Tragedia sfiorata?Harry e Meghan inseguiti dai paparazzi, il tassista relativizza: «Hanno esagerato»
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23.5.2023
Circa una settimana fa il principe Harry e la moglie Meghan hanno fatto sapere di aver sfiorato la tragedia: durante un viaggio in auto a New York sarebbero stati inseguiti aggressivamente dai paparazzi. Ma il tassista che li ha trasportati per una parte del percorso ha dato una versione diversa.
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23.05.2023, 14:34
23.05.2023, 22:29
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Hai fretta? blue News riassume per te:
Circa una settimana fa Harry e Meghan hanno fatto sapere che durante un viaggio in auto a New York sarebbero stati inseguiti aggressivamente dai paparazzi, rischiando più volte di fare un incidente.
Il tassista che li ha trasportati per una parte del percorso ha dichiarato alla BBC che i due, almeno quando erano in auto con lui, non si trovavano in pericolo.
La vicenda descritta dalla coppia ricorda le circostanze della morte della madre di Harry, Lady Diana, che perse la vita durante un incidente automobilistico mentre veniva inseguita dai paparazzi a Parigi.
Un portavoce dei Sussex ha dichiarato che dopo che la coppia ha partecipato agli Ms Foundation Women of Vision Awards a Manhattan c'è stato un «inseguimento senza sosta» durato più di due ore, che è stato «quasi catastrofico» e dove varie volte si è andati vicino a uno scontro, riporta la BBC.
L'emittente britannica ha allora intervistato il tassista che ha trasportato i due per circa 10 minuti prima che le guardie del corpo li facessero tornare al distretto di polizia per motivi di sicurezza. Il suo nome è Sukhcharn Singh e la sua versione dei fatti non coincide del tutto con quella degli ex-reali.
L'uomo, innanzitutto, ha dichiarato che effettivamente Harry e Meghan «sembravano nervosi, erano stati inseguiti per tutto il giorno o qualcosa del genere», ma i responsabili della sicurezza che li accompagnavano si stavano occupando della questione.
«I paparazzi mantenevano le distanze»
Singh ritiene che i due non fossero in pericolo, o almeno non mentre si trovavano nel suo taxi. «Non penso sia vero, credo che tutto sia stato esagerato», ha detto, aggiungendo più tardi che «tutto deve essere successo prima» del loro viaggio insieme.
Ha anche dichiarato che durante il tragitto i paparazzi non si sono comportati in maniera aggressiva. «Erano dietro di noi, stavano al passo, ma questo è tutto, nulla di più. Mantenevano le distanze».
Singh ha aggiunto che Harry e Meghan sembravano «brave persone». Alla fine della corsa gli hanno chiesto come si chiamasse e hanno detto che erano contenti di averlo conosciuto. Inoltre, la loro guardia del corpo gli ha lasciato una buona mancia: 50 dollari per una corsa da dieci minuti.
Il parallelismo con la morte di Diana
La corsa in auto descritta dai Sussex ricorda molto le tragiche circostanze della morte della madre di Harry, Lady Diana, che nella notte del 31 agosto 1997 perse la vita in un incidente stradale mentre veniva inseguita dai paparazzi a Parigi. Con lei morirono anche il compagno Dodi Al-Fayed e il conducente della vettura.
Proprio nella recente serie Netflix «Harry & Meghan» i due criticano pesantemente l'accanimento dei paparazzi nei loro confronti e, poco tempo fa, Harry è stato a Londra per la sua causa contro il Daily Mail, accusato di presunta violazione della privacy e raccolta illegale di informazioni, come riporta Ilsole24Ore.
Non si tratta quindi solo di un inconveniente pratico: la risonanza data all'episodio è probabilmente dovuta al fatto che da una parte il presunto incidente sarebbe una prova delle problematiche che i Sussex denunciano da tempo, dall'altra al fatto che l'inseguimento in auto si lega strettamente a un triste capitolo della storia personale di Harry.