Locarno Film Festival Christa Rigozzi: «Adoro tutti i film di James Bond»

Teleclub / pab

10.8.2020

Locarno 2020 | Christa Rigozzi

Locarno 2020 | Christa Rigozzi

29.07.2020

Momenti magici, film commoventi e ricordi nostalgici di Piazza Grande: alcune personalità svizzere raccontano i loro momenti speciali legati al Locarno Film Festival, che quest'anno ha luogo dal 5 al 15 agosto. Oggi: l'ex Miss Svizzera Christa Rigozzi.

Durante l'intervista «Bluewin» ha pure scoperto quali sono i tre film che la ticinese si porterebbe sull'isola deserta e con quale personaggio famoso chiacchiererebbe volentieri in Piazza Grande. 

Il primo film è come il primo grande amore, indimenticabile. Signora Rigozzi, qual è il suo primo ricordo cinematografico?

Il mio primo ricordo cinematografico risale a quando avevo 6 o 7 anni. «Home Alone» (Mamma ho perso l’aereo). Sono andata a vederlo con la mia famiglia e i miei amici. È una commedia natalizia ambientata a New York, dove un ragazzino rimane a casa da solo senza i suoi genitori e ne combina di tutti i colori. L’ho visto al cinema Forum di Bellinzona.

Se potesse portare solo tre film sull'ipotetica isola deserta, quali sarebbero?

Come primo film porterei con me «Message in a bottle», «Le Parole che non ti ho detto» dal libro di Nicholas Sparks, con Kevin Costner e Robin Wright, perché sono romantica e mi piace l’amore, il sentimentalismo che c’è nella pellicola. L’ho visto diverse volte e ho sempre pianto. Parla dell’amore, quello che si perde, ma poi si può trovare di nuovo. Una splendida storia malgrado il tragico finale. Porterei sicuramente anche «Il Postino», pellicola che rimane nelle memorie come un cult, di e con il grande Massimo Troisi, morto poco dopo l’uscita del film. Racconta la storia del poeta Pablo Neruda che va su un'isola siciliana dove c’è un solo postino che gli porta sempre le lettere perché Neruda è l’unico che sa leggere e scrivere. E così il postino ne segue la carriera e d’improvviso diventa un poeta. Quello che è interessante in questo caso è il rapporto di amicizia che si sviluppa tra i due. E poi per finire porterei con me l’intera serie di James Bond perché sono una fan di 007, film nei quali ci sono delle ricerche, dei delitti, senza dimenticare lo charme del personaggio. Li ho guardati tutti, da quelli con Sean Connery a quelli con Roger Moore (che ho anche incontrato di persona!), fino a Daniel Craig. Li prenderei tutti perché non saprei sceglierne solo uno.

Qual è il suo «momento magico» legato al Locarno Film Festival?

Riguardo al Locarno Film Festival ho veramente molti bei ricordi, anche se devo ammettere che negli ultimi anni con i bimbi non ci son andata così spesso. Mi ricordo nel 2006, quando non ero ancora Miss Svizzera, e ho visto il film elvetico «Die Herbstzeitlosen», con Stephanie Glaser. È un film che mi ha veramente affascinato. Fino a quel momento avevo guardato solo film statunitensi o italiani, ma mai svizzeri. Ero emozionata da lei, da quella storia, dall’emancipazione: una donna, Marta, che combatte contro i cliches nell’Emmental, dove apre una boutique di lingerie, ma tutti sono contrari perché la trovano eccessiva e invece lei, dopo la morte di suo marito continua a voler vivere e impara anche cosa sia la digitalizzazione, apre uno shop online, fa la patente e questo a 80 anni. Credo che sia veramente un esempio di come si possa godere della vita anche a una certa età, anche contro i cliches. E mi ricordo che vinse anche un Leopardo. Qualche mese dopo sono diventata Miss Svizzera e ho conosciuto Stephanie Glauser di persona!

Christa Rigozzi
Teleclub

Nata a Monte Carasso nel 1983, è eletta Miss Svizzera nel novembre del 2006. Ha ottenuto un Bachelor in Scienze dei media e della comunicazione all'Università di Friburgo. Presentatrice, modella e influencer, è ambasciatrice di numerose marche svizzere e internazionali, come pure per alcune associazioni caritative, tra cui il Telethon. È sposata e ha due figli.

Qual è il film proiettato al Locarno Film Festival che l'ha colpita in modo particolare?

Ho visto «Being John Malkovich» e mi ha sorpreso. Rappresenta un viaggio tra realtà e identità: chi son io? Chi vorrei essere? Il cast è geniale. È veramente un gran bel film. Bisogna tener conto che a volte non si sa bene chi si è, chi si diventerà. Il protagonista è pazzo. Lavora in ufficio e scopre un  tunnel dietro l’armadio, che in 15 minuti ti trasporta nella testa di qualcun altro. Anche a me a volte piacerebbe essere qualcun altro per 15 minuti. È un film che mi ha lasciato il segno. Alla fine della proiezione ci si può porre delle domande, cosa che trovo davvero interessante, e parlare di temi importanti.

Cosa significa per lei il Locarno Film festival?

Per me il Locarno Film Festival è un evento magnifico in Ticino, sono una ticinese fiera e sono orgogliosa che ci sia il festival nel nostro Cantone. Si pensa subito a Cannes, Venezia, Zurigo, Los Angeles e invece anche in Piazza a Locarno c’è un Festival, e per di più da molti anni. È sempre organizzato al meglio, con personaggi conosciuti, interessanti e splendidi film che vengono mostrati in un ambiente suggestivo come quello della Piazza Grande. Ci si può sedere in Piazza sotto le stelle e godersi un film. Sono quindi molto fiera che in Ticino si possa organizzare qualcosa per la cultura e ovviamente mi auguro che sarà così anche in futuro, e che nei prossimi anni possa diventare ancora più importante.

In che modo il periodo della pandemia di COVID-19 ha cambiato il suo modo di fruire i film?

Ha cambiato in modo importante. Dato che, come un po’ tutti, a causa della pandemia siamo dovuti rimanere chiusi in casa per più di due mesi e mezzo ci siamo guardati molta televisione e tanti film, molti dei quali della Disney per i bimbi. Da questo punto di vista sono cambiate anche le regole con i bambini perché improvvisamente hanno potuto guardare di più la TV. Ma  con mio marito guardo sempre tanti film e serie TV.

Se potesse scegliere una persona famosa con cui chiacchierare in Piazza Grande, chi sarebbe?

Non posso dire di avere un film preferito, però uno è speciale: «La vita è bella» di Roberto Benigni. Un film che non si può dimenticare. È emozionante, ho pianto e c’è dietro una storia pazzesca. È veramente meraviglioso sotto tutti i punti di vista. Quindi in Piazza mi piacerebbe incontrare Roberto Benigni e parlare con lui proprio di questa pellicola, ma non solo, anche dei suoi progetti, ecc. perché in questo film, che racconta una storia tragica, lui ride sempre per non mostrare la cruda verità al figlio piccolo. Quindi con un uomo così mi piacerebbe parlare.

Swisscom – di cui «Bluewin» fa parte – è media partner del LFF.

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