LuttoÈ morto il leggendario attore francese Alain Delon
ATS / Red
18.8.2024 - 08:29
È morto il leggendario attore francese Alain Delon. Lo hanno comunicato i suoi figli all'agenzia di stampa Afp.
ATS / Red
18.08.2024, 08:29
18.08.2024, 08:43
SDA
L'icona del cinema francese ed internazionale aveva 88 anni.
«Alain Fabien, Anouchka, Anthony, oltre che il suo cane Loubo, hanno l'immensa pena di annunciare la dipartita di loro padre – si legge nel comunicato – Si è spento serenamente nella sua casa di Douchy, con accanto i suoi figli e i suoi familiari... La famiglia vi chiede di rispettare la propria intimità in questo momento di lutto estremamente doloroso».
Disputa tra i figli
Raramente apparso nei film dalla fine degli anni '90, Alain Delon è balzato agli onori della cronaca nell'estate del 2023, quando i suoi tre figli hanno presentato una denuncia contro la sua badante, Hiromi Rollin, talvolta descritta come la sua compagna, per sospetto abuso di debolezza.
I suoi tre figli hanno poi scatenato una faida attraverso i media e i tribunali, litigando sullo stato di salute della star, che soffriva di un linfoma e aveva avuto un ictus nel 2019.
Nel maggio 2019 è tornato ad assaporare le luci del red carpet di Cannes per ricevere la Palma d'Oro onoraria, tra le lacrime e un discorso dai toni testamentari: «È un po' un tributo postumo, ma in vita», ha detto l'attore di «Plein soleil» (1960), il film che gli ha dato il successo internazionale, ma anche di «Rocco et ses frères» (1960) e «Le Guépard» (1963), o «La piscina» (1969).
La vita
Alain Delon, uno dei più talentuosi e affascinanti attori francesi, era nato a Sceaux (Seine) l'8 novembre 1935. All'età di 17 anni, si arruolò nella marina militare francese e nel 1953 venne destinato al corpo di spedizione nel Sud-est asiatico che partecipava alla guerra d'Indocina.
Congedato nel 1956, il giovane Alain iniziò a frequentare a Parigi l'ambiente degli intellettuali e il mondo dello spettacolo e a recitare in teatro, finché la sua singolare bellezza e la sua duttilità nell'affrontare ruoli anche modesti vennero notate da alcuni produttori cinematografici.
Fu così che per il giallo di René Clément «Delitto in pieno sole» (1960) l'attore, scelto inizialmente per una parte secondaria, ottenne invece quella del protagonista, il subdolo Tom Ripley che uccide un giovane miliardario per assumerne l'identità. Il film ebbe un buon successo e rappresentò per Delon un trampolino di lancio, proponendo per la prima volta quel personaggio controverso a lui estremamente congeniale.
Delon si impose sulla scena internazionale negli anni Sessanta alla scuola del regista Luchino Visconti, che aveva messo in luce il carattere ambiguo della sua bellezza nei capolavori «Rocco e i suoi fratelli» e «Il gattopardo».
Tra cinema d'autore e commerciale
Alternando nel corso di tutta la sua carriera il cinema d'autore – a partire da «L'eclisse» di Michelangelo Antonioni dove affiancò Monica Vitti – a quello commerciale, Delon in patria fu diretto da registi quali René Clement, Jean-Pierre Melville e Jacques Deray che ne fecero risaltare lo sguardo freddo e cinico, in contrasto con il suo volto angelico, rendendolo anche l'interprete ideale dell'antieroe noir di molti polizieschi.
Per Melville fu il mafioso italo-americano Frank Costello in «Frank Costello faccia d'angelo»; dette il suo volto al gangster Roger Startet ne «Il clan dei siciliani» di Herny Verneuil e a «Zorro» nel film di Duccio Tessari.
Nel 1995 al Festival di Berlino, arrivò il meritato riconoscimento al suo talento: l'Orso d'oro alla carriera, mentre solo nel 2019 il Festival di Cannes gli ha conferito la Palma d'oro alla carriera; e nel frattempo, nel 2012, gli era stato assegnato il Pardo alla carriera al Festival di Locarno.