Soldi? Accordo tra Kanye West e Adidas per la fine della collaborazione con Yeezy

Covermedia

30.10.2024 - 13:00

Kanye West
Kanye West

Il rapper e il colosso dello sportswear hanno raggiunto un accordo finale per chiudere la disputa legale sulla fine della collaborazione Yeezy, rinunciando a ulteriori richieste finanziarie.

Dopo mesi di contese, Kanye West ha trovato un accordo con i vertici di Adidas per risolvere definitivamente le questioni legali seguite alla brusca chiusura della collaborazione per la linea Yeezy.

Il colosso dell'abbigliamento sportivo aveva infatti interrotto il rapporto nell'ottobre 2022, dopo che West aveva pubblicato una serie di dichiarazioni antisemite sui social media.

Secondo Bjørn Gulden, amministratore delegato di Adidas, entrambe le parti hanno rinunciato a ulteriori richieste finanziarie.

«Non ci sono più questioni aperte, e non ci saranno soldi in entrambe le direzioni», ha affermato Gulden, riferendosi a una risoluzione completa delle controversie iniziate quasi un anno fa.

West non ha ancora commentato la notizia

«C'erano tensioni su vari punti, ma entrambe le parti hanno convenuto che non fosse necessario continuare a combattere», ha spiegato, sottolineando che ogni problema con Kanye West, oggi noto come Ye, «appartiene ormai al passato».

Gulden ha aggiunto che «nei conflitti di questo tipo si prendono provvedimenti, si ascoltano opinioni legali, ci sono negoziati e si raggiungono accordi, e questo è il risultato finale. Nessuno è più in debito con l'altro. Quel che è stato, è ormai storia».

Kanye West non ha ancora commentato la notizia.

Merce invenduta per oltre un miliardo di dollari

Lanciata nel 2015, la linea Yeezy Boost 750 era stata un successo immediato, con i fan in coda per ore per assicurarsi un paio delle sneakers. Il rapper aveva poi ampliato la collezione Yeezy, che si era rivelata altrettanto popolare.

Dopo la rottura del contratto con Yeezy, Adidas si era però trovata con un surplus di scorte, pari a circa 1,2 miliardi di euro di scarpe invendute.

Piuttosto che distruggere il magazzino, l'azienda ha deciso di vendere le calzature, destinando parte dei ricavi a organizzazioni come la Anti-Defamation League e il Philonise and Keeta Floyd Institute for Social Change.

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