Nel 2023 Donazioni di organi al massimo storico in Svizzera

ev, ats

30.4.2024 - 16:52

Complessivamente 675 persone in lista d'attesa hanno ricevuto l'anno scorso un organo urgentemente necessario (foto d'archivio)
Complessivamente 675 persone in lista d'attesa hanno ricevuto l'anno scorso un organo urgentemente necessario (foto d'archivio)
Keystone

Nel 2023 in Svizzera il numero di donazioni di organi post mortem e quello di persone sottoposte a trapianto ha superato ogni record. È quanto rileva il rapporto annuale pubblicato oggi da Swisstransplant.

30.4.2024 - 16:52

Complessivamente 675 persone in lista d'attesa hanno ricevuto l'anno scorso un organo urgentemente necessario e 200 persone hanno potuto donare i loro organi una volta decedute, viene indicato.

Nell'anno in rassegna, i 73 ospedali di ricovero hanno segnalato a Swisstransplant, la fondazione nazionale per la donazione e il trapianto di organi, 225 persone per la valutazione di una donazione di organi in seguito a decesso.

Alla donazione di organi, per conto della persona deceduta, hanno dato il loro benestare 225 famiglie.

In primo piano la volontà del deceduto

Secondo Swisstrasplant si tratta di un numero elevato, considerando che il tasso di rifiuto da parte dei parenti ha raggiunto il 58%.

Delle 225 persone decedute 200 sono diventate effettivamente donatrici di organi, mentre riguardo alle rimanenti 25 non è stato possibile assegnare alcun organo, secondo Swisstransplant.

Le cause di morte dei 200 donatori sono state mancanza di ossigeno in 83 casi, emorragia cerebrale o ictus in 82 casi, trauma craniocerebrale in 30 casi e altre cause nei restanti cinque casi.

Nell'ambito della donazione di organi, in primo piano c'è la volontà della persona deceduta, ricorda Swisstransplant. Attualmente vige il modello del consenso in senso lato, secondo cui il prelievo di organi e tessuti dopo la morte è ammesso soltanto previo consenso.

Se c'è un dubbio nella maggior parte dei casi non si dona

Se la persona presa in considerazione come donatore o i suoi parenti non acconsentono espressamente alla donazione di organi, questi non possono essere donati in caso di morte, sottolinea il comunicato.

Secondo Swisstransplant, se la volontà del defunto non è nota, la maggior parte dei parenti attualmente decide di non donare gli organi.

In futuro, tuttavia, chi non desidera donare organi e tessuti dopo la morte dovrà dichiararlo.

Si cambierà modello in futuro

Il 15 maggio 2022, gli elettori hanno infatti approvato la proposta del Consiglio federale e del Parlamento – con il 60,2% dei voti – di applicare il modello del consenso presunto: in poche parole, chiunque non si opporrà esplicitamente al prelievo degli organi sarà considerato un donatore.

Questo consenso presunto, che dovrebbe entrare in vigore nel 2026, sarà però «in senso lato». I congiunti verranno infatti ancora coinvolti nel processo decisionale nel caso in cui il defunto non renda note le sue intenzioni.

ev, ats