«E caro papà...» Toccante messaggio di Sofia Goggia: «Non è un osso che si rompe, non è la fatica...»

bfi

23.2.2024

Sofia Goggia.
Sofia Goggia.
Instagram

Venti giorni dopo l'incidente che l'ha fermata, la discesista italiana Sofia Goggia pubblica un messaggio toccante su Instagram, citando la scomparsa Elena Fanchini e promettendo di continuare a lottare. 

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Hai fretta? blue News riassume per te

  • Il 5 febbraio Sofia Goggia si è rotta malleolo e tibia in allenamento sulle montagne del bresciano.
  • L'italiana è stata operata, ma la sua stagione è oramai finita.
  • A distanza di tre settimane, la sciatrice azzurra fa sentire la sua voce, raccontando la fatica di ricominciare, confortata però da un messaggio della sfortunata ex compagna Elena Fanchini, morta di tumore un anno fa.

A quasi tre settimane dalla bruttissima caduta in allenamento, che le sta costando la stagione, la campionessa italiana di velocità Sofia Goggia si fa sentire tramite Instagram: «Se questo è il piano che Dio ha riservato per me, altro non posso fare che spalancare le braccia, accoglierlo e accettarlo».

La 31enne ha infatti utilizzato le parole di Elena Fanchini per spiegare quanto le stia accadendo, quando la bresciana dovette lottare con un tumore che le tolse la vita a febbraio dello scorso anno.

«Mi sono ispirata a lei»

Un esempio, quello della ex collega, che serve da motivazione a colei che in carriera ha vinto per quattro volte la coppa del Mondo di discesa.

«Mi sono ispirata a Lei, l'ho fatta «mia» ed è ciò che mi sono detta quando mi stavano trasportando a Milano in elicottero, con la ferma consapevolezza che quella sgradevolissima sensazione che avevo avuto in pista, quando ancora non mi ero fermata dalla caduta, era veritiera: la mia tibia era rotta e frantumata», ha raccontato la finanziera orobica.

«Mio papà mi ha scritto per messaggio che questo mio dolore non sarà invano, ma anche se poi il tempo mi dirà che lui aveva ragione, attualmente stento a crederci».

«Il pensiero di non riuscira a vivere a pieno la mia passione»

Nel 2018 si ruppe la caviglia, nel 2022 fu il turno di un ginocchio: sono queste ferite, l'energia già investita per andare oltre le stesse, che rendono difficile la risalita, come ammette proprio la Goggia nel suo post.

«Non è un osso che si rompe e non è la fatica, seppur pesantissima, del settimo, complicato, intervento chirurgico in carriera. Ciò che fa male, davvero male, è quella lacerazione che sento dentro al petto, strappo che solo io posso avvertire radicato nel mio profondo, figlio del fatto di essere per l'ennesima volta a tu per tu con me stessa in una situazione del genere nonostante gli sforzi, l'impegno e le scelte lavorative affinché la possibilità che questo tipo di avvenimenti potesse accadere, si riducesse drasticamente».

Poi il pensiero torna alla scomparsa compagna Elena Franchini, morta a soli 38 anni.

«È l'impossibilità di riuscire solamente, che poi per me è tutto, a vivere normalmente la mia passione sugli sci, passione per cui ho lavorato e per cui lavoro assiduamente da una vita intera. Fa malissimo. Ma bisogna trovare la forza e andare avanti. La Elly aveva ragione: per quanto dura sia accettare questa situazione, non posso fare altrimenti; il senso forse arriverà poi. È "solo" una prova in più: difficilissima, tosta, ma una in più», ha concluso la bergamasca, rivolgendosi al padre.

«Questo dolore terribile non sarà invano»

«E caro papà... anche se nel mio cuore mi sembra di essere ferma distesa su quella pista a Ponte temendo il momento in cui dovrò incrociare gli occhi del mio allenatore, skiman e preparatore per dirgli che anche quest'anno il Sogno si è interrotto, ti prometto che ce la metterò tutta per far sì che questo dolore terribile non sarà invano. Lo prometto a mio padre. E lo prometto a tutti voi», ha infine concluso il post la nativa di Bergamo.