Allarme a Palazzo federaleSimonazzi: «Il dispositivo di sicurezza ha funzionato, ma può essere migliorato»
cp, ats
15.2.2023 - 15:51
Il sistema di evacuazione di Palazzo federale sarà analizzato e migliorato se necessario, assicurano i Servizi del parlamento dopo le critiche espresse da alcuni parlamentari. Viola Amherd: «Non ho avuto paura». Aperto un procedimento penale contro il vallesano arrestato.
cp, ats
15.02.2023, 15:51
SDA
In merito all'allarme – e conseguente evacuazione – scattato martedì pomeriggio a Palazzo federale a Berna a causa di un individuo sospetto, si può ancora migliorare a livello di dispositivo di sicurezza.
Tuttavia quest'ultimo, stando al portavoce del Consiglio federale André Simonazzi e alla consigliera federale Viola Amherd sembra aver funzionato a dovere.
Presentatasi oggi davanti ai media, assieme al capo dell'esercito Thomas Süssli, per il Messaggio sull'esercito 2023, la «ministra» della difesa ha dichiarato di non aver avuto paura.
«Scattato l'allarme e usciti in fretta da un'ala di palazzo federale, abbiamo seguito le istruzioni della polizia federale, la quale ci ha consigliato di recarci al ristorante dell'albergo Bellevue – che appartiene alla Confederazione, n.d.r – lì vicino», ha affermato Amherd.
Unico inconveniente: «Pensavo che tutto sarebbe finito in fretta, invece siamo stati bloccati per qualche ora; se lo avessi saputo, avrei preso con me il laptop», ha sottolineato suscitando qualche sorriso in sala. Al momento dell'allarme, Amherd era a colloquio proprio con Süssli.
Alla luce delle critiche al dispositivo di sicurezza pubblicate oggi da vari media espresse da alcuni parlamentari che si trovavano sul posto per assistere alle sedute di commissione, Simonazzi ha puntualizzato che il dispositivo per i deputati è diverso e dipende dai servizi del Parlamento.
Insomma, ciò che hanno sperimentato gli impiegati che lavorano rispettivamente, nell'ala est ed ovest di Palazzo, è diverso da quanto vissuto dai parlamentari.
Ad ogni modo, ha spiegato Simonazzi, ciò non significa che il dispositivo di sicurezza non possa essere migliorato se necessario: il Consiglio federale intende trarre insegnamenti da quanto accaduto ieri.
L'Ufficio federale di polizia (fedpol), responsabile del servizio di sicurezza che controlla l'accesso al Palazzo federale, ha dichiarato che ogni intervento viene sottoposto a debriefing. Le lezioni da trarre da questa esperienza saranno discusse, ma al momento è troppo presto per parlare di possibili conseguenze, ha detto a Keystone-ATS la portavoce Berina Repesa.
Anche i servizi del parlamento, su Twitter, hanno assicurato che «gli eventi di ieri saranno analizzati e, se necessario, saranno introdotti miglioramenti» e che la sicurezza dei parlamentari e del personale è stata garantita in ogni momento.
I piani di evacuazione, di cui non si conoscono i dettagli per motivi di sicurezza, sono stati elaborati dai servizi parlamentari in collaborazione con fedpol e altri esperti. Si tengono esercitazioni regolari, anche con i membri del Consiglio nazionale e del Consiglio degli Stati.
Il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) e la Cancelleria sono responsabili dei piani e dell'evacuazione rispettivamente per le ali est e ovest.
Avviato procedimento penale
Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha indicato oggi di aver aperto un procedimento penale per possibile uso di esplosivi contro il vallesano che ha provocato l'evacuazione preventiva di Palazzo federale.
L'MPC – che conduce le indagini in collaborazione con fedpol e le polizie cantonali vallesana e bernese – ha aggiunto che è stata effettuata una perquisizione nell'abitazione del sospettato in Vallese e sono stati ascoltati suoi conoscenti. Sono ancora in corso accertamenti sulla salute fisica e mentale dell'arrestato, che è stato posto in detenzione preventiva. Come sempre, si applica la presunzione di innocenza, ricorda l'MPC.
La Procura federale è responsabile delle indagini di reati legati agli esplosivi. Sull'uomo sono state rilevate tracce di esplosivo, ma non era in possesso di un'arma o di un ordigno al momento dell'arresto. L'auto con cui è giunto a Berna e stata esaminata da un robot artificiere e non sono state trovate sostanze pericolose.