I nerazzurri tengono il passo con Napoli e Milan, mentre i rossoneri giocheranno stasera. La Juventus si è giocata l'ultimissima possibilità di andare all'assalto dello scudetto.
I nerazzurri hanno deciso il match al 4' di recupero del primo tempo, con Calhanoglu che ha trasformato il rigore concesso per fallo di Morata su Dumfries segnalato del VAR, tiro ripetuto dopo un primo errore dal dischetto.
Anche nella ripresa sono stati i padroni di casa a farsi preferire, sfiorando la rete con Zakaria, al rientro da un infortunio, che ha colpito il palo.
Allegri: «Ci siamo giocati lo scueetto»
«Ci siamo giocati l'ultimissima possibilità di scudetto, ormai siamo tagliati fuori: questa sera, però, abbiamo fatto una delle migliori partite»: così il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri, dopo la sconfitta di misura contro l'Inter. «Nei 50 giorni che mancano dobbiamo consolidare il quarto posto e conquistare la finale di coppa Italia – aggiunge l'allenatore bianconero – poi ci sono le prospettive giuste per ripartire l'anno prossimo per lottare per il campionato».
Lo Stadium è tornato al 100% della capienza: «E' stato bello giocare davanti a 40mila spettatori, dispiace soltanto per il risultato ma io mi sono divertito: sono fatalista, magari in un'altra stagione saremmo riusciti a vincere una partita come questa». Nel primo tempo si è visto un Allegri furioso che ha lanciato il giubbotto: «Era perché faceva caldo, nella ripresa è scesa la temperatura e infatti l'ho subito rimesso – la battuta del toscano – noi dobbiamo accettare con serenità il risultato del campo».
Inzaghi:
«Era una tappa fondamentale, stiamo rincorrendo il Milan e Napoli e volevamo rimanere lì. E' normale che ci sia un po' di pressione all'Inter, abbiamo avuto fuori dei giocatori importanti e ancora è lunghissima. Diranno che la favorita è ancora l'Inter, però ricordo quello che si diceva all'inizio e non vinceva qui allo Stadium da undici anni». Così Simone Inzaghi, tecnico dell'Inter, dai microfoni di Dazn.
C'era il calcio di rigore che ha deciso la sfida con la Juve? «Si c'era, era già gol sulla ribattuta perché non c'era niente su Calhanoglu. Non andava ripetuto. All'andata ho lanciato la casacca e sono stato espulso prendendomi un pareggio».
I campioni in carica restano dunque in scia al Napoli, che grazie al 3-1 a Bergamo sull'Atalanta ha provvisoriamente agganciato il Milan in vetta.