintetico dello stadio non era più omologato per le partite dell'UEFA. Di conseguenza abbiamo cercato di trovare una soluzione che poteva essere positiva per entrambi.
Nel frattempo il Thun ha cambiato il benefattore nel mese di marzo, e sembrava che la soluzione bernese fosse caduta. Invece, discutendo abbiamo trovato una via. Thun era l'unico stadio che avremmo potuto affittare. Ora ttanno ora rifacendo il sintetico, che sarà approvato per giocare le partite in Europa. Alla fine il Thun ci ha salvati.
L'idea di giocare a Monza? Belle idee, ma l'UEFA non approverebbe mai», ha concluso la sua lunga descrizione il signor Blaser.
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«Il rigore di Sabbatini? Avevo piena fiducia»
«La scelta di far calciare il quinto rigore a Sabbatini è stata mia. Non ho mai avuto dubbi. Anche in passato ha segnato rigori decisivi. Peccato che sia andata così, sarebbe potuta esserci una miglior fine. Io sono felice di aver scelto lui, perché così ho dimostrato la fiducia che nutro in questo giocatore. Presentandosi al dischetto ha mostrato di avere carattere, cosa che ha sempre fatto», ha detto Croci-Torti sulla decisione di far calciare il quinto rigore della finale all'uruguaiano.
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da Silva: «Ci aspettiamo una decisione nei prossimi giorni»
«Sabbatini dovrà decidere molto presto cosa fare. Non posso garantire che in ottobre e novembre ci sarà ancora posto per lui, o l'anno prossimo, se deciderà di giocare ancora a calcio. Probabilmente deciderà nei prossimi giorni», ha sottolineato da Silva.
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Croci-Torti: «È la filosofia del club»
«Conosco bene le mentalità del club, l'idea è quella di ringiovanire la rosa. Ho sempre accettato e condiviso questa idea della società, evidentemente nella gerarchia dei ruoli ho sempre potuto schierare i giocatori che preferivo. Da una parte c'è il grande rispetto per Sabbatini, per ciò che ha fatto in campo, per le sue doti, ma capisco anche qual è il desiderio della società e la sua filosofia», così ha invece commentato il tecnico del Lugano Mattia Croci-Torti la scelta di non rinnovare il capitano bianconero come giocatore.
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da Silva: «Avanti con Sabbatini... ma non come giocatore»
Il direttore sportivo Carlos da Silva ha commentato così la situazione di Jonathan Sabbatini: «Abbiamo deciso che vogliamo tenere Sabbatini in società, perché se lo merita e in lui vediamo un grande potenziale come allenatore. Sino a oggi aveva deciso di voler continuare a giocare. Per noi la situazione non è cambiata, di conseguenza la scelta rimane a lui».
«Noi vogliamo continuare con Sabbatini, questo lo voglio sottolineare. Noi vogliamo coinvolgerlo. Adesso gli lasciamo qualche giorno per decidere».
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La conferenza stampa è iniziata
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Incontro coi media
All'indomani della finale di Coppa Svizzera persa contro il Servette il Lugano organizza la conferenza stampa di fine stagione.
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Croci-Torti: «Mai vista una partita così»
«È stata una partita pazzesca», ha commentato l'allenatore del Lugano Mattia Croci-Torti, «purtroppo c'è mancato veramente solo di trasformare uno dei tre match point».
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Dopo ben 24 rigori è il Servette a spuntarla. Il Lugano piange, rimpianti ce ne sono
Il Servette vince la Coppa Svizzera, al termine di un finale drammatico, che ha visto i 22 in campo, dopo 120 minuti, tirare ben 24 rigori. Lugano in lacrime.
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