La mappa della vergognaIn Svizzera gli estremisti di destra sono sempre più attivi
Di Silvana Guanziroli
30.10.2019
Come svela l'ultimo rapporto sulla situazione del Servizio delle attività informative della Confederazione, gli incidenti legati all'estrema destra sono in aumento. Nel 2018, sono addirittura triplicati. «Bluewin» vi mostra i luoghi in cui si sono verificati atti di violenza di natura razzista.
Consultando la cartina, appare evidente come non si possa trattare di casi isolati. Ogni segno rosso rappresenta un avvenimento legato all'estrema destra. La mappa si riferisce al periodo compreso fra settembre 2016 e novembre 2018, e registra 39 incidenti in totale. Ognuno di essi è già stato riportato dai media. Per la prima volta, un'immagine mostra la distribuzione dei casi in tutta la Svizzera.
I cantoni di Basilea-Città, Soletta, Turgovia, Lucerna, Vaud e Ginevra attirano particolarmente l'attenzione. I segni rossi, infatti, sono molto numerosi. Inoltre, i dieci casi seguenti si distinguono per la loro gravità:
Unterwasser, 15 ottobre 2016
5000 neonazisti si riuniscono per un concerto in una sala da tennis. Il mancato intervento della polizia suscita scalpore in tutta la Svizzera.
Sion, 29 ottobre 2016
Ignoti piazzano una testa di maiale davanti ad un centro d'accoglienza per richiedenti asilo.
Wangen an der Aare, 22 gennaio 2017
Sei soldati posano davanti ad una svastica tracciata nella neve, facendo il saluto hitleriano.
Ignoti appendono una bandiera con la svastica ad un ponte autostradale sopra la A3.
Altdorf, 6 agosto 2017
Alcuni membri del Partito dei Nazionalisti Svizzeri ricoprono il monumento alla memoria di Guglielmo Tell con un burqa per protestare contro l’«islamizzazione dell'Europa».
Losanna, 13 ottobre 2017
Dei vandali profanano le tombe di un cimitero musulmano e scrivono slogan antisemiti per terra.
Beau rassemblement ce soir à Lausanne contre le racisme, après le vandalisme contre le carré musulman du cimetière https://t.co/ZpzzlvvupV
Un membro della Crew 38, un'organizzazione di sostegno agli Hammerskin (gruppo suprematista bianco, ndr.), aggredisce un individuo ferendolo alla spalla. Il coltello, con una svastica incisa sul manico, viene rinvenuto più tardi in un cassonetto.
Aadorf, 21 gennaio 2018
Un carro su cui campeggia il motto «Asylparadies CH» («La Svizzera, paradiso dei richiedenti asilo») partecipa ad una sfilata di carnevale. Le mani nere fanno allusione ai profughi annegati nel mar Mediterraneo.
Fasnächtler machten sich über ertrinkende Flüchtlinge lustig: Cliquen-Präsident Thomas H. war auf Facebook Hitler-Fan - Die «Hülsnerbuben» haben an der Fasnacht in Aadorf TG am Wochenende für einen Eklat gesorgt. Alles Satire, sagt Cliquen-Präsident T... https://t.co/Tl73nftJU0
Un macellaio appende un cartello che rappresenta due musulmani e la scritta «noi dobbiamo restare fuori».
Ginevra, 6 ottobre 2018
Ignoti gettano il coperchio di un tombino contro la vetrina di una libreria di sinistra.
Richieste leggi più severe contro l'estremismo
Gli estremisti di destra sono sempre più inclini alla violenza in Svizzera. Questa è anche la conclusione cui giunge il Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) nell'ultimo rapporto sulla situazione.
In occasione della sua presentazione a maggio, la Consigliera federale Viola Amherd ha annunciato che avrebbe esaminato degli emendamenti legislativi. E per una buona ragione: il rapporto indica che «gli ambienti di estrema destra stanno cambiando». Diversi gruppi, infatti, dispongono ormai di siti Internet accessibili al pubblico e uno di loro ha addirittura aperto un centro associativo nel Canton Vaud.
