I più letti del 2019Il lato oscuro del boom delle escursioni
Gil Bieler
11.11.2019
45 morti all'anno, il lato oscuro del boom delle escursioni
Nel corso degli ultimi anni, l'escursionismo è diventato uno sport nazionale. Come questo gruppo di persone a Melchsee-Frutt (Canton Obvaldo), gli svizzeri di ogni età sono attratti dai grandi spazi.
Immagine: Keystone
Tuttavia, sono in molti a sopravvalutare la propria forma fisica o a sottovalutare la difficoltà dell'itinerario prescelto. Ogni anno, la Rega porta in salvo da 600 a 1100 escursionisti in difficoltà.
Immagine: Keystone
Nel 2018, 57 persone hanno perso la vita in Svizzera durante un'escursione in montagna. I sentieri montani sono più impegnativi di quelli «ordinari» e sono identificati da un segnale bianco-rosso-bianco.
Immagine: Keystone
È importante informarsi in anticipo sulle condizioni meteorologiche e lo stato dei sentieri sull'itinerario escursionistico previsto. Infatti, proprio come vicino al ghiacciaio d'Aletsch nel Vallese, neve e ghiaccio a terra possono causare pericolose scivolate.
Immagine: Keystone
È molto importante anche riposarsi regolarmente, come fanno questi escursionisti sul Rigi. La fatica, infatti, aumenta il rischio di compiere passi falsi, avverte l'Ufficio prevenzione infortuni (upi).
Immagine: Keystone
Coloro che pianificano con cura la propria escursione, conoscono i propri limiti e partono ben equipaggiati possono rispondere al richiamo della montagna con la coscienza tranquilla.
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45 morti all'anno, il lato oscuro del boom delle escursioni
Nel corso degli ultimi anni, l'escursionismo è diventato uno sport nazionale. Come questo gruppo di persone a Melchsee-Frutt (Canton Obvaldo), gli svizzeri di ogni età sono attratti dai grandi spazi.
Immagine: Keystone
Tuttavia, sono in molti a sopravvalutare la propria forma fisica o a sottovalutare la difficoltà dell'itinerario prescelto. Ogni anno, la Rega porta in salvo da 600 a 1100 escursionisti in difficoltà.
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Nel 2018, 57 persone hanno perso la vita in Svizzera durante un'escursione in montagna. I sentieri montani sono più impegnativi di quelli «ordinari» e sono identificati da un segnale bianco-rosso-bianco.
Immagine: Keystone
È importante informarsi in anticipo sulle condizioni meteorologiche e lo stato dei sentieri sull'itinerario escursionistico previsto. Infatti, proprio come vicino al ghiacciaio d'Aletsch nel Vallese, neve e ghiaccio a terra possono causare pericolose scivolate.
Immagine: Keystone
È molto importante anche riposarsi regolarmente, come fanno questi escursionisti sul Rigi. La fatica, infatti, aumenta il rischio di compiere passi falsi, avverte l'Ufficio prevenzione infortuni (upi).
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Coloro che pianificano con cura la propria escursione, conoscono i propri limiti e partono ben equipaggiati possono rispondere al richiamo della montagna con la coscienza tranquilla.
Immagine: Keystone
Si contano centinaia di interventi di soccorso e decine di morti all'anno: molti svizzeri sottovalutano i pericoli delle escursioni. Tuttavia, i rischi possono essere ridotti al minimo.
L'equipaggiamento necessario è relativamente ridotto e non occorre avere un portafogli ben fornito per avventurarsi nella natura e scattare foto superbe per il proprio profilo Facebook o Instagram.
L'attività escursionistica in Svizzera è in piena espansione da diversi anni e per numerose buone ragioni. Quando le condizioni meteorologiche sono favorevoli, i sentieri locali sono molto frequentati, così come lo spazio aereo che li sovrasta.
Ogni anno, gli elicotteri della Rega portano in salvo dai 600 ai 1100 escursionisti in difficoltà. Come spiega il portavoce Mathias Gehrig, interpellato sull'argomento, la maggior parte degli interventi sono dovuti ad incidenti. E ciò non riguarda soltanto le zone di montagna: l'anno scorso, quasi un terzo degli escursionisti soccorsi si trovava sull'Altipiano svizzero.
Le cifre per l'anno in corso non sono ancora disponibili. Tuttavia, il Club alpino svizzero (CAS) pubblica ogni anno un rapporto sulle emergenze in montagna, che raggruppa i dati di diverse organizzazioni di soccorso.
Durante l'anno appena trascorso, si sono registrate 1445 emergenze che riguardavano escursionisti in montagna, cioè circa 200 in più rispetto ai due anni precedenti. Tuttavia, nel 2018, le condizioni meteorologiche sono state particolarmente propizie alle escursioni, sia in estate che in autunno.
Attenzione alla neve e al ghiaccio per terra
Cosa possono fare gli escursionisti per tornare a casa sani e salvi? Una buona preparazione è essenziale, ritiene Bruno Hasler, capo del settore Formazione e sicurezza del CAS.
