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Biden-Putin a Ginevra Cosa succede quando si sposta un presidente statunitense?
phi / pab
15.6.2021
I preparativi fervono a Ginevra per il vertice molto atteso di mercoledì tra Biden e Putin. Come si spostano i due presidenti? Con quanti uomini e con quali mezzi? I dispositivi sono diversi? Lo statunitense, che arriva questo pomeriggio, è in tour in Europa, mentre il russo non dorme mai fuori dalla sua patria. Ma poi, perché a Ginevra? Una panoramica di quello che ci è dato sapere.
Probabilmente la persona più potente del mondo è sempre particolarmente a rischio quando è in viaggio. Due presidenti degli Stati Uniti sono stati vittime di assassini mentre si stavano spostando: James A. Garfield fu colpito a morte alla stazione ferroviaria di Washington nel 1881. Ci furono poi i proiettili fatali che colpirono John F. Kennedy a Dallas nel 1963.
Non c'è da stupirsi, quindi, che si facciano sforzi enormi quando si tratta di sicurezza. Ma ciò ha un prezzo: del budget di 1,25 miliardi di franchi della Casa Bianca, 313 milioni sono spesi solo per i viaggi. Un principio di base si applica sempre: i potenziali attaccanti vedono sempre doppio.
Questo vale sia a terra che in aria: ci sono sempre due veicoli identici in uso. Nel convoglio di auto ci sono due limousine VIP, che hanno persino la stessa targa, in modo che nessuno possa dire in quale delle due è seduto il presidente. In linea di principio, la scorta è spesso la stessa: fino a 50 auto sono coinvolte (vedi la galleria di immagini qui sopra, nella quale vi spieghiamo come è organizzata la colonna di veicoli).
«Un carro armato con uno scudo Cadillac»
L'auto del presidente non si chiama «The Beast» per niente: sul giornale «The Dallas News» era stata chiamata «un carro armato con uno scudo Cadillac». Si dice che la bestia costi tra 360.000 e 1,5 milioni di franchi svizzeri e che abbia un motore V8 turbo da 6,6 litri. Questo è ciò di cui ha bisogno la berlina, che pesa circa nove tonnellate grazie a un'armatura pesante. Visione notturna, cannone a gas lacrimogeno e fucili a pompa completano il pacchetto.
Quando il comandante supremo degli Stati Uniti prende il volo, anche i costi lo fanno. L'ora di volo del suo elicottero è stimata costare circa 2800 franchi. Ne vengono usati almeno due, ma a volte fino a cinque, che cambiano permanentemente la loro posizione. Nessuno a terra può dire quale sia il «Marine One», l'aerotaxi del presidente.
Molti mezzi
L'impatto più grande sul bilancio è però rappresentato dalle spese aeree. Come il «Marine One», anche l'«Air Force One» non è il nome di un particolare aereo, ma il nominativo del mezzo in cui si trova il presidente. Se Joe Biden dovesse prendere un volo Swiss per Washington giovedì, sarebbe l'Air Force One non appena il 78enne vi mettesse un piede al suo interno.
Normalmente, però, il democratico utilizza dei Boeing 747 appositamente modificati per coprire distanze più lunghe. E anche quelli volano sempre in doppio, con un costo orario di ben 180.000 franchi svizzeri. Per un viaggio di andata e ritorno come quello attuale, che va dal 9 al 17 giugno, si devono aggiungere un bel po' di dollari.
Soprattutto perché i costi di volo devono comprendere anche gli elicotteri e le limousine del presidente e delle truppe dei servizi segreti che devono essere spostate. È qui che entrano in gioco i trasporti pesanti: gli aerei a fusoliera larga C-5 Galaxy o C-17 Globemaster sono gli aerei preferiti. Ma anche loro hanno un prezzo: il C-5 costa circa 90.000 franchi per ora di volo, mentre il C-17, molto più grande, costa «solo» 20.000 franchi all'ora.
Non solo sicurezza, 1'000 persone
Ma non c'è solo la sicurezza in ballo, soprattutto quando il presidente esce dagli Stati Uniti. Ogni spostamento all'estero infatti rappresenta un'operazione logistica complessa ed enorme. Si tratta, in sostanza, di spostare gran parte delle attività della Casa Bianca.
Per questo grosso trasloco (di uomini e di mezzi) ci vogliono tra i sei e i sette aerei. Una delegazione statunitense è composta circa da 1'000 persone, ha spiegato alla RTS la settimana scorsa Johanna Maska, che ha fatto parte dell'«Avanced team» (il gruppo in avanscoperta) di Barack Obama, incaricata di preparare e organizzare gli incontri e di far viaggiare il presidente statunitense.