Di fronte ai media, Viola Amherd ha definito questa evoluzione estremamente preoccupante, domandandosi al tempo stesso se siano necessari strumenti più severi anche in ragione del fatto che la situazione è praticamente la stessa con l'estremismo di sinistra. In concreto, si intende tenere sotto controllo gli estremisti potenzialmente violenti. La Consigliera federale ha annunciato la revisione della legge per l'estate 2020.
Gudrun Burwitz (1929-2018), l'unica figlia biologica di Heinrich Himmler, è rimasta attiva nei gruppi di estrema destra fino in età avanzata. Non ha mai preso le distanze rispetto a suo padre e ai suoi crimini. Nella foto, si può vedere il Reichsführer-SS con sua figlia Gudrun durante una manifestazione sportiva organizzata a Berlino nel marzo 1938.
Immagine: Keystone
Ironicamente, Gudrun Burwitz ha lavorato come segretaria per il Servizio federale di informazioni tedesche (BND) per due anni, dal 1961 al 1963. Per farlo, aveva assunto uno pseudonimo.
Immagine: Getty Images
Il ministro degli Affari esteri Joachim von Ribbentrop (1893-1946, a destra) in una foto di famiglia scattata intorno al 1940. Nel corso di un'intervista concessa a un canale televisivo russo, il figlio maggiore Rudolf von Ribbentrop (nato nel 1921, in alto a sinistra) si è detto riconoscente del destino che il suo famoso padre gli aveva donato e di tutto ciò che gli aveva permesso di vivere.
Immagine: Getty Images
Il segretario personale di Hitler Martin Bormann (1900-1945, in prima fila a sinistra, foto scattata nel 1935) è considerato come uno dei principali esecutori del dittatore nazista.
Immagine: Getty Images
Suo figlio Adolf Martin Bormann (1930-2013) fu il primo figliastro di Hitler. Nel 1946, aveva abbandonato il suo nome di battesimo Adolf, si era fatto battezzare all'interno della Chiesa cattolica ed era diventato sacerdote. Quando parlava di suo padre, Bormann faceva la distinzione tra l'uomo severo, ma adorato da tutti, e il funzionario nazista di cui condannava gli atti.
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Il rappresentante ufficiale di Hitler Rudolf Hess (al centro, Göring a sinistra, Speer a destra) è scampato alla condanna a morte durante il processo di Norimberga. Si è suicidato nel 1987 nella prigione berlinese di Spandau. Aveva 93 anni. Nel 1941, era riuscito a fuggire verso il Regno Unito in aereo.
Immagine: Keystone
Wolf Rüdiger Hess (1937-2001, a sinistra), anche lui figliastro di Hitler, ha lavorato per tutta la sua vita per la liberazione e la riabilitazione di suo padre. Dopo la morte di quest'ultimo, sosteneva che suo padre non si fosse suicidato, ma che fosse stato assassinato dal servizio di spionaggio del Regno Unito (SIS). Ha contribuito alla diffusione della leggenda di «Hess, aviatore della pace», ripresa da alcuni gruppi di estrema destra.
Immagine: Keystone
Come architetto, Albert Speer Junior (1934-2017) ha seguito le orme di suo padre professionalmente parlando. Un padre che, come organizzatore dell'armamento nazista, era stato condannato a 20 anni di prigione dal tribunale di Norimberga.
Immagine: Getty Images
Tuttavia, contrariamente ad Albert Speer Senior (1905-1981), che aveva contribuito allo spiegamento di un'architettura nazista e a un'organizzazione urbanistica megalomane, il figlio ha operato a favore di una cultura architettonica democratica e responsabile, che gli è valsa numerosi premi e ricompense.
Dopo la guerra, Edda Göring (nata nel 1938), la figlia unica del maresciallo Hermann Göring (1893-1946), si è battuta per diverse decine di anni davanti ai tribunali per recuperare una parte dell'eredità di suo padre, che si era suicidato per sfuggire alla sua esecuzione.
Immagine: Getty Images
Nel 2014, ha di nuovo tentato di ottenere la restituzione della fortuna di suo padre, che è frutto di furti e di estorsioni commessi durante il periodo nazista, presentando una petizione al Landtag di Baviera, ma i suoi reclami sono rimasti vani. In questo scatto, si può vedere Edda Göring sulla strada per la scuola, a Monaco, intorno al 1950.
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