Dopo Maurer L'UDC vuole Rösti e Vogt per il «ticket» al Consiglio federale

mp, ats

18.11.2022 - 18:54

Il consigliere nazionale bernese Albert Rösti (destra) e l'ex consigliere nazionale zurighese Hans-Ueli Vogt (sinistra) saranno i due candidati ufficiali dell'UDC.
Il consigliere nazionale bernese Albert Rösti (destra) e l'ex consigliere nazionale zurighese Hans-Ueli Vogt (sinistra) saranno i due candidati ufficiali dell'UDC.
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Saranno il consigliere nazionale bernese Albert Rösti (BE) e l'ex consigliere nazionale zurighese Hans-Ueli Vogt (ZH) i due candidati dell'UDC per la successione in Consiglio federale di Ueli Maurer. Lo ha deciso oggi, venerdì, il gruppo parlamentare democentrista riunitosi a Hérémence (VS).

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Non ce l'hanno fatta le altre personalità fattesi avanti per occupare il seggio UDC in Governo, ovvero il «senatore» bernese Werner Salzmann e i consiglieri di Stato di Nidvaldo Michèle Blöchliger e di Zugo Heinz Tännler.

I cinque candidati erano stati considerati tutti idonei, sia per curriculum che per esperienza per ambire a un posto sul ticket democentrista dalla «commissione cerca». L'unica raccomandazione formulata era che i nomi scelti fossero due.

L'elezione del delfino di Maurer in Consiglio federale è in agenda per il 7 di dicembre.

Rösti al primo turno, Vogt al quinto

Il presidente del gruppo parlamentare democentrista alle Camere federali Thomas Aeschi ha precisato che Rösti è stato eletto al primo turno con 26 voti, quando la maggioranza assoluta era di 25. Vogt ha invece dovuto attendere il quinto turno per poter figurare sul ticket democentrista. L'ha spuntata dopo un lungo testa a testa sull'altro bernese Salzmann.

«Siamo sicuri di avere due ottimi candidati capaci di far uscire la Svizzera della crisi», ha sottolineato Aeschi, il quale ha salutato l'impegno di tutte e cinque le persone presentatisi.

Durante le audizioni hanno dovuto pronunciarsi sulle questioni care all'UDC: la neutralità e l'autodeterminazione della Svizzera, la non integrazione all'UE, il controllo dell'immigrazione, il rafforzamento dell'esercito, l'approvvigionamento energetico indigeno e le agevolazioni fiscali per la classe media, ha precisato dal canto suo la vice presidente del partito partito Céline Amaudruz (GE).

In particolare, i due candidati scelti per figurare sul ticket democentrista sono riusciti a mettersi in evidenza su queste tematiche, così come su quella della sicurezza alimentare.

Rösti favorito, Vogt potrebbe creare sorpresa

Il 55enne Rösti figura sin dall'inizio quale favorito alla successione di Maurer in Governo. L'ex presidente del partito è considerato conciliante. La sua capacità di ascolto potrebbe piacere agli altri partiti. Ma ciò potrebbe anche costargli dei voti da parte degli esponenti della linea dura dell'UDC.

Vogt, professore di diritto ed ex consigliere nazionale, è il candidato della «potente» sezione cantonale zurighese dell'UDC, che ha avuto Christoph Blocher e Ueli Maurer eletti in Governo. Vogt si è talvolta discostato dalla linea democentrista, in particolare sul matrimonio per tutti o l'iniziativa sulle multinazionali responsabili.

Davanti ai media i due candidati ufficiali dell'UDC, hanno sottolineato il loro attaccamento ai «valori» del primo partito svizzero. Vogt ha in particolare insistito sui punti in comune tra i due candidati, mentre Rösti non ha negato che ci siano delle differenze. Spetta ora al Parlamento giudicare quale delle due personalità sia la più qualificata per accedere al Consiglio federale.