Accusata di sessismo Heidi Klum difende il servizio fotografico in lingerie con la figlia Leni

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17.5.2023

Leni e Heidi Klum all'Harper's Bazaar ICONS e al 150° anniversario di Bloomingdale nel 2022 a New York City (foto d'archivio).
Leni e Heidi Klum all'Harper's Bazaar ICONS e al 150° anniversario di Bloomingdale nel 2022 a New York City (foto d'archivio).
IMAGO/MediaPunch

La campagna pubblicitaria di biancheria intima con Heidi Klum e sua figlia Leni è un tema di discussione scottante nel panorama mediatico tedesco, a tal punto che la modella ha voluto esprimersi.

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  • Una pubblicità di biancheria intima con Leni e Heidi Klum ha suscitato polemiche nei media tedeschi.
  • In diversi commenti, Klum e i creatori della campagna sono stati accusati di sessismo.
  • Klum però sottolinea di essere orgogliosa delle foto e di sua figlia.

Da qualche giorno Heidi Klum sorride al fianco di sua figlia Leni dai cartelloni e colonne pubblicitari. Madre e figlia hanno posato, mano nella mano e in biancheria intima, per un famoso produttore di lingerie italiano, attivo anche in Svizzera.

Per molti l'argomento madre-figlia è scandaloso. Ad esempio, un commento nel «Frankfurter Allgemeine Zeitung» dice che Heidi «fa la ruffiana». E lo «Spiegel» giudica la faccenda con il titolo: «Una foto, antica come il patriarcato».

La stessa Heidi è «molto orgogliosa» della campagna, come rivela durante una sessione di domande e risposte su Instagram.

«Siamo due donne forti che possono sicuramente dimostrarlo»

«Che ne pensi di titoli come "patriarcato e ruffiana" riguardo alla campagna con Leni?», vuole sapere un suo fan. Con molta calma, Klum fa una dichiarazione mentre si trucca.

«Devo dire che in realtà sono molto orgogliosa che mia figlia abbia voluto fare questa campagna con me», afferma Heidi. È anche orgogliosa del fatto che non si vergognino l'una dell'altra: «Per me è qualcosa di positivo, non qualcosa di negativo. Amo la campagna. Siamo due donne forti che possono sicuramente dimostrarlo».

Tuttavia, la modella non risponde alle specifiche accuse. In un'intervista alla WDR, la sociologa Katharina Warda ha giustificato l'irritazione con una «divertente dualità» come motivazione: «Leni da figlia è messa in scena come una bambina, protetta della madre, ma allo stesso tempo sexy». Sembra «sbagliato» nel contesto di una pubblicità di biancheria intima.