Spettacolo Rita Moreno: «Marlon Brando è stato il grande sogno della mia vita»

Marlène von Arx

19.6.2018

L'attrice premio Oscar Rita Moreno (86) ci parla della serie Netflix «Giorno per giorno», ricorda il giorno in cui fece ingelosire Marlon Brando con Elvis Presley e ci spiega come stimola il proprio cervello per restare in forma fisicamente e intellettualmente.

«Bluewin»: Nella serie Netflix «Giorno per giorno», adattamento latino-americano di serie degli anni '70, lei interpreta nonna Lydia. Cos'ha in comune con questa nonna cubana?

Rita Moreno: Tantissime cose. Certo, lei ha soltanto 77 anni mentre io ne ho 86. Prima di accettare il ruolo ho posto una condizione: volevo che avesse una vita sessuale. Non è certo perché una donna ha 77 o 86 anni che al di sotto della vita c'è il deserto. Sono anche impaziente di vedere il giorno in cui le donne latine saranno apprezzate per qualcos'altro oltre che il proprio corpo. È molto fastidioso. Per me in ogni caso, ma di certo non per gli uomini (ride)…

Lei ha avuto esperienze «interessanti» con gli uomini — dopotutto, ha avuto una relazione con Marlon Brando e con Elvis Presley…

Ci sono stati due re nella mia vita: Marlon Brando è stato il grande sogno della mia vita e mio marito (il cardiologo Lenny Gordon, con il quale è stata sposata per 45 anni, fino alla sua morte nel 2010, N.D.R.) è stato il mio grande amore. E sì, c'è stato anche Elvis… Ho vissuto per otto anni con Marlon. La nostra relazione era molto tumultuosa. Io ero estremamente ingenua. Un giorno trovai a casa sua la biancheria di un'altra donna. Il cuore spezzato, tornai a casa piangendo. L'indomani ricevetti una telefonata dal colonnello Parker, l'impresario di Elvis Presley. A quanto pare, il cantante mi aveva visto nella mensa della 20th Century Fox e gli ero piaciuta molto. Voleva sapere se ero disposta a incontrarlo. Io accettai immediatamente per far ingelosire Marlon.

E funzionò?

Sì. Anche se all'epoca i social network non esistevano ancora, i nostri nomi finirono sulla bocca di tutti. Tutte le riviste parlavano di noi. Naturalmente, anche Marlon lo venne a sapere. Si infuriò tremendamente e si mise a lanciare sedie per tutta la stanza. Fu meraviglioso! (ride)

Rita Moreno e Marlon Brando sono stati insieme per otto anni. Fu una relazione tumultuosa, ha confidato l'attrice a«Bluewin».
Rita Moreno e Marlon Brando sono stati insieme per otto anni. Fu una relazione tumultuosa, ha confidato l'attrice a«Bluewin».
Keystone

Lei ha un grande senso dell'umorismo. Da dove viene?

L'ho sviluppato dopo la relazione con Marlon Brando. Con lui non c'era proprio nulla da ridere. Mio marito, invece, aveva uno straordinario senso dell'umorismo. Per me l'umorismo è una qualità essenziale in un uomo. Ecco perché ho sempre trovato Mel Brooks così sexy. Gli uomini ebrei — anche il mio lo era — hanno tutti quel non so che. Quando combinano qualcosa, riescono sempre a uscirne grazie al loro umorismo. Io lo trovo sexy, perché significa che sanno prendersi cura degli altri. Ma so anche ridere di me stessa. A casa, parlo da sola, mi racconto buffe storie e scoppio a ridere da sola. Dovrebbe vedermi la mattina: ho i capelli dritti in testa come la cresta di un gallo. C'è davvero di che ridere.

Lei è diventata famosa in tutto il mondo grazie al ruolo di Anita nel musical «West Side Story». Cosa ne pensa del progetto di Steven Spielberg di riportarlo sullo schermo in una versione più moderna?

Steven Spielberg è uno dei miei registi preferiti, ma sono molto preoccupata. Quand'è stata l'ultima volta che è stato girato un buon remake? Immagino che non verranno riproposti gli stessi rigidi dialoghi che, già all'epoca, apparivano molto antiquati. Ma cosa si intende per «modernizzare»? Le canzoni saranno sostituite da pezzi rap? Come si potrebbe rendere attuale quel musical senza modificarlo nel profondo? Non riesco ad immaginarmelo.

Per quel film lei vinse l'Oscar nel 1962 come miglior attrice non protagonista. Quest'anno ha calcato il tappeto rosso della cerimonia degli Oscar con lo stesso abito aveva già indossato in quell'occasione. Come mai?

