SvizzeraBerset criticato anche dal suo partito: «Si nasconde dietro la neutralità»
ATS / red
14.3.2023 - 12:33
Hanno suscitato critiche in seno al suo stesso partito le dichiarazioni di Alain Berset sul conflitto in Ucraina pubblicate dalla NZZ am Sonntag. Per il copresidente del PS Cédric Wermuth, il Governo non sta agendo in modo coerente e si nasconde dietro la neutralità.
«Condivido il desiderio di Alain Berset di porre fine allo spargimento di sangue, ma non la sua analisi né le sue conclusioni», afferma il consigliere nazionale argoviese all'edizione online della «Neue Zürcher Zeitung». Per il momento, afferma, non ci sono prospettive per i negoziati: «Putin ha altri obiettivi, è l'unico ostacolo alla pace».
Wermuth rileva una certa incoerenza nell'operato del Consiglio federale. Se è contrario alla riesportazione di munizioni, dovrebbe almeno essere in prima linea quando si tratta di sanzioni contro gli oligarchi, il commercio di materie prime, il taglio del debito per l'Ucraina e aiuti umanitari, afferma, sostenendo che l'Esecutivo «si nasconde dietro la neutralità».
Anche la co-leader del PS Mattea Meyer sottolinea di condividere il punto di vista del suo collega di partito. Samira Marti, vice capogruppo del PS, definisce l'intervista «problematica».
Dubbi anche da parte degli altri partiti
Ma non è solo il suo stesso partito ad aver espresso dubbi sulle affermazioni del presidente della Confederazione.
«La dichiarazione del presidente federale mi sciocca», ha detto il presidente del PLR Thierry Burkart al «Blick». «Parlando di ‹frenesia di guerra› e non riferendosi alla Russia, ma agli stati occidentali, Alain Berset giustifica l'attacco della Russia a uno Stato sovrano».
Dello stesso avviso il leader de Il Centro. Philipp Matthias Bregy definisce le dichiarazioni «inaccettabili»: «Denigrare i dissidenti come guerrafondai non è accettabile».