Secondo Maska si devono letteralmente traslocare tutte le attività dello Studio Ovale ovunque vada il presidente. E ancor prima che un viaggio abbia luogo l'advanced team effettua dei sopralluoghi con sei o otto settimane di anticipo.
«Piani di soccorso per i piani di soccorso dei piani di soccorso»
Innanzitutto si deve scegliere un luogo, un hôtel: generalmente i piani sopra e sotto quelli della camera del presidente sono riservati per ragioni di sicurezza. Sono verificati gli antecedenti giudiziari di tutti i dipendenti dell'albergo. Tutto è controllato.
Un presidente statunitense arriva poi con i suoi elicotteri, le sue limousines e il suo servizio di sicurezza. Si evocano sovente tre perimetri di sicurezza attorno al presidente: al primo livello, quello più esterno, operano le polizie svizzere e quelle locali, poi ci sono gli agenti speciali dei servizi segreti e infine le guardie del corpo che si occupano della protezione ravvicinata di Joe Biden.
«Ci sono dei piani di soccorso per i piani di soccorso dei piani di soccorso: è un dispositivo enorme. Se riuscite a farvi dire dai russi cosa comprende il pacchetto completo sono sicura che ve lo diranno anche gli americani», ha raccontato con un largo sorriso alla RTS Johanna Maska, ben sapendo che «il pacchetto completo» mai sarà reso pubblico.
Il cibo del presidente è sempre controllato
Sono previsti pure degli aerei non catalogati, ma pronti al decollo in caso di bisogno, come per esempio un piccolo aereo pronto a partire in un aeroporto non troppo lontano, che non sia però quello principale, per portar via il presidente, nel caso in cui i suoi velivoli principali non sono raggiungibili o non operativi.
Tutto è controllato e verificato. Anche quello che il presidente mangia. Di solito il cibo è portato direttamente dagli Stati Uniti da un team del presidente, che ha i propri cuochi.
Anche nel caso in cui Joe Biden si dovesse fermare all'improvviso in un ristorante per gustarsi una prelibatezza locale, ancora una volta, assicura Johanna Maska, sarà stato tutto pianificato: «Ma proprio tutto, anche il menù. Può anche capitare, durante uno spostamento, che il presidente sia obbligato a mangiare qualcosa per non offendere il suo ospite. Proverà probabilmente delle cose, ma ci sarà sempre un membro dell'esercito che lo proverà prima di lui».
Joe Biden quindi, per esempio, dovesse capitare, non sarà mai il primo a inzuppare un tozzo di pane nella fondue a Ginevra.
Il dispositivo russo è più ridotto
Da parte russa il dispositivo sembra essere molto più piccolo, poche centinaia di persone al massimo. Solo che a dir la verità non è che le informazioni in questo campo abbondino. È stato osservato per diversi anni che, come regola generale, Vladimir Putin viaggia per un giorno, lasciando la Russia al mattino per tornarci la sera stessa. Secondo gli esperti anche lo spostamento a Ginevra non dovrebbe fare eccezione alla regola.
Vladimir Putin è atteso in compagnia di Sergey Lavrov, ministro degli Esteri, e di altri viceministri. Saranno presenti anche tutti gli esperti o altri consiglieri che potrebbero essere utili nel contesto di questo primo incontro con il suo omologo statunitense.
A questo si deve aggiungere una parte del suo team di comunicazione e naturalmente gli uomini responsabili della sua sicurezza. La presenza di elicotteri per eventuali viaggi programmati a Ginevra non è stata confermata alla RTS. Per ora, il presidente russo ha programmato di spostarsi nella città di Calvino nella nuova limousine Aurus di fabbricazione russa.
Ecco perché Ginevra
I servizi segreti, come ricordato poco fa, effettuano dei sopralluoghi qualche settimana prima degli spostamenti dei presidenti per perlustrare le località al fine di identificare delle possibili minacce. Ecco perché il luogo dell'incontro al vertice tra Biden e Putin è stato organizzato e confermato con un preavviso relativamente breve: entrambe le parti conoscono la sede delle Nazioni Unite e le condizioni che troveranno.
Senza contare poi che l'infrastruttura è buona, il paese ospitante è neutrale e i buoni servizi del Dipartimento degli affari esteri sono apprezzati da entrambe le parti.
Non solo la città di Ginevra, ma anche la Svizzera tutta si aspetta di vivere un emozionante mercoledì, quando forse un piccolo capitolo della storia mondiale sarà scritto nel nostro Paese.