Musica Rose Villain nuda, ma le foto sono state create dall’AI: «È illegale, denuncio»

Covermedia

5.4.2024 - 13:01

Rose Villain
Rose Villain

L'utilizzo del Deep Nude per generare immagini di nudo senza consenso rappresenta una forma di violenza e la cantante non ci sta: «È come se fossi stata violata».

5.4.2024 - 13:01

Foto false di Rose Villain nuda, create attraverso l'intelligenza artificiale, sono emerse online, provocando la sua immediata reazione.

La cantante di 34 anni ha annunciato su Instagram, tramite le sue Stories, di aver presentato una denuncia, esprimendo il suo disagio e la sensazione di violazione.

«Sono in circolazione delle immagini fake in cui appaio nuda. Questo mi fa sentire molto a disagio, è come se fossi stata violata. Ho già presentato una denuncia e vorrei sottolineare che la produzione, diffusione e condivisione di tali immagini è illegale e punibile», ha dichiarato.

È un tema di cui si dibatte

Rose Villain, il cui vero nome è Rosa Luini, ha inoltre evidenziato che l'utilizzo del Deep Nude per generare immagini di nudo senza consenso rappresenta una forma di violenza e ha sottolineato il rischio che tali pratiche possano danneggiare persone particolarmente vulnerabili.

La situazione ha suscitato un ampio dibattito, con l'artista che ha anche condiviso titoli di articoli del New York Times e Forbes riguardanti l'impatto dei deepfake sulle donne e i potenziali rischi suicidari legati a queste violazioni.

Le fan page di Rose Villain hanno reagito prontamente, segnalando profili che diffondono le immagini incriminate.

Sul piano professionale è un momento fortunato

Nonostante l'incidente, Rose Villain sta vivendo un periodo di successo professionale, grazie alla sua partecipazione al Festival di Sanremo con «Click Boom!» e all'uscita del suo nuovo album «Radio Sakura», realizzato in collaborazione con il marito produttore Sixpm (Andrea Ferrara).

L'artista è inoltre attesa per aprire i concerti dei Coldplay allo Stadio Olimpico di Roma a luglio, e tra giugno e settembre sarà impegnata in un mini-tour estivo di nove date.

Questo spiacevole episodio ricorda casi simili che hanno coinvolto celebrità come Emma Watson e Gal Gadot, anch'esse vittime di falsificazioni digitali e deepfake che le hanno mostrate in film pornografici mai realizzati, evidenziando la diffusa problematica della violazione digitale.

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