Dalla SiberiaUna setta russa si diffonde in Svizzera
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20.12.2018
Promettono una vita in armonia con la natura e propagandano l'antisemitismo: il movimento esoterico di estrema destra Anastasia raccoglie sempre più adepti in Svizzera.
A giudicare dalle idee che promuovono, sembrano piuttosto al passo con i tempi: vivere in armonia con la natura, adottare un'alimentazione vegana ed occuparsi dello sviluppo dei bambini. Esattamente come fa Anastasia. Una bella ragazza che vive in modo selvaggio, sperduta nella taiga siberiana, con gli animali della regione come unici compagni. La sola prova dell'esistenza di Anastasia, per i suoi adepti, è legata al fatto che Vladimir Megre l'avrebbe incontrata circa venti anni fa.
Lo scrittore russo ha pubblicato dieci libri sui suoi contatti con la giovane, tradotti in tedesco qualche anno fa e apparsi ora anche nelle collane dell'editore Govinda Verlag. Sono considerati come la Bibbia della setta russa Anastasia, che sta lentamente prendendo piede in Svizzera.
La protagonista del racconto, Anastasia, spiega agli adepti della setta come fare per vivere felici.
Alimenti crudi e antisemitismo
Secondo un'analisi di InfoSekta, organismo specializzato sulle questioni delle sette, chi sceglie di seguire i dettami del gruppo consuma in particolare verdure crude, idealmente coltivate a casa propria. I membri dell'associazione svizzera che porta lo stesso nome, fondata nel 2015, sognano «una vita responsabile e il più possibile autonoma, in buona salute e in armonia con la natura». Secondo Infosekta, in Svizzera sono già presenti due comunità di famiglie, ovvero delle sorte di raggruppamenti di più nuclei.
Questi ultimi sono oggetto di particolari critiche, il che non sorprende, tenuto conto delle affermazioni apertamente antisemite che Vladimir Megre ha inserito nei suoi libri su Anastasia. L'autore parla infatti ai lettori di cospirazioni ordite dagli ebrei contro i dirigenti e minimizza l'Olocausto. Altri seguaci di Anastasia, che hanno acquisito una certa importanza in seno alla setta, propagandano la superiorità della razza slava. Il fatto che il movimento sia vicino agli estremisti di destra e al gruppo tedesco «Cittadini del Reich» è altrettanto poco sorprendente.
Una filosofia pericolosa per la salute
Questo «mix di vicinanza alla natura, esoterismo, teorie del complotto e revisionismo storico» rischia di essere dannoso per la salute, come dimostrato di recente un litigio legato all'affidamento di un bambino di fronte all'APEA di Winterthur-Adelfingen.
Secondo un articolo apparso sul «Tages-Anzeiger», un padre di famiglia avrebbe rivendicato l'affidamento esclusivo del figlio proprio in ragione del fatto che la madre appartiene alla setta Anastasia. È stato anche depositata una denuncia per esposizione a pericolo della vita o salute altrui, dal momento che la madre si sarebbe rifiutata di effettuare un trattamento medico di una settimana per il proprio neonato che soffriva di problemi di stomaco. E che alla fine ha dovuto subire un intervento chirurgico.
I seguaci del movimento Anastasia si oppongono infatti alla medicina convenzionale e credono piuttosto nella «nuova medicina germanica»: «È sbagliato pensare che un medico o un farmaco possano guarirci da una patologia», afferma il leader della setta, Vladimir Megre, in un'intervista pubblicata sul sito internet del movimento. «La realtà è che ciascuno può guarire da qualsiasi malattia così come ciascuno ne è stato la causa».
Anastasia vuole essere un esempio
Il sistema scolastico proposto dagli adepti di Anastasia è allo stesso modo fortemente criticato dagli specialisti delle sette: «Apprendere in modo naturale», è lo slogan dell'Istituto LAIS, nel quale i bambini imparano «quasi» da soli. La setta non ha mai ricevuto un'autorizzazione per aprire delle vere e proprie scuole, nelle quali gli insegnamenti sono trasmessi tramite conferenze e corsi a domicilio.
Lontanissima dalla didattica tradizionale, la tipologia di lezioni - alle quali gli adulti possono partecipare pagando 225 franchi a testa - è finalizzata soprattutto a trasmettere grandi emozioni, come osserva InfoSekta: «Il modello adottato è privo di elementi fattuali, concetti e perfino di teorie».
Per uno sviluppo sano, l'idea secondo la quale i bambini hanno una conoscenza di base universale alla quale possono essere iniziati in un solo anno scolastico è allo stesso modo rischiosa: «Metodi di questo tipo rischiano di provocare gravi problemi nei giovani». Senza dimenticare che per i figli degli adepti sarà ovviamente molto difficile liberarsi dal giogo di Anastasia.
Elena Shilenkova ha le unghie più lunghe della Russia: per ottenere questo risultato, ha lasciato crescere i suoi «artigli» per quattro anni e tre mesi. Oggi, le sue unghie misurano dodici centimetri.
Immagine: Dukas
Originaria di San Pietroburgo, la blogger di 35 anni mostra con orgoglio il certificato che attesta che le sue sono le unghie più lunghe della Russia.
Immagine: Dukas
L'estate è indiscutibilmente la stagione preferita da Elena Shilenkova. Malgrado il freddo glaciale della Russia, infatti, non può indossare guanti.
Immagine: Dukas
Contrariamente alle apparenze, questi artigli non servono a grattarsi. «Ho bisogno di controllare costantemente ogni movimento».
Immagine: Dukas
«I movimenti bruschi sono i miei nemici», prosegue la giovane russa. Le sue unghie rischiano di rompersi in caso di urto.
Immagine: Dukas
Elena Shilenkova è evidentemente molto contenta di distinguersi grazie alle sue unghie.
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