SvizzeraIl Nazionale dà il suo benestare alla riforma del Secondo pilastro
fc, ats
15.3.2023 - 16:37
Approvando oggi le proposte della Conferenza di conciliazione con 106 voti contro 57 e 24 astenuti, il Consiglio nazionale ha dato il suo benestare alla riforma del Secondo pilastro. Gli Stati si esprimeranno domani.
Keystone-SDA, fc, ats
15.03.2023, 16:37
15.03.2023, 16:41
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Due erano le divergenze che ancora opponevano i rami del Parlamento, la principale concerneva la soglia d'entrata nel sistema. Attualmente per essere soggetti alla LPP occorre disporre di un salario annuo di 22'050 franchi.
Gli Stati per ben tre volte hanno chiesto di abbassare tale soglia a 17'208 franchi, allo scopo di assicurare un numero maggiore di lavoratori. Il Nazionale ha però detto di non essere disposto a scendere al di sotto di 19'845 franchi. Alla fine la Conferenza di conciliazione ha seguito quest'ultimo parere.
Gli altri aspetti principali della riforma sono già stati adottati nelle sedute precedenti. Il Parlamento ha in particolare approvato l'abbassamento del tasso di conversione, dal 6,8% al 6,0%, vera misura faro di questa riforma.
Adottata anche una nuova definizione della deduzione di coordinamento. In futuro non sarà più fissa, ma ammonterà al 20% della busta paga. Quest'ultima misura, congiuntamente con l'abbassamento della soglia d'entrata (il cui ammontare è ancora da decidere), permetteranno ai lavoratori di accumulare un capitale pensionistico più elevato (i prelievi salariali saranno infatti maggiori, ndr.), che permetterà di compensare almeno in parte il calo del tasso di conversione.
L'abbassamento del tasso di conversione pone però un problema alle persone vicine all'età pensionabile. L'aumento dei contributi salariali non sarà per loro sufficiente per accumulare un capitale LPP che permetta di compensare la riduzione del tasso di conversione. Per loro il Consiglio nazionale e degli Stati nelle scorse sedute hanno stabilito delle misure compensatorie sotto forma di supplemento di rendita.