In particolare, è utile informarsi sulle condizioni del percorso previsto: ci sono state precipitazioni recentemente? Ci sono luoghi in cui potrebbe già esserci la neve? «È uno dei problemi principali, soprattutto in questo periodo dell'anno», afferma l'esperto. Al mattino, il suolo è ancora parzialmente congelato e si può facilmente perdere l'equilibrio, spiega.
Ciò può avere conseguenze fatali: ogni anno, infatti, durante le escursioni in montagna si verificano, generalmente sul lungo termine, circa 45 incidenti mortali. Lo dimostrano le cifre del CAS per il periodo 1984-2018. L'anno scorso in tali circostanze sono morte 57 persone.
Per essere chiari, i sentieri escursionistici montani sono identificati da un segnale bianco-rosso-bianco e sono più impegnativi dei tracciati «ordinari», contrassegnati solo da cartelli gialli. Gli itinerari marcati in blu e bianco, infine, sono sentieri escursionistici alpini, i più difficili.
Per pianificare il proprio percorso, oltre alle previsioni meteorologiche locali, Bruno Hasler raccomanda di guardare anche le webcam delle zone di destinazione.
Ciò tuttavia può anche essere fuorviante: «Un pendio può essere totalmente privo di neve sul versante soleggiato, ma su quello in ombra, dietro il passo, le condizioni possono essere molto diverse.»
Occorre quindi tenere sempre presente quali tratti dell'itinerario sono esposti al sole (generalmente quelli orientati a sud) e quali sono invece in ombra (generalmente quelli orientati a nord). Il CAS ha pubblicato sul suo sito web una lista di consigli per prepararsi adeguatamente.
Il metodo raccomandato
L'Ufficio prevenzione infortuni (UPI) ha lanciato una campagna di avvertimento sui pericoli delle escursioni in montagna, nella quale raccomanda agli utenti di utilizzare il seguente metodo:
- Preparazione: pianificate il percorso e il tempo necessario prevedendo un margine di sicurezza e un itinerario alternativo. Tenete conto della difficoltà, dello stato del percorso e della meteo. La discesa merita un'attenzione particolare poiché, secondo l'UPI, il rischio di scivolare e cadere aumenta: «La fatica inizia a farsi sentire e i movimenti sono fisicamente più impegnativi.»
- Valutazione: «I sentieri escursionistici montani possono essere ripidi, stretti ed esposti. Per avventurarvisi, bisogna avere un passo sicuro», sottolinea la campagna. Valutate in maniera realistica le vostre capacità e non partite mai da soli per itinerario difficile.
- Equipaggiamento: sono indispensabili degli scarponi da trekking robusti e con suola ben sagomata. È bene portare con sé anche il necessario per proteggersi dal sole e dalla pioggia, così come degli abiti caldi: in montagna, il tempo cambia rapidamente. Non dimenticate un piccolo kit di pronto soccorso e un telefono cellullare in caso di emergenza.
- Controllo: con la fatica, il passo diventa meno sicuro. Per preservare prestazioni fisiche e concentrazione, idratatevi e mangiate regolarmente, fate delle pause. Se necessario, bisogna anche essere pronti a tornare indietro.
«Bisogna fissarsi degli obiettivi, ma anche sapervi rinunciare, soprattutto ad una certa età», afferma l'ex consigliere federale Adolf Ogi, ambasciatore della campagna. Le statistiche gli danno ragione: l'anno scorso il maggior numero di incidenti escursionistici mortali hanno coinvolto persone fra i 50 e i 60 anni: sono state, infatti, 33 le vittime che rientravano in questa fascia d'età.
Percorrete la nostra galleria per scoprire le funivie più pazze e spettacolari del mondo.
Immagine: Getty Images
Il titolo di funivia più rapida del mondo appartiene a una teleferica asiatica: il Genting Skyway, in Malesia, che collega Gohtong Jaya al complesso turistico di Resorts World Genting. I suoi passeggeri attraversano i cieli a una velocità di 21,6 kilometri all’ora.
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Il più bel punto di vista alpino del mondo: l'«Aiguille du Midi» trasporta gli appassionati dello sci e del trekking di Chamonix sulle cime del Monte Bianco.
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La funivia che permette di collegare il monastero di Tatev, in Armenia, è considerata come la più lunga cabinovia andata e ritorno al mondo.
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Contrariamente alle funivie a circuito chiuso, essa effettua l’andata e il ritorno tra le stazioni, distanti 5,5 chilometri.
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Le funivie non attraversano sempre gole solitarie o scenari montani. Infatti, il «Roosevelt Island Tramway» di New York assicura il collegamento tra Roosevelt Island, sull'East River e Manhattan. Basta acquistare un semplice biglietto della metro per accedervi.
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La teleferica di Aï-Petri collega il Mar Nero all’altopiano dei monti di Crimea, culminando a 1234 metri di altitudine ed è situata sull’omonima penisola, annessa dalla Russia. Si tratta della più lunga teleferica senza pilastri di sostegno d’Europa.
