Le otto finali del Lugano A Berna i bianconeri cercano la quarta coppa della storia

bfi

15.5.2022

Capitan Coduri alza la Coppa il 15 aprile del 1968.
Capitan Coduri alza la Coppa il 15 aprile del 1968.
Keystone

Il club bianconero disputerà la sua nona finale di Coppa Svizzera. Vi proponiamo un tuffo nel passato per ricordare le otto sfide già consumate e i loro attori. Tre le vittorie, di cui una sul campo di casa, nel 1931.

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È una primissima. Lugano e San Gallo mai si sono incontrati in finale di Coppa Svizzera. E se gli svizzero-occidentali hanno vinto una sola volta la coppa in 96 anni di storia del torneo nazionale (1969), i bianconeri, da parte loro, hanno già trionfato tre volte: l'ultima volta nel 1993, prima nel 1968 e nel 1931, quando al Campo Marzio di Lugano i locali batterono il GC per 2-1 al termine dei tempi supplementari.

Il record di vittorie nella competizione spetta al Grasshopper (19 titoli), al secondo posto, a pari merito per numero di trofei conquistati (13) ci sono il Basilea e il Sion, mentre lo scalino più basso del podio virtuale spetta allo Zurigo, dieci volte vincitore del trofeo nazionale.

Il club bianconero, che scenderà in campo tra poche ore (14:00) allo stadio Wankdorf di Berna, nella sua storia ha già disputato 8 finali di Coppa Svizzera. Ricordiamole.

2015–16: Zurigo-Lugano: 1–0

Al Letzigrund di Zurigo, davanti a 21'500 tifosi, la formazione del Lugano diretta dal leggendario Zdenek Zeman venne trafitta al 41esimo da Sangoné Sarr. Risultato che rimarrà immutato fino al termine della sfida e che consegnerà così la Coppa Svizzera agli uomini di Ueli Forte.

Da ricordare che al secondo turno i bianconeri rischiarono grosso contro i cugini del Bellinzona: la formazione di seconda lega portò il Lugano fino ai supplementari (2-3 risultato finale).

L'allenatore dello Zurigo Uli Forte saluta il suo collega del Lugano Zdenek Zeman al termine della finale persa dal Lugano contro lo Zurigo nel 2016. 
L'allenatore dello Zurigo Uli Forte saluta il suo collega del Lugano Zdenek Zeman al termine della finale persa dal Lugano contro lo Zurigo nel 2016. 
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Formazione Lugano della finale 2016: Salvi, Veseli, Datković, Urbano, Jozinović, Sabbatini, Piccinocchi, Rey, Alioski,  Donis, Bottani.

1992–93: Lugano-Grasshopper: 4–1

Era il 31 maggio del 1992 quando al Wankdorf di Berna, davanti a 20mila spettatori, la formazione allora diretta da Karl Engel vinse l'ultimo titolo nazionale. I bianconeri stracciarono le malcapitate cavallette offrendo una prestazione davvero memorabile: Andrioli portò in vantaggio il Lugano al 14esimo, Subiat raddoppiò poco prima della pausa, Élber riportò sotto gli zurighesi al 61esimo, ma ancora Subiat ristabilì le distanze dieci minuti dopo. Il bianconero Fornera allo scadere dei novanta minuti, confezionò il poker per il club ticinese.

Paulo Andrioli (centro), autore della prima rete della finale
Paulo Andrioli (centro), autore della prima rete della finale
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Formazione Lugano finale 1993: Walker, Galvao, Morf, Kaeslin, Tami, Sylvestre, Esposito, Colombo , Andrioli, Subiat, Zuffi.

1991–92: Lucerna-Lugano: 3–1

Davanti a 40mila spettatori, a Berna, fu dapprima il Lugano ad andare in vantaggio con Andrioli (al 36esimo). Il pareggio del Lucerna arrivò 5 minuti dopo per opera di Moser. Al termine dei novanta minuti il risultato era ancora sul pareggio tanto che fu necessario ricorrere ai tempi supplementari. Il capitano del Lucerna, Adrian Knup, decise allora di ergersi a protagonista unico della sfida, segnando al 96esimo e ancora al minuto 117. I ragazzi del mister Karl Engel non poterono fare altro che accontentarsi del secondo posto. 

Il giocatore brasiliano del Lugano Mauro Galvao nel corso della finale del 1992
Il giocatore brasiliano del Lugano Mauro Galvao nel corso della finale del 1992
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Formazione Lugano finale 1992: Romagna, Galvão, Sylvestre, Penzavalli, Walker M., Hertig, Colombo, Andrioli, Tami, Graciani, Zuffi.

