Svizzera I Verdi liberali lanciano la campagna per le federali 2023

hanke, ats

28.6.2023 - 10:46

I Verdi liberali ritengono che solo con il pieno accesso al mercato europeo l'economia svizzera, e in particolare le piccole e medie imprese (PMI), potranno continuare ad avere successo in futuro. (Foto simbolica)
I Verdi liberali ritengono che solo con il pieno accesso al mercato europeo l'economia svizzera, e in particolare le piccole e medie imprese (PMI), potranno continuare ad avere successo in futuro. (Foto simbolica)
Keystone

Protezione del clima, energia, sviluppo delle relazioni con l'Europa e una società moderna: ecco i temi principali in cui si articola la campagna dei Verdi liberali (PVL) in vista delle elezioni federali del prossimo autunno.

A comunicarlo è lo stesso partito in una nota odierna. Il cambiamento climatico è la sfida principale del nostro nostro tempo e in quest'ottica occorre dismettere l'uso di combustibili fossili. Ciò sarebbe nell'interesse della sicurezza del Paese e della salvaguardia dei fondamenti della vita, si legge nel comunicato.

«I tempi sono maturi per una svolta in ambito climatico e per far fronte alla crisi energetica», ha detto il presidente del PVL Jürg Grossen. «La sicurezza dell'approvvigionamento e la protezione del clima vanno a braccetto» e la tecnologia è pronta a sostenerle, basta che la Svizzera la utilizzi a tal fine.

Secondo i Verdi liberali, la loro strategia «delle quattro E» – basata su termini in tedesco -, che ruota attorno a concetti quali l'efficienza, la rinnovabilità, lo stoccaggio e l'accordo sull'energia con l'UE, costituisce una ricetta volta a una protezione del clima efficiente e a un'economia prospera. Stando a quanto asserito da Grossen, il nostro Paese è predestinato a essere un precursore nell'ambito della salvaguardia climatica e nell'esportazione delle competenze tecniche necessarie a tal fine nel mondo, che creerebbero nuovi posti di lavoro e valore aggiunto per diverse generazioni.

PVL a favore dell'adesione allo SEE

I Verdi liberali sollecitano il Consiglio federale e il Parlamento a «osare finalmente di più nel Vecchio continente e a continuare lo sviluppo delle relazioni con l'Europa di conseguenza». A tal fine, il partito si dice a favore sia dell'adesione da parte della Svizzera allo Spazio economico europeo (SEE) sia a una convenzione quadro istituzionale, nonché a un ampliamento degli accordi bilaterali.

Solo con il pieno accesso al mercato europeo l'economia svizzera, e in particolare le piccole e medie imprese (PMI), potranno continuare ad avere successo in futuro. Anche l'accesso ai programmi europei di ricerca e istruzione è fondamentale. «Noi verdi liberali vediamo l'Europa come un'opportunità», ha dichiarato la presidente del gruppo parlamentare Tiana Angelina Moser.

Aprire la strada alle pari opportunità

Il partito intende anche promuovere attivamente la «strada alle pari opportunità», ad esempio con un sistema di previdenza per la vecchiaia adeguato. «Abbiamo urgentemente bisogno di risposte allo sviluppo demografico e alla carenza di manodopera, in modo da rafforzare la coesione e preservare il benessere delle generazioni future», ha dichiarato la vicepresidente Melanie Mettler.

La Svizzera sta affrontando malvolentieri le questioni future relative all'invecchiamento della società e alla necessità di modernizzazione, ha annunciato inoltre il PVL. Il successo dell'iniziativa per il congedo parentale a Ginevra dimostra che «l'approccio verde-liberale» funziona, continua il comunicato.

L'iniziativa dei Verdi liberali è stata accolta nella votazione cantonale del 18 giugno a Ginevra con quasi il 58% di voti favorevoli. Essa chiedeva che, oltre al congedo di maternità di 16 settimane, quello del secondo genitore fosse esteso da due a otto settimane.

hanke, ats