Più di 30 mila franchi intascati Mazzette agli esami di guida: un istruttore zurighese condannato

pl, ats

27.8.2024 - 11:01

Condannati tre ex dipendenti dell'Ufficio della circolazione di Bassersdorf (ZH). (immagine d'illustrazione)
Condannati tre ex dipendenti dell'Ufficio della circolazione di Bassersdorf (ZH). (immagine d'illustrazione)
Keystone

Un ex esperto dell'Ufficio della circolazione del canton Zurigo è stato condannato a una pena detentiva di due anni con la condizionale per corruzione. Il 33enne aveva intascato 500 franchi da circa 70 neopatentati, in cambio di «una decisione favorevole sull'esame».

La pena può sembrare alta, «ma un caso come questo non avrebbe dovuto accadere in Svizzera», ha detto questa mattina il giudice del Tribunale distrettuale di Bülach (ZH) presentando la sentenza.

Durante l'udienza l'imputato ha provato a difendersi affermando di aver sempre prestato attenzione alla sicurezza stradale e di non aver mai concesso la patente a chi non era idoneo a mettersi alla guida.

I soldi – ha precisato – gli venivano consegnati in una busta chiusa appoggiata su una ruota del suo veicolo. In cambio, gli esaminandi venivano a sapere in anticipo il percorso dell'esame o l'esaminatore chiudeva un occhio quando ad esempio qualcuno si dimenticava di azionare la freccia.

Il tribunale ha condannato anche altri due ex dipendenti dell'Ufficio della circolazione di Bassersdorf (ZH) a pene detentive di un anno sospese con la condizionate. Si tratta di due ex impiegati di 32 e 42 anni che indirizzavano all'esperto gli esaminandi di suo gradimento.

Secondo l'atto d'accusa, l'esperto ha così intascato illegalmente circa 35'000 franchi in due anni. Quasi la metà di questa somma è stata trasferita ai suoi due colleghi dell'ufficio della circolazione. I tre condannati – che hanno già passato fino a tre mesi in detenzione preventiva – sono stati inoltre condannati a una multa di 500 franchi ciascuno e dovranno restituire allo Stato una somma compresa tra i 3000 e i 4000 franchi a testa.

Il processo si è svolto con il rito abbreviato. Ciò significa che i tre hanno confessato e hanno accettato le pene proposte dalla pubblica accusa.

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