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Questi pilastri della stazione della teleferica di Åre, in Svezia, sono ricoperti di gel.
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La teleferica di Yushan, in Cina, si estende per 1 km e costituisce per i 40 abitanti del villaggio l’unico collegamento con il mondo esterno.
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La prima funivia con tetto aperto del mondo conduce allo Stanserhorn, che culmina a 1900 metri di altitudine, in soli sei minuti. Da sottolineare la superba visuale a 360°.
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La star hollywoodiana delle funivie sorvola strade e spiagge per collegare Rio de Janeiro al monte del Pan di Zucchero. Roger Moore, uno degli interpreti dell'agente 007, ha girato una scena di combattimento in una delle sue cabine. Il film era «Moonraker-Operazione spazio».
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Secondo le autorità cinesi, si tratta della più lunga funivia di alta montagna del mondo: la teleferica del monte Tianmen, situata nel Parco nazionale di Zhangjiajie, copre una distanza di 7455 metri e culmina a 1279 metri di altitudine.
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Con i suoi 10 km, la teleferica di La Paz-El Alto è la più lunga del mondo. Tuttavia, essa accoglie solo pochi turisti e passeggiatori. La funicolare è stata aperta nel 2014, prima di tutto per ridurre il traffico pendolare nella capitale boliviana.
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Inoltre è molto più sicuro per i pendolari spostarsi al di sopra dei tetti delle favelas.
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La stazione d'arrivo della funivia del Piccolo Cervino è situata a 3883 metri sul livello del mare ed è quindi la più alta d'Europa.
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La funivia di Masada, che si affaccia sul Mar Nero in Palestina, è invece la più bassa al mondo.
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Il più bel ponte del Regno Unito: anche se sono ben 34 i ponti sul Tamigi, non c'è modo migliore di questo per attraversare il fiume. La funivia Emirates Air Line offre ai suoi passeggeri una magnifica vista su Londra.
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L'orgoglio dei canadesi: l'impianto di risalita PEAK 2 PEAK assicura il collegamento fra i diversi complessi alberghieri di Whistler Blackcomb. Con i suoi tre chilometri di lunghezza, è la funivia aerea più lunga al mondo nonché la più alta nella sua categoria. Termina, infatti, a 436 metri sopra la vallata.
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Il primato di funivia più alta al mondo è aspramente conteso, ma spetta alla funivia di Mérida, in Venezuela. Essa parte a 1640 metri di altitudine …
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... e conduce i passeggeri fino a «Pico Espejo», situato a 4765 metri sul livello del mare. Un'altitudine sufficiente per soccombere al mal di montagna acuto e che la rende senza dubbio una delle funivie più spettacolari al mondo.
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La funivia di Chongqing, che sorvola il fiume cinese di Yangzi Jiang, non è certamente la più spettacolare di tutte, …
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... ma consente di immergersi nella vita quotidiana degli inquilini dei grandi edifici della città.
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La verde riserva dell’Entlebuch: escursioni e non solo
La verde riserva dell’Entlebuch: escursioni e non solo
Chi ama camminare, nell’Entlebuch ha l’imbarazzo della scelta.
Immagine: Biosfera Entlebuch UNESCO
La Schrattenfluh è un classico per gli escursionisti.
Immagine: Biosfera Entlebuch UNESCO
Il massiccio carsico svetta dall’alto con il suo panorama meraviglioso...
Immagine: Biosfera Entlebuch UNESCO
… e una flora e una fauna ricche e in parte rare (c’è persino il nido dell’aquila reale).
Immagine: Biosfera Entlebuch UNESCO
Sotto questa montagna si snoda un lungo sistema di gallerie parzialmente percorribili.
Immagine: Biosfera Entlebuch UNESCO
È possibile pernottare nella regione in diversi agriturismi bio. E per colazione ovviamente vengono serviti i prodotti della casa.
Immagine: Biosfera Entlebuch UNESCO
Quella che circonda il Napf è tra le regioni svizzere dove grandina di più.
Immagine: Keystone/Urs Flüeler
Quindi attenzione, se da dietro al Pilatus vedete spuntare nuvoloni scuri.
Immagine: Keystone/Urs Flüeler
Ai margini dell’Entlebuch, sopra Wolhusen, si trova la Tropenhaus (casa tropicale). Grazie allo sfruttamento del calore residuo di un vicino gasdotto, ...
Immagine: Tropenhaus Wolhusen
... qui regna un clima amazzonico. La flora cresce rigogliosa in serre gigantesche, ci sono persino piante di papaia!
Immagine: Tropenhaus Wolhusen
I prodotti che crescono qui vengono utilizzati anche nella cucina del ristorante della casa.
Immagine: Tropenhaus Wolhusen
Per portarsi a casa i sapori dell’Entlebuch: gli svariati prodotti della regione sono tutti ordinabili nello shop online.
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