Ci va giù pesanteIl vicedirettore de «Il Giornale» critica Sanremo: «Amadeus come un domatore di pulci»
Covermedia
7.2.2024 - 11:01
La prima serata del Festival di Sanremo si è aperta sotto il segno della tradizione. Non a tutti però la kermesse è andata a genio: dure le critiche del vicedirettore de «Il Giornale» e conduttore di «Quarta Repubblica» su Rete 4.
07.02.2024, 11:01
07.02.2024, 11:11
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Nella prima serata del Festival di Sanremo, Amadeus ha cercato di rappresentare al meglio la pluralità della scena musicale italiana.
Tra le esibizioni più attese nell'ormai storico Teatro Ariston, quelle dei big in gara che hanno puntato su brani eclettici: dall’amore alla critica sociale, dall'introspezione personale alla celebrazione della vita.
Tuttavia non sono mancate le critiche, e in particolare la disamina di Nicola Porro ha voluto riassumere l’approccio stanco della kermesse, capitanato da un Amadeus che, secondo il giornalista, somiglia a un «domatore di pulci».
«(…) Ma l’avete visto, l’avete sentito questo Sangiovanni, che Amadeus chiama Sangio, l’avete sentito con la «lèèèttera», quelle «e» larghe come padelle, neanche capace di pronunciare da cristiano e si crede Sinatra, povero Sangio», scrive Porro sul suo sito.
Ma la sua critica non è finita: «Ma l’avete vista la Mannoia, che una volta l’anno molla il sussiego comunista, femminista, pertanto sciocco, e torna qui a spolverare patetici sogni di gloria. «Sono Negazione e orgasmo», ma lascia perdere, ahi ahi ahi ahi, compagna, chelagna».
E ancora: «Sai che c’è? Che questa roba è più ingessata del solito, più patetica, come il numerino del direttore d’orchestra che sbaglia sempre i tempi, come la finta sorpresa per il rieccolo Ibrahimovic che ricorda sempre più Celentano, vestito come uno dei Casamonica mentre l’incartapecorito Ama pare un domatore di pulci».