Votazione federale Gli svizzeri hanno bocciato la disdetta per bisogno personale in materia di locazione

ev, ats

24.11.2024 - 17:27

Nessun cambiamento sul diritto locativo relativo alla disdetta per bisogno personale: la proposta di modifica è stata bocciata con il 53,83% dei voti (foto simbolica)
Nessun cambiamento sul diritto locativo relativo alla disdetta per bisogno personale: la proposta di modifica è stata bocciata con il 53,83% dei voti (foto simbolica)
Keystone

Il popolo svizzero ha respinto nella misura del 53,83% la modifica del diritto locativo concernente la disdetta per bisogno personale. La proposta è stata bocciata da 11 cantoni, tra i quali tutti quelli romandi ad eccezione del Vallese. La quota di partecipazione al voto è stata del 44,90%

Keystone-SDA, ev, ats

La modifica al Codice delle obbligazioni riguardo alla disdetta per bisogno personale era scaturita da un'iniziativa parlamentare dell'ex consigliere nazionale ticinese Giovanni Merlini (PLR).

Essa prevede che il proprietario di un'abitazione o di locali commerciali possa disdire un contratto di locazione, secondo i termini stabiliti dalla legge, per adibirli a uso proprio per un motivo «importante e attuale», e non «urgente» com'è finora.

Il progetto non muta invece il diritto al risarcimento dell'inquilino da parte del locatore nel caso in cui la disdetta dovesse procurargli un danno finanziario.

A bocciare la proposta, contro la quale aveva lanciato il referendum l'Associazione svizzera inquilini (ASI), sono stati soprattutto i cantoni romandi tra cui spiccano Ginevra (67,83%), Neuchâtel (64,34% di no) e Vaud (60,47% di no).

A fare eccezione è invece il Vallese dove hanno prevalso i «sì» nella misura del 54,35%. Tra i cantoni svizzerotedeschi le percentuale di contrari più elevate si sono registrate a Basilea Città (65,88%), Zurigo (57,26%) e Berna (55,02%).

Ticino e Grigioni hanno invece detto «sì»

Favorevoli alla modifica del Codice delle obbligazioni concernente la disdetta per bisogno personale si sono espressi Ticino e Grigioni, rispettivamente nella misura del 52,52% e del 54,97%.

Tra gli altri cantoni, i «sì» hanno soprattutto prevalso ad Appenzello Interno (60,60%), Obvaldo (59,16%), Svitto (59,12%), Nidvaldo (57,18%) e Uri (56,70%).

Il parere dei contrari

Secondo i contrari l'uso personale è spesso utilizzato come scusa per rescindere i contratti di locazione degli inquilini e poi riaffittare gli alloggi a un prezzo più elevato alto. Con la nuova formulazione, secondo loro, gli affittuari sarebbero stati meno protetti contro le rescissioni straordinarie dovute all'uso personale del locatore.

Le norme previste sono state descritte nei sondaggi da molti referendari come inutili, in quanto già oggi esistono restrizioni sufficienti. Anche il Consiglio federale inizialmente riteneva che la proposta di legge non fosse necessaria, ma nella campagna di votazione ha dovuto rappresentare per legge la posizione del «sì» del Parlamento.

A battersi invece a favore della modifica in questione erano stati UDC, PLR e Centro oltre, per esempio, ai proprietari di case. A favore si era espresso anche il Partito dei verdi liberali (PVL). Secondo i sostenitori della proposta, le nuove disposizioni servirebbero a combattere gli abusi.