Sospettavo che questo particolare sarebbe stato notato, ma non sapevo fino a che punto. Forse mi sbaglio, ma non penso di essere l'unica star hollywoodiana a comprare personalmente i propri abiti.  Non mi rivolgo mai agli stilisti. Non è che ne vada fiera, ma non ha mai funzionato. Un giorno cercai di contattare uno stilista, il quale mi rispose, con un tono alquanto accondiscendente, che era troppo occupato. Tanto peggio! Quel vecchio abito del 1962 ha fatto ancora una volta al caso io. Dopotutto, perché avrei dovuto comprarne uno nuovo? Basta modificare la parte alta e il gioco è fatto!

Chi è stato a scoprirla?

Quando avevo quattro o cinque anni ballavo spesso per mio nonno, il mio «abuelito». Lui lo trovava molto carino e ben presto mi sono resa conto che adoravo stare al centro dell'attenzione.  Quando ci stabilimmo a New York, mi iscrissi ad una scuola di danza e un giorno feci un'esibizione con le nacchere. Non avrei mai sospettato che un cacciatore di talenti della MGM si sarebbe trovato in sala. Secondo lui avevo un futuro nel cinema. Diede il suo biglietto da visita a mia madre dicendole che l'avrebbe ricontattata.  E mantenne la parola, chiedendo regolarmente mie notizie. Un giorno mi annunciò che Louis B. Mayer sarebbe giunto in città. Per l'occasione mi misi in tiro e mi truccai come il mio idolo Elizabeth Taylor. Louis B. Mayer mi disse che sembravo una Elizabeth Taylor spagnola! Comunque sia mi proposte un contratto. Ho fatto l'attrice per tutta la via, non ho mai dovuto lavorare come cameriera o segretaria per guadagnarmi da vivere.

Lei è nata a Porto Rico. L'anno scorso l'isola è stata devastata da un uragano. Che ne pensa degli aiuti inviati dal governo americano? Dopotutto Porto Rico è territorio americano.

Il mio paese natale è stato cancellato e il presidente degli Stati Uniti ha lasciato perdere questa piccola isola che si sta trasformando a poco a poco in una repubblica bananiera. Ha dichiarato che, in confronto a l'uragano Katrina, non si è trattato di una vera catastrofe. Non ho mai udito nulla di più offensivo. Io cerco di aiutare come posso. Con la star di Broadway Lin-Manuel Miranda, abbiamo mandato camion interi di approvvigionamenti alle case di riposo della regione: spazzolini da denti e indumenti, ma anche lampade solari e filtri per l'acqua azionabili manualmente di modo che non debbano dipendere dall'elettricità.

Lei sembra piuttosto in forma per una donna di 86 anni. Qual è il suo segreto?

È meraviglioso avere 86 anni, tranne quando bisogna ricorrere alla propria memoria. Il mio segreto per mantenermi in forma? Faccio ginnastica e cerco di mantenermi attiva. Nonostante io sia destra, scrivo con la mano sinistra per stimolare il cervello. Per la stessa ragione, mi alleno a camminare all'indietro quando posso. Infine adoro rispondere alle domande dei quiz televisivi. Tutto aiuta. Anche lo stato d'animo gioca un ruolo importante. Sono molto riconoscente di essere ancora viva a 86 anni. Mi sveglio canticchiando e sperando di trascorrere una bella giornata. E come vede, non ho nulla contro un bicchiere di vino. Mi rilassa, ne avevo proprio bisogno! (beve un sorso del vino bianco che ha ordinato all'inizio dell'intervista).

Non ha quindi intenzione di andare in pensione?

Oh no, faccio ciò che amo di più e sono pagata per farlo. Mi vedo perfino arrivare sul set in sedie a rotelle prima o poi! Sono nella terza fase della mia vita e non so quanto tempo mi resta, ma per il momento, mi diverto ancora molto. Mi capitato tante belle cose. E ogni volta che ricevo un riconoscimento, ripenso a quella ragazzina che giocava con le rane a Porto Rico. Chi avrebbe mai potuto immaginare che un giorno sarei arrivata fin qui!

Chi è Rita Moreno?

Rita Moreno è nata a Porto Rico nel 1931 ed è cresciuta a New York. Divenuta adolescente, ha avuto l'opportunità di esibirsi a Broadway. In seguito, fu scritturata per apportare un tocco di esotismo al musical «Singing in the Rain» e «Il re ed io». Il ruolo in «West Side Story» le è valso un Oscar — è stata la prima persona a vincere un Oscar, un Emmy, un Tony e un Grammy. Negli anni '60, ha recitato in un numero incalcolabile di film e telefilm. Attualmente fa parte del cast della serie Netflix «Giorno per giorno».

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