Reali Emanuele Filiberto di Savoia: «Abdicherò in favore di mia figlia Vittoria»

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7.6.2023 - 12:59

Emanuele Filiberto Di Savoia
Emanuele Filiberto Di Savoia

In visita a Torino per incontrare un gruppo di alunni e insegnanti della Scuola Primaria «Giuseppe Perotti», il principe dichiara: «Abdicherò in favore di mia figlia Vittoria».

Emanuele Filiberto di Savoia si è raccontato durante un laboratorio artistico proposto dalla Fondazione Mus-e Italia e sostenuto dagli Ordini Dinastici di Casa Savoia, impegnati in opere filantropiche in Italia e all’estero. 

«Mia nonna, Maria José. Era straordinaria. Sempre mi offriva un libro da leggere e poi ne parlavamo. Mi raccontava dei grandi incontri che aveva avuto, da Charlie Chaplin a Einstein a D’Annunzio. Aveva un’anima rock&roll, era cresciuta alla corte del Belgio ed era molto aperta culturalmente.», dice Emanuele Filiberto nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera, dichiarandosi femminista.

«Sua madre, la Regina Elisabetta, era una grande violinista e riceveva moltissimo. La chiamavano la Regina Rossa perché era stata in Cina, in Russia. Mia nonna era al suo fianco e ha appreso molto da lei. Guidava, scriveva libri, amava contornarsi di geni», ha poi proseguito. 

«Sì lo sono (femminista, ndr). Credo veramente a ciò che ho detto. Partiamo dalla Regina Margherita che aprì la corte di Casa Savoia, organizzando eventi molto belli ha mondanizzato la monarchia. La Regina Elena fu una donna di grande carità, quando ci fu il terribile terremoto di Messina si spese tantissimo aprendo un ospedale da campo dove lei per prima, come crocerossina, prestò servizio.»

«Durante la Seconda Guerra Mondiale trasformò le stanze del Quirinale in un ospedale militare. Voglio ricordare anche la grande modernità di mia madre che è stata campionessa mondiale di sci d’acqua e che, quando eravamo in esilio, ci ha rappresentato in modo egregio». 

Ecco perché il principe ha deciso di abdicare in favore della figlia Vittoria. 
«Mi metterò da parte e farò passare avanti ancora una volta una donna, sono certo che farà meglio di me. È stato mio padre a prendere questa decisione che io trovo molto giusta e moderna.»

«Tra poco, in Europa, ci saranno più regine che re. Lo stanno capendo tutti, anche se un po’ tardi, che l’intelligenza e la sensibilità delle donne al comando può essere meravigliosa. La Legge Salica è anacronistica, è depassè. Gli uomini non hanno nulla di più, semmai di meno». 

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