«Aveva dolcezza nelle parole, nel cuore e nello spirito» È morto Papa Bouba Diop, uno degli eroi del Senegal dei miracoli

fon

30.11.2020

La leggenda del calcio senegalese Papa Bouba Diop si è spenta domenica a 42 anni dopo una lunga malattia. Cresciuto in Senegal si fece conoscere proprio in Svizzera dove vestì le maglie di Neuchâtel Xamax e Grasshoppers. Con le Cavalette festeggiò il titolo di campione svizzero.

Il grande pubblico scoprì Papa Bouba Diop il 31 maggio 2002, quando con il suo Senegal affrontò i campioni del Mondo in carica della Francia nel match inaugurale dei Mondiali in Corea del Sud e Giappone. La prima partita della storia dei Leoni della Teranga ad un Mondiale lasciò il segno, un'eclatante vittoria per 1-0. La rete della vittoria fu firmata proprio da Bouba Diop che festeggiò insieme ai compagni con un'improvvisata danza di gruppo. La Nazionale allenata dal francese Bruno Metsu, anche lui venuto a mancare prematuramente nel 2013, non non si limitò a sconfiggere la Francia ma si fece strada fino ai quarti di finale pareggiando con Danimarca e Uruguay e piegando la Svezia agli ottavi. Ad un passo dalle semifinali gli africani vennero eliminati dalla Turchia ai tempi supplementari grazie ad una rete di İlhan Mansız.

A livello personale Papa Bouba Diop terminò il Mondiale con tre reti all'attivo ed è ancora oggi il capocannoniere del Senegal per quanto riguarda le reti segnate ai Mondiali. Oltre alla segnatura decisiva siglata contro «Les Bleus» il centrocampista aveva messo a segno una doppietta nella sfida pareggiata 3-3 contro l'Uruguay che aveva permesso agli africani di qualificarsi per gli ottavi di finale. Definito il «Senegal dei miracoli», in realtà la squadra di Bruno Metsu fra le proprie file vantava giocatori di primo piano ma ancora poco conosciuti. Basti pensare alla "piccola peste" bionda El Hadji Diouf, passata al Liverpool poco dopo il termine dei Mondiali, allo stoico capitano (ora allenatore del Senegal ndr.) Aliou Cissé o al motorino di centrocampo Khalilou Fadiga, ingaggiato nel 2003 dall'Inter.

El Hadji Diouf, destra, nella partita contro la Turchia.
El Hadji Diouf, destra, nella partita contro la Turchia.
Keystone

Il traguardo raggiunto dai Leoni della Teranga nel 2002 rimane ancora oggi uno dei migliori risultati di una Nazionale africana ad un mondiale. La qualificazione ai quarti di finale della Coppa del Mondo di Papa Bouba Diop e compagni è, per ora, il percorso più prestigioso di una Nazionale del continente nero assieme a quello fatto segnare del Cameroon nel 1990 e a quello del Ghana nel 2010.

Le toccanti parole dell'ex compagno Khalilou Fadiga

«Era il nostro orsacchiotto, così ci piaceva chiamarlo. Lo provocavamo spesso, lui non parlava molto ma sulle sue labbra splendeva sempre il sorriso. Non reagiva ai nostri scherzi ed aveva una dolcezza inaudita per la forza della natura quale era. Aveva una dolcezza nelle parole, nel cuore e nello spirito», così si è espresso sui Social media l'amico Khalilou Fadiga.

«Ci mancherà - ha poi aggiunto l'ex compagno di reparto in nazionale - ci manca già ora, ma rimarrà per sempre nella memoria dei senegalesi. Non si può parlare di calcio in Senegal senza nominare Papa Bouba Diop, colui che segnò alla Francia, colui che segnò il primo goal della nostra storia ad un Mondiale. È un simbolo».

Dagli ex compagni alle attuali star conosciute in tutto il mondo come Kalidou Koulibaly e Sadio Mané, il popolo senegalese, ma non solo, sta rendendo omaggio ad un giocatore che ha scritto pagine importanti del calcio del proprio paese e delle numerose squadre per le quali ha militato in carriera.

La carriera di Papa Bouba Diop

Cresciuto nella capitale del Senegal, Dakar, aveva mosso i primi passi nel calcio professionistico in Svizzera. Giunto in Romandia nel 1999, dopo un breve periodo di adattamento dove aveva giocato in prima lega con la maglia del Vevey-Sports era passato al Neuchâtel Xamax. Dopo appena 19 partite fu notato dal Grasshoppers, allora ancora la prima forza del campionato elvetico. Con le Cavallette conquistò il titolo di campione svizzero nel 2001. Nell'inverno successivo venne ceduto al Lens, squadra dove rimase per due stagioni prima di spiccare definitivamente il volo e raggiungere la Premier League.

Nel 2004 Papa Bouba Diop firmò per il Fulham, dove giocò per tre stagioni guadagnandosi anche l'appellativo di «The Wardrobe» (l'armadio ndr.), grazie al suo fisico possente. Con i Cottagers disputò 74 partite segnando 8 reti. Dopo gli anni passati all'ombra del Big Ben il senegalese si trasferì a Portsmouth, nel sud dell'Inghilterra, dove rimase fino al 2010. Con i Pompey vinse l'FA Cup nel 2008. Nella stagione 2010/2011 giocò in Grecia con l'AEK Atene vincendo la Coppa nazionale. La stagione seguente tornò in Inghilterra per vestire la maglia granata del West Ham e nell'ottobre 2012 firmò il suo ultimo contratto della carriera con il Birmingham City, squadra con la quale ha disputato due partite e segnato una rete.

Domenica scorsa purtroppo, all'età di 42 anni, il gigante cresciuto nell'Espoir Dakar si è dovuto arrendere. Dopo aver lottato a lungo con la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) è andato in un mondo migliore. Dietro di sé lascia l'indelebile ricordo di persona gentile, squisita, e di lottatore indomito una volta in campo, capace con i suoi compagni di far sognare il Senegal e tutto il continente africano, conquistando simpatie da ogni parte del mondo.

Riposa in pace Leone della Teranga.

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