Pechino non perdona Ecco perché l'ex allenatore della Nazionale cinese rischia l'ergastolo

bfi

29.3.2024

La Cina sta combattendo la corruzione nel calcio: dopo la condanna dell'ex presidente della Federcalcio cinese, Chen Xuyuan, l'ex allenatore della nazionale Li Tie (nella foto) ha ammesso di aver accettato tangenti.
La Cina sta combattendo la corruzione nel calcio: dopo la condanna dell'ex presidente della Federcalcio cinese, Chen Xuyuan, l'ex allenatore della nazionale Li Tie (nella foto) ha ammesso di aver accettato tangenti.
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Li Tie, che è stato allenatore della Nazionale cinese dal 2020 al 2021, ha ammesso di aver accettato tangenti per un totale di oltre 9,6 milioni di franchi svizzeri tra il 2017 e il 2021. Rischia la prigione a vita.

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Hai fretta? blue News riassume per te

  • L'ex allenatore di calcio cinese Li Tie si è dichiarato colpevole di aver accettato tangenti per quasi 10 milioni di franchi.
  • In precedenza il suo ex presidente era stato incarcerato a vita per corruzione.
  • Il sistema legale cinese ha un tasso di condanna prossimo al 100% nei casi penali.

Si tratta del più ampio giro di vite sulla corruzione nel calcio cinese. Tra le maglie della giustizia era già finito l'ex presidente della federazione cinese di calcio, Chen Xuyuan, incarcerato a vita questa settimana per aver preso tangenti per 11 milioni di dollari.

Un tribunale della provincia di Hubei ha annunciato giovedì, in un comunicato, che il 46enne ex allenatore della Nazionale cinese, Li Tie si è «dichiarato colpevole e che ha mostrato rimorso» per quanto fatto.

Ha anche confessato di aver pagato l'equivalente di quasi 400'000 franchi per essere nominato allenatore della Nazionale. Li Tie è anche accusato di essere coinvolto in partite truccate.

Già in carcere da mesi, attende la durissima sentenza

Il giocatore cinese, che ha collezionato 91 presenze per il suo Paese ed è stato sotto contratto con l'Everton in Premier League dal 2002 al 2006, è in carcere da diversi mesi.

Il tribunale ha annunciato che la condanna sarà pronunciata in una data successiva.

Il sistema legale cinese è strettamente controllato dal Partito Comunista e i tribunali hanno un tasso di condanna vicino al 100% nei casi penali.

Protagonista di un documentario di Stato anti-corruzione

Li è stato protagonista di un documentario trasmesso dall'emittente statale CCTV a gennaio sulla corruzione diffusa nel calcio cinese. La CCTV manda regolarmente in onda le confessioni di sospetti criminali prima della loro comparsa in tribunale, una pratica ampiamente condannata dai gruppi per i diritti umani.

Nel programma l'ex calciatore e allenatore ha detto, laconicamente: «Mi dispiace molto. Avrei dovuto tenere la testa a terra e seguire la strada giusta. C'erano alcune cose che all'epoca erano pratiche comuni nel calcio».