Vivere con la minima Il budget mensile è già finito dopo 21 giorni

Di Gil Bieler

13.12.2022

Calcola se i soldi sono sufficienti. La risposta: purtroppo, senza grandi compromessi, non lo sono.
Calcola se i soldi sono sufficienti. La risposta: purtroppo, senza grandi compromessi, non lo sono.
Keystone

Imposte, responsabilità civile e viaggi in treno: ho dimenticato tutto questo quando ho creato il mio budget per vivere con la rendita minima AVS. Altrimenti il bilancio sarebbe stato deludente. Ecco la seconda parte del mio esperimento.

Di Gil Bieler

13.12.2022

«Sarebbe bello»: questo pensiero mi accompagna durante il mio esperimento personale svolto a novembre. Promemoria: desidero sapere se la rendita minima AVS è sufficiente per mantenere il mio tenore di vita attuale. E capire pure quanto tempo ci vorrà per esaurire il budget.

Nella prima parte (pubblicata ieri, lunedì ndt.), ho riflettuto su questo aspetto in un modo che io, come 40enne, abitante in periferia nel canton Zurigo, non faccio quasi mai. Ho redatto un bilancio che mostra: tolti tutti i costi fissi, ho un budget di 51 franchi al giorno.

Pensavo di aver tenuto conto di tutto. Credevo anche che quei 51 franchi al giorno fossero sufficienti. Ma... sarebbe bello. Appunto.

Con questo budget posso gestire una giornata di lavoro, cucinare invece di mangiare fuori, comprare marche economiche in negozio invece di quelle biologiche. E posso anche bere una birra al pub la sera. È tutto facile da pianificare.

I guastafeste sono tutte le spese non pianificate. E sono più numerose del previsto.

Ad esempio, i compleanni. Mi sono arrivati due inviti, il che significa acquistare due piccoli regali (da 40 franchi). E poiché uno dei festeggiati vive dall'altra parte della Svizzera, c'è un viaggio in treno di due ore da fare. Anche con il metà-prezzo il biglietto costa 47.80 franchi, vale a dire quasi quanto il budget di un'intera giornata.

E non è tutto. Anche le luci al neon del bagno hanno deciso di lasciarmi (altri 17 franchi). Visita medica: oltre 200 franchi. Una visita alle autorità per i documenti, i timbri e così via: 163 franchi! Almeno sono stato invitato a un musical, per fortuna.

Il mese dura più a lungo del budget

Queste spese impreviste sono anche un motivo frequente per cui qualcuno bussa agli sportelli di consulenza sul budget di Pro Senectute. «Che si tratti di un apparecchio acustico o di un trasloco in un appartamento forse più economico», mi spiegano gli esperti.

Tuttavia, la situazione tesa del mercato immobiliare rende spesso difficile risparmiare quando ci si trasferisce. Anche le spese per le cure dentistiche sono «spesso un onere molto gravoso, soprattutto per le persone che non hanno prestazioni integrative».

Nel mio caso, c'è anche un debole per gli acquisti d'impulso. E via altri 33.15 franchi per il caffè da asporto... decisamente la parsimonia ha un aspetto diverso. Le conseguenze non sorprendono: il 21 novembre il bilancio mensile è già esaurito. Completamente.

Probabilmente ho anche dimenticato di includere molto altro. Le lettere critiche, ma estremamente amichevoli, dei lettori mi dimostrano quanto spesso questo accada anche a loro.

Una lettrice, in pensione da qualche anno, aggiunge al mio elenco di costi fissi alcuni elementi tratti dalla sua esperienza personale. Tasse: 100 franchi al mese. Elettricità: 60 franchi. Responsabilità civile: 20 franchi. Eccetera, eccetera, eccetera... Alla fine le rimangono 1'122 franchi nel borsellino, ossia 37,40 franchi al giorno. «Assolutamente fattibile», scrive. Ma se si vuole mettere da parte qualcosa per una vacanza, ad esempio, bisogna vivere in modo molto frugale.