1970–71: Servette-Lugano: 2–0

Allenati da Albert Sing i bianconeri scesero in campo al Wankdorf di Berna dopo aver battuto il Mendrisio in semifinale. Desbiolles al 55esimo e Marchi 23 minuti dopo affondarono però le speranze di vittoria del Lugano.

Immagine della finale di Berna del 12 aprile 1971 
Immagine della finale di Berna del 12 aprile 1971 
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Formazione Lugano finale 1971: Prosperi, Lanfranconi, Berset, Boffi, Pullica, Coduri, Brenna, Dolmen, Tippelt, Blättler, Bernasconi.

1967–68: Lugano-Winterthur: 2–1

Aarau, San Gallo, Zurigo, Lucerna e infine il Winterthur furono le vittime sacrificali del percorso che portò il Lugano ad alzare al cielo la seconda Coppa Svizzera della sua storia. In finale, sempre a Berna davanti a 34mila tifosi, la truppa di Louis Maurer andò in doppio vantaggio con Luttrop prima e Dimmeler poi. La rete del Winterthur al 77esimo non cambiò la sostanza del risultato finale. La Coppa andò in Ticino.

: giocatori del Lugano gioiscono in campo a Berna dopo aver conquistato la coppa.  
: giocatori del Lugano gioiscono in campo a Berna dopo aver conquistato la coppa.  
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Formazione Lugano finale 1968: Prosperi, Egli, Indemini, Signorelli, Pullica, Coduri, Gottardi, Lusenti, Simonetti, Luttrop, Brenna.

1951–52: Grasshopper-Lugano: 2–0

I bianconeri allenati da Volentik erano giunti alla finale di Berna forti di due risultati davvero convincenti: 5-1 nei quarti contro lo Zurigo e 6-1 in semifinale contro il Servette. Nonostante ciò in finale le cose andarono diversamente, fin dall'inizio. All'ottavo minuto infatti, le Cavallette passarono in vantaggio con Berbig e poco prima della pausa raddoppiarono con l'altro attaccante Hüssig.

A destra: il difensore del Lugano Tamburini e il portiere Corrodi non possono impedire la seconda rete delle Cavallette nella finale di Berna. 
A destra: il difensore del Lugano Tamburini e il portiere Corrodi non possono impedire la seconda rete delle Cavallette nella finale di Berna. 
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Formazione Lugano finale 1952: Corrodi, Balmelli, Tamborini, Berra, Bergamini, Petrini, Kauer, Lakenberg, Poma, Sergio Bernasconi, Mario Bernasconi.

1942–43: Grasshopper-Lugano: 2–1

Una settimana prima della finale il Lugano aveva strapazzato il Locarno in semifinale, infliggendo sette reti ai rivali cantonali - senza subirne. Galvanizzati, i bianconeri arrivarono a Berna dove li aspettava il GC, che in semifinale aveva battuto il Servette (4-1). Al 22esimo Frigerio portò in vantaggio i ticinesi, i quali però, nel giro di mezz'ora subirono due reti e dovettero consegnare la coppa nella mani dell'avversario. 

Il capitano del Lugano stringe la mano al suo controparte del GC prima del fischio d'inizio della finale giocata il 26 aprile del 1943 allo stadio Wankdorf  di Berna. 
Il capitano del Lugano stringe la mano al suo controparte del GC prima del fischio d'inizio della finale giocata il 26 aprile del 1943 allo stadio Wankdorf  di Berna. 
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Formazione Lugano finale 1943: Mosena, Bassi, Regazzoni, Bottinelli, Andreoli, Ortelli, Weber, Bossoni, Frigerio, Fornara II, Galli. 

1930–31: Lugano-Grasshopper: 2–1

Si trattava della sesta edizione della Coppa Svizzera, nata nel 1925. Dopo aver battuto il Chiasso, nei sedicesimi di finale il Lugano si sbarazzò dell'Oerlikon con il roboante risultato di 11-1. Le vittime dei bianconeri furono poi nell'ordine lo Zurigo, il Grenchen e l'Urania Genève Sport.

La finale si giocò a Lugano, al Campo Marzio, davanti a settemila tifosi in festa. Per 64 minuti nessuna delle due formazioni riuscì a ferire più di tanto, quando lo zurighese Adam gelò la folla. Al 73esimo l'arbitro Jordan decretò un calcio di rigore a favore die padroni di casa che pareggiarono grazie a Sturzenegger. Al 118esimo fu Aldo Poretti a mandare in tripudio il pubblico segnando la rete della vittoria. La Coppa Svizzera si fermò a Lugano.

Aldo Poretti (al centro) con la maglia della nazionale svizzera
Aldo Poretti (al centro) con la maglia della nazionale svizzera
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Formazione Lugano finale 1931: Maspoli; Bassi, Bosco; Lombardini, Cabrini, Gilardoni; Ballcstrini, Poretti, Costa, Sturzenegger, Amadò.