Nella sua autobiografia Franz contro la figlia Elena Di Cioccio: «Dice cose false…»

Covermedia

16.5.2023 - 11:00

Elena Di Cioccio il 29 marzo 2023 a Roma.
Elena Di Cioccio il 29 marzo 2023 a Roma.
IMAGO/ZUMA Wire

Il musicista della PFM si riferisce al contenuto del libro dell'ex Iena «Cattivo sangue», uscito lo scorso 4 aprile.

«Ho letto e non sono interessato», dice Franz. «Questo libro l'ha resa famosa ma deve capire che deve rendere conto alle persone, non a me».

Secondo l’uomo, Elena «ha un rapporto conflittuale con sé, non si possono scrivere cose così, forse per lei è un modo di venirne fuori».

Un piccolo vagito di narcisismo

Dal canto suo, la Di Cioccio fa spallucce di fronte alla presunta indifferenza della famiglia di origine, come racconta a Vanity Fair che dal 19 maggio ospiterà la sua nuova rubrica di posta intitolata «Segreti», che accoglie l'inconfessabile dei lettori.

«Mi aspettavo una percentuale maggiore di fastidio. C'è stata solo una manciata di persone della mia cerchia stretta che si è risentita di non essere stata inclusa nel cerchio magico di chi lo sapeva. Un piccolo vagito di narcisismo: «A me potevi dirlo»», dice Elena accennato poi al padre e ai famigliari.
«Come al solito, non pervenuti: non avevo aspettative, non speravo in un lieto fine tardivo».

«Ora in molti valutando se fare coming out»

Tanti invece i messaggi di solidarietà ricevuti dall’ex Iena in merito alla sua sieropositività.

«Un paio di persone sieropositive come me che erano nella mia rubrica, attualmente seminascoste, che si sono aperte con me e mi ha fatto molto piacere.

«Poi sono arrivate tante mail di altri sieropositivi che hanno condiviso la loro storia, e, come sapevo già, si tratta di persone di tutti i tipi e orientamenti sessuali: dalla mamma con figli al papà di un sieropositivo che mi scrive che non ha capito quale fosse l'impatto emotivo dell'hiv: ragazzi gay che chiedono informazioni mediche e che io indirizzo verso medici; sposati, non sposati, giovani, vecchi, figli di sieropositivi che per la prima volta si sono messi dalla parte dei genitori che non avevano capito fino in fondo; molti che ora stanno valutando se fare coming out e liberarsi del segreto», conclude la Di Cioccio.

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