Gran Bretagna Scotland Yard: no all'inchiesta penale sull'intervista a Diana

4.3.2021

Lady Diana 
Lady Diana 
KEYSTONE/AP/JACQUELINE ARZT

Scotland Yard ha oggi escluso di aprire un'indagine penale sulla controversa intervista del 1995 fatta dal giornalista della Bbc Martin Bashir a Diana.

A invocarla era stato il fratello della defunta principessa del Galles, Charles Spencer, che aveva accusato l'emittente di «grande disonestà» e di successivo «insabbiamento» per coprire il modo ingannevole con cui Lady D era stata convinta a parlare di fronte alle telecamere.

In un comunicato stampa della Metropolitan Police si precisa che sono state ricevute segnalazioni di attività illegali ma non è stato possibile individuare prove certe. «Abbiamo stabilito che non è appropriato avviare un'indagine penale su queste accuse», si legge nella nota. Non verranno quindi intraprese ulteriori azioni, se non nel caso in cui «dovessero venire alla luce nuove prove significative».

Forse sulla vicenda possono aver influito le condizioni di salute di Bashir, colpito nei mesi scorsi da una grave forma di Covid-19.

Rivelazioni molto scottanti

Nella controversa puntata del programma di approfondimento Panorama finita sotto accusa, erano emerse rivelazioni molto scottanti, come ad esempio quella sul «matrimonio a tre», che oltre a Diana e al suo ex consorte, il principe Carlo, vedeva la presenza ingombrante dell'amante e futura moglie dell'erede al trono, Camilla Parker-Bowles.

L'intervista è stata definita come la più clamorosa nella storia dei conflitti interni alla famiglia reale britannica ed è stata richiamata da molti alla vigilia di quella - potenzialmente quasi altrettanto imbarazzante - rilasciata dal secondogenito di Lady D, Harry, e dalla consorte Meghan alla Cbs.

Nella sua denuncia il conte Spencer aveva accusato la Bbc di aver sobillato Diana e lui stesso mostrando documenti, rivelatisi poi falsi, secondo cui Buckingham Palace e il principe Carlo avrebbero fatto spiare, sorvegliare e pedinare la principessa da agenti segreti.