Rifugiati in Svizzera «Non si registravano numeri simili dalla Seconda guerra mondiale»

bt, ats

27.10.2022 - 15:51

Schraner Burgener non ha usato giri di parole durante l'odierna conferenza stampa.
Schraner Burgener non ha usato giri di parole durante l'odierna conferenza stampa.
Keystone

La Svizzera sta vivendo una situazione sul fronte dei rifugiati inedita da decenni a questa parte.

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«Non si registravano numeri simili dalla Seconda guerra mondiale», ha addirittura dichiarato oggi la segretaria di Stato della migrazione Christine Schraner Burgener, parlando di «crisi che si sovrappongono».

Dall'inizio della guerra in Ucraina, Berna ha accolto quasi 70'000 rifugiati scappati dal Paese invaso dai russi. Oltre a ciò, è stato fatto notare in un incontro organizzato oggi con i media a Zurigo dalla Segreteria di Stato della migrazione (SEM), si assiste a uno sviluppo che nessuno aveva previsto in primavera.

Da agosto infatti, il numero delle domande d'asilo «normali», ovvero non legate a quanto sta capitando in Ucraina, è in forte aumento. La maggior parte dei richiedenti proviene dalla Turchia o sono curdi, ma in parecchi arrivano anche dal Nord Africa e dall'Afghanistan.

Attualmente vengono presentate 800 domande ogni settimana. Per l'intero mese di ottobre si ritiene che verrà sfondata quota 3000. La SEM sta quindi adottando contromisure immediate, tra cui l'apertura di nuovi alloggi.

Fra questi vi sono caserme, sale multiuso e rifugi della protezione civile. Inoltre, la Confederazione sta trasferendo ai Cantoni, in anticipo rispetto al previsto, le persone provenienti dai centri federali d'asilo sovraffollati, in primis quelle per cui è stato disposto l'allontanamento dal Paese.