Bufera su Ferragni e Balocco Scatta un altro procedimento giudiziario nel «pandoro gate»

SDA

28.12.2023 - 17:22

Non solo un problema di reputazione per Chiara Ferragni.
Non solo un problema di reputazione per Chiara Ferragni.
Keystone

Dopo la tempesta social e non solo che ha travolto l'influencer italiana Chiara Ferragni nei giorni prima del Natale, il cosiddetto «pandoro gate» rischia di avere un lungo strascico giudiziario.

Dopo quella di Milano, che il 19 dicembre ha aperto un fascicolo delegando le indagini alla Guardia di Finanza, ora anche la procura di Prato ha acceso un faro sulla vicenda avviando un procedimento, al momento senza indagati o ipotesi di reato.

Una iniziativa legata all'esposto presentato dal Codacons (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori) così come in altri 101 uffici giudiziari e in cui si ipotizza il reato di truffa aggravata in danno dei consumatori.

Un atto dovuto, quello della procura toscana, per una vicenda oramai nota: l'acquisto, nel 2022, del Pandoro Pink Christmas avrebbe contribuito ad una donazione in favore dell'ospedale Regina Margherita di Torino. Una attività benefica in realtà già effettuata dalla Balocco, società che produceva il dolce natalizio griffato Ferragni, messo in vendita lo scorso anno a un prezzo di gran lungo superiore a quello di mercato.

Nell'esposto l'associazione consumatori ricorda che «comprando il pandoro si poteva contribuire alla donazione e che la signora Ferragni partecipava all'iniziativa, circostanza risultata non rispondente al vero».

Il procedimento di Prato in linea con quello di Milano

Il procedimento di Prato viaggia, quindi, parallelo con quello avviato da giorni a Milano. La Guardia di Finanza, nell'ambito dell'attività istruttoria, ha previsto anche l'acquisizione di documenti presso l'autorità garante della concorrenza: in particolare nel fascicolo, in cui potrebbe essere ipotizzato il reato di frode in commercio, finiranno le carte relative all'istruttoria che si è conclusa con una maxi multa per pratica commerciale scorretta sia per le due società dell'imprenditrice cremonese sia per l'azienda dolciaria piemontese, che peraltro ha registrato perdite dalla campagna promozionale del pandoro rosa.

L'attività dei pubblici ministero di Milano riguarda anche il capitolo uova di Pasqua di Dolci Preziosi. L'azienda con sede a Bari, che nei giorni scorsi ha chiarito di non avere alcuna responsabilità nella vicenda, aveva versato alla Ferragni un cachet di 500'000 euro nel 2021 e 700 mila euro nel 2022, a fronte di una donazione fatta autonomamente dalla stessa azienda di 36'000 euro all'associazione «I bambini delle Fate».

La moglie di Fedez in uno dei post social, poi cancellati, aveva scritto un messaggio invitando ad usare la «Pasqua per fare del bene», aggiungendo che si trattava di un «progetto speciale» a favore di una «impresa (...) che dal 2005 si occupa di sostenere famiglie con autismo e altre disabilità». In questo secondo caso, però, il prezzo delle uova pasquali non era maggiorato, come è accaduto per i pandori «rosa».

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