Sienna Miller vince la causa Il The Sun ha ottenuto illegalmente informazioni sulla sua gravidanza

Covermedia

10.12.2021 - 09:30

Sienna Miller
Sienna Miller

Nel 2005, il tabloid aveva rivelato lo dolce attesa dell’attrice, ancor prima che la diretta interessata potesse comunicarlo alla famiglia.

10.12.2021 - 09:30

Sienna Miller esce vittoriosa dalla lunga battaglia legale contro il The Sun. Il tabloid britannico è stato ritenuto colpevole di aver ottenuto illegalmente alcune informazioni mediche sull’attrice.

La star aveva presentato un esposto contro il News Group Newspapers (NGN) nel 2019. Il suo legale David Sherborne aveva puntato il dito contro un esperto giornalista del quotidiano, che nel 2005 avrebbe incontrato un «tracciatore di cartelle cliniche» per «discutere» della sua gravidanza, che all’epoca era ancora alle fasi iniziali.

Sienna inoltre aveva accusato l’allora editrice del Sun, Rebekah Brooks, di avere usato «mezzi palesemente illegali» per scoprire che era incinta, prima ancora che potesse annunciare la notizia agli amici e alla famiglia.

La Brooks si è dichiarata innocente ed è stata assolta dalle accuse di pirateria telefonica illegale durante un processo nel 2014.

Anche i legali di NGN hanno rigettato le accuse, ma hanno accettato di versare alla star di «American Woman» un «cospicuo risarcimento danni» senza nessuna ammissione di responsabilità. Top secret i dettagli dell’accordo.

Soddisfatta dell’esito del processo, Sienna ha detto ai giornalisti presenti all’esterno del tribunale: «Volevo condividere i segreti del News Group proprio come loro hanno condiviso i miei. Sfortunatamente, quel ricorso legale non è alla portata mia o di chiunque non abbia innumerevoli milioni di sterline da spendere per il perseguimento della giustizia», ha spiegato la 39enne. «Spero che altri possano riprendere da dove abbiamo lasciato e che qualcuno possa andare più a fondo di quanto sia stata in grado di fare io. Parteciperei senza esitazione come testimone a un eventuale processo contro i responsabili».

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