Cinema svizzero«Der Spatz im Kamin» in testa alla nomination per i Quartz
sifo, ats
28.1.2025 - 20:30
«Der Spatz im Kamin» di Ramon Zürcher, prodotto dal suo gemello Silvan, è in testa alle nomination per il Premio del cinema svizzero Quartz con sei candidature. Segue con quattro nomine «Le procès du chien» di Laetitia Dosch e con tre «Reinas» di Klaudia Reinicke.
28.01.2025, 20:30
29.01.2025, 10:21
SDA
Il lungometraggio «Der Spatz im Kamin» ("Il passero nel camino") dei gemelli zurighesi Ramon e Silvan Zürcher è stato nominato nelle categorie «Miglior film», «Migliore sceneggiatura», «Migliore interpretazione da non protagonista» (per Paula Schindler che interpreta Christina), «Migliore musica da film» (Balz Bachmann), «Miglior montaggio» e «Miglior sonoro» (Ramon Zürcher, Peter von Siebenthal, Balthasar Jucker).
«Il passero nel camino», che stila il ritratto di una famiglia disfunzionale e il percorso di liberazione di una madre, era stato presentato in prima mondiale lo scorso agosto al Locarno Film Festival, dove era in lizza per il Pardo d'oro nel Concorso internazionale.
Tre nomination per «Reinas»
«Le procès du chien» di Laetitia Dosch concorre nelle categorie «Miglior film», «Migliore sceneggiatura», «Migliore interprete femminile» per la stessa regista che incarna anche la protagonista, e «Miglior sonoro» (Vuk Vukmanovic e Xavier Lavorel). Il film aveva festeggiato la sua prima mondiale lo scorso maggio al Festival di Cannes nella sezione «Un certain regard». In questo suo primo lungometraggio, l'attrice e regista franco-svizzera interpreta l'avvocata Avril, che si trova a difendere nientemeno che un cane.
La pellicola «Reinas» della svizzero-peruviana Klaudia Reynicke, scartata dalla rosa dei 15 film candidati all'Oscar, può ambire ad un Quartz in tre categorie: «Miglior film», «Migliore sceneggiatura» e «Miglior sonoro» (Carlos Ibañez Diaz e Riccardo Studer).
In «Reinas», Reynicke, da tempo residente a Lugano, racconta la storia, ispirata alla sua vita, di una madre che vuole partire da Lima alla volta degli Stati Uniti con le due figlie, lasciando il padre che non ha molto da offrire loro. Una decisione motivata dalla crisi economica, dai massicci disordini politici e dalla mancanza di prospettive per una vita migliore nel Perù degli anni '90.
Da notare che la pellicola d'animazione «Sauvages» del regista vallesano Claude Barras, presentata in anteprima a Cannes, è nominata come «Miglior film» e non come «Miglior film d'animazione». A completare la cinquina dei film selezionati in questa categoria c'è anche «Les paradis de Diane» di Jan Gassmann e Carmen Jacquier, nominato anche per la «Migliore musica da film» (Marcel Vaid)
Documentario nominato quattro volte
Fra i documentari è in testa «E.1027 – Eileen Gray and the House by the Sea» di Christoph Schaub e Beatrice Minger, nominato in ben quattro categorie: «Miglior documentario», «Migliore musica da film» (Peter Scherer), «Migliore fotografia» (Ramòn Giger) e «Miglior montaggio». La pellicola narra una storia sul potere dell'espressione femminile e il desiderio degli uomini di controllarla. Nel 1929 l'architetta e designer di mobili irlandese Eileen Gray costruisce una casa di vacanza in Costa Azzurra con il compagno giornalista e architetto Jean Badovici. La battezza E.1027. Le Corbusier scopre la villa e la ricopre di affreschi, un intervento che Gray considera un atto di vandalismo.
Fra i selezionati c'è anche il documentario «The Landscape and the Fury» di Nicole Vögele, che si è aggiudicato il Grand Prix del festival Visions du Réel di Nyon (VD). La regista e giornalista svizzero-tedesca percorre la frontiera fra Bosnia e Croazia con degli artificieri e delle famiglie migranti.
L'agricoltore ecologista Ruedi Baumann, 77 anni, e sua moglie, la socialista Stephanie Baumann, 73 anni, sono stati la prima coppia a sedere nel Consiglio nazionale negli anni '90. Il loro figlio dedica loro il documentario «Wir Erben» (Noi, gli eredi), incentrato sulla questione dell'eredità sia materiale sia ideologica. La pellicola concorre anch'essa come «Miglior documentario» dopo essersi aggiudicata lo scorso agosto il Grand Prix della Semaine de la critique, sezione parallela del Locarno Film Festival.
Le nomination sono state proclamate dall'Ufficio federale della cultura questa sera nel corso delle Giornate di Soletta. La cerimonia di premiazione si terrà il 21 marzo a Ginevra.
I film sono stati visionati e valutati dai circa 500 membri dell'Accademia del Cinema Svizzero.