Mattia Croci-Torti, l'attuale allenatore di maggior successo della Super League, ci mostra la sua casa e ci parla dei suoi cappelli, del Ticino, della sua famiglia, di Coco Chanel e anche di Jovanotti. E gioca con le sue tre figlie a calcetto.
Hai fretta? blue News riassume per te
- L'allenatore Mattia Croci-Torti (41 anni) e il suo FC Lugano stanno andando a gonfie vele.
- Con 5 vittorie filate, la squadra ticinese si è improvvisamente inserita nella lotta per il titolo con Servette e YB, ed è anche in semifinale di Coppa.
- blue Sport ha fatto visita a Croci-Torti e alla sua famiglia nella casa di Balerna. Nonostante il tempo piovoso, il Crus è di ottimo umore.
«Piove, senti come piove…», chi scende dal treno a Lugano in questo mercoledì prima di Pasqua può quasi sentire cantare Jovanotti. «Piove, senti come piove. Madonna come piove. Senti come viene giù...».
Piove a dirotto. «Oggi non c'è il sole in Ticino», dice Mattia Croci-Torti, facendo una smorfia mentre arriva in auto allo Stadio Cornaredo. I tergicristalli lavorano senza sosta durante il viaggio di circa mezz'ora fino a Balerna, dove l'allenatore del Lugano vive con la sua famiglia. «Anche sotto la pioggia, è bellissimo qui», ci dice.
Parlando di Jovanotti, il Crus, come è stato soprannominato negli anni, inizia a cantare: «Piove, senti come piove. Madonna come piove. Senti come viene giù…» e si entusiasma: «Queste canzoni di Jovanotti fanno parte della mia gioventù. Sono stato a molti suoi concerti».
Tutta la famiglia è tifosa dell'Ambrì Piotta
Croci-Torti è una persona solare, anche quando piove. E ospitale. Apre infatti la porta di casa a blue Sport e ci mostra il suo rifugio. Qui, con le sue quattro donne, ricarica le batterie e stacca dal calcio. Spesso ci riesce, ma non sempre, spiega.
Prima delle partite, i suoi pensieri a volte non sono a tavola con la famiglia, confessa. «Mi chiedo: gioca Aliseda, gioca Cimignani o giochiamo con due attaccanti? Mia moglie capisce subito quando non sono mentalmente presente». Susanne, con cui sta dai tempi della scuola, mostra comprensione? «Sì,» dice il 41enne, «ma non sempre».
Di solito si disconnette dal calcio non appena varca la soglia di casa. «Mi occupo delle ragazze. Giochiamo, facciamo i compiti o a volte guardiamo la TV insieme. Il tempo con le mie figlie e mia moglie mi dà molta energia».
Sebbene lo sport sia un tema importante in famiglia, non tutto ruota attorno al FC Lugano, o persino al calcio. Tutti e cinque sono grandi tifosi dell'Ambrì Piotta, il papà e le figlie sono anche fan dell'Inter. Lui ha un abbonamento stagionale a San Siro.
Da adolescente, Croci-Torti era un grande fan della pallacanestro con il SAV Vacallo, ed era persino un animatore in curva, con il megafono. La figlia più piccola, Cassandra (6), fa pole dance e atletica leggera, e Smeralda (9) fa triathlon. Dorotea (11) invece ha un hobby diverso. «È un'artista e fa teatro,» racconta il papà. «Voglio diventare una designer,» dice lei. Il suo grande modello è la francese Coco Chanel.
«Ogni giorno devo scegliere un cappellino»
Il papà preferisce uno stile più sportivo nella moda. Il suo cappellino è ormai diventato un'icona nel calcio svizzero. «Penso di stare meglio con un cappellino», ci risponde alla nostra domanda sul perché lo indossi, mostrando la sua collezione a blue Sport. «Non sono tutti qui... E ogni giorno devo sceglierne uno…».
La scelta è più semplice nei giorni partita. In quei casi, Croci-Torti indossa sempre il cappello del Lugano. «Porta fortuna. Speriamo che possa indossarlo per la terza volta in una finale di Coppa, non sarebbe male».
Da quando, due anni e mezzo fa, ha assunto l'incarico di allenatore a Lugano, il Crus ha portato i bianconeri due volte in finale. Nel 2022 si sono imposti contro il San Gallo, mentre l'anno scorso si sono dovuti inchinare allo Young Boys, e ora si trovano di nuovo in semifinale contro il Sion.
Non solo in Coppa, ma anche in campionato, le cose vanno a gonfie vele. Il Lugano è attualmente la squadra più in forma del campionato, con cinque vittorie consecutive all'attivo. I bianconeri lotteranno per il titolo e i piazzamenti europei.
«Dovrò lasciare il Ticino un giorno»
Croci-Torti è consapevole di vivere attualmente una vita da allenatore privilegiata. Una vita come pochi altri possono avere: Croci-Torti lotta per conquistare dei trofei con il FC Lugano mentre vive con la sua famiglia nella sua terra natia. Per lui, il posto più bello del mondo.
Ma quanto durerà ancora? Che Croci-Torti stia facendo un ottimo lavoro è noto anche a nord del San Gottardo. Tutti lodano il calcio del Lugano e il suo allenatore. Autentico, appassionato. Se non è già accaduto, non ci vorrà molto perché al FC Lugano arrivino offerte per l'allenatore.
Potrebbe immaginare di lavorare fuori dal Canton Ticino? Croci-Torti: «Sono molto felice qui e mi concentro totalmente sul Lugano. Ma so che un giorno dovrò lasciare il Ticino se voglio crescere».
Ma per ora si sta godendo ogni singolo giorno in Ticino... anche sotto la pioggia.