Consiglio degli Stati Dissimulazione del viso: respinta l'iniziativa per un divieto generale 

ATS

26.9.2019 - 11:11

Il divieto di dissimulare il proprio viso è discusso oggi al Consiglio degli Stati
Il divieto di dissimulare il proprio viso è discusso oggi al Consiglio degli Stati
Source: KEYSTONE/EPA ANP/NIELS WENSTEDT

«No» all'iniziativa popolare a favore del divieto generale di dissimulare il viso nello spazio pubblico e «sì» al controprogetto indiretto destinato a precisare in quali circostanze è obbligatorio mostrare il volto per identificarsi.

È questa la posizione del Consiglio degli Stati, che oggi, giovedì, era chiamato ad esprimersi su questa questione controversa.

Alla fine l'iniziativa lanciata dal Comitato di Egerkingen, già all'origine dell'iniziativa anti-minareti, è stata respinta dalla Camera dei cantoni per 34 voti contro 9 e 2 astenuti. Il testo prevede un divieto generale di dissimulare il volto in pubblico e ha nel mirino le donne che portano il burqa o il niqab.

Nel caso in cui l'iniziativa fosse stata accolta, le soluzioni differenziate a livello cantonale non sarebbero più state possibili. In particolare, i singoli Cantoni non avrebbero più potuto nemmeno stabilire liberamente come procedere con le turiste da Paesi arabi che tengono il volto celato.

Cantoni liberi di legiferare autonomamente 

Consapevole del fatto che la dissimulazione del viso può in singoli casi essere problematica, il Consiglio federale propendeva per una risposta mirata che preveda l'obbligo di mostrare il volto se necessario ai fini dell'identificazione come avviene ad esempio nei settori della migrazione, delle dogane, delle assicurazioni sociali e del trasporto delle persone.

Chi non dovesse dare seguito all'ingiunzione ripetuta di mostrare il viso verrebbe punito con la multa fino a 10'000 franchi. Stabilendo regole chiare a livello nazionale, si dovrebbero così evitare tensioni e garantire che le autorità possano adempiere i propri compiti.

Alla fine il controprogetto è stato approvato con 35 voti contro 8 e 2 astenuti. La maggioranza ritiene che occorra risolvere i problemi legati al porto del burqa o del niqab in maniera mirata nella legge. Questa soluzione consente ai cantoni la scelta di legiferare autonomamente sulla dissimulazione del viso.

Ticino e San Gallo più severi

L'iniziativa, depositata il 15 settembre 2017 con 105'553 firme valide a corredo, non menzionava direttamente il burqa, il niqab o altri veli islamici, ma chiedeva che su tutto il territorio nazionale non si potesse più dissimulare il proprio volto nei luoghi pubblici. Eccezioni erano possibili soltanto per motivi inerenti alla sicurezza, alla salute, alle condizioni climatiche e alle usanze locali.

Zurigo, Soletta, Svitto, Basilea Città e Glarona avevano respinto questo divieto, mentre il Ticino e il parlamento sangallese lo avevano approvato.

La Svizzera in immagini

Tornare alla home page