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Il mio budget fittizio, lo ricordo, è composto dalla rendita minima AVS prevista per legge e dalla mia rendita di cassa pensione effettivamente attesa. Naturalmente, un lettore attento noterebbe immediatamente che, a rigore di logica, i due importi non possono essere basati sullo stesso stipendio. Ciò significa che il mio budget sarebbe in realtà un po' più basso.

Per molti non si tratta di un gioco mentale, un esperimeno fittizio, ma della realtà. Questo è confermato dai consulenti di Pro Senectute: i pensionati con prestazioni complementari (PC) - che vivono da soli e risiedono nella città di Zurigo - avrebbero una situazione finanziaria analoga.

Coloro che hanno a malapena diritto alle PC sono particolarmente colpiti: a seconda della situazione, potrebbero addirittura doversi accontentare di meno, «poiché devono pagare le tasse su un reddito più alto e devono anche sostenere il 100% delle spese mediche», secondo gli esperti finanziari.

Una persona su sei ha bisogno di prestazioni complementari

Chi non può vivere di AVS o di rendita in età avanzata deve quindi avere un patrimonio su cui contare. Oppure devono affidarsi appunto alle prestazioni complementari.

Alla fine del 2020, 218.900 persone in Svizzera hanno ricevuto una PC in aggiunta alla loro pensione AVS. Si tratta del 12,7% dei pensionati AVS, come mostrano i dati dell'Ufficio federale delle assicurazioni sociali. Questi contributi vengono utilizzati, ad esempio, per pagare il premio della cassa malati.

Il secondo pilastro e l'iniziativa AVS arrivano in Parlamento

La previdenza per la vecchiaia è anche un argomento della sessione invernale del Parlamento, che inizia lunedì 28 novembre e termina il 16. Il Consiglio degli Stati esamina la riforma della previdenza professionale (LPP), rinviata in estate. Il suo nucleo è la riduzione dell'aliquota di conversione per il calcolo delle pensioni. Controversa è la questione di quanto generosamente le 15 coorti più colpite dovrebbero essere risarcite. In seno al Consiglio nazionale è pendente l'iniziativa AVS della Confederazione sindacale, che esige la 13a rendita AVS.

Il denaro proviene dalle tasse, con il Consiglio federale che paga il 30% dei costi e i Cantoni il resto. Di conseguenza, ci sono molte differenze tra i Cantoni.

Esistono inoltre notevoli differenze cantonali per quanto riguarda il rischio di dover attingere alle PC: a Basilea Città, un pensionato su cinque ne riceve una. In Appenzello Esterno, invece, solo il 7,1%.

Puoi facilmente verificare se hai diritto alle prestazioni complementaari con questo calcolatore online.

Molti motivi per creare un budget

Cosa rimane? I consigli per affrontare in modo precoce la situazione finanziaria in età avanzata.

Per i neo-pensionati è generalmente consigliabile redigere un bilancio, stando al consiglio di Pro Senectute. «Questo fornisce una panoramica del nuovo budget». In una seconda fase, si dovrebbe chiarire in quali aree potrebbero essere necessari dei tagli. «Le priorità individuali devono sempre essere prese in considerazione. Per qualcuno le vacanze potrebbero non essere più così importanti, ma di certo non vorrebbe fare a meno di un'auto, per esempio».

Per le persone che hanno un reddito relativamente basso dall'AVS e dalle casse pensioni e che vivono di risparmi, è certamente consigliabile redigere regolarmente un bilancio di questo tipo e verificare se e quando si può fare una richiesta di prestazione complementare. La situazione finanziaria dovrebbe essere riesaminata anche in caso di cambiamenti nella situazione di vita, ad esempio la perdita del coniuge.

Se il mio esperimento personale mi ha insegnato qualcosa, penso a due aspetti: un aiuto professionale non può far male quando si tratta di fare un budget e non si può mai prevedere tutto.