«Vivere con il virus» Cindy Landolt: «Ho dovuto ritrovare i miei riferimenti»

di Sulamith Ehrensperger

17.4.2020

Cindy Landolt è ormai costretta ad allenarsi da sola nel suo centro di fitness.
Cindy Landolt è ormai costretta ad allenarsi da sola nel suo centro di fitness.
Instagram @cindytraining

Il coronavirus impone a tutti una diversa quotidianità. Ma come adattarsi a questa nuova vita? «Bluewin» vi propone una serie di articoli nei quali, per una settimana, darà la parola, ogni giorno, ad un personaggio diverso. Oggi incontriamo la «dea» del fitness Cindy Landolt.

Cindy Landolt è capace di sollevare 146 chilogrammi da terra e 100 da sdraiata. Il diametro delle sue cosce arriva a 63 centimetri. Da circa 20 anni, vive per il body building.

A 35 anni, ha dovuto chiudere il proprio centro di fitness di Seefeld, a Zurigo, nel quale passa di solito tra le dieci e le quindici ore al giorno. «Avvertivo una sensazione di oppressione già qualche giorno prima del confinamento», confida la celebre personal trainer

Il blocco ha frenato anche lo slancio della sua clientela, ha spiegato. «Molti hanno paura. Le palestre non servono soltanto a modellare il corpo: sono anche uno sfogo, un contrappeso fisico alla quotidianità negli uffici. Ora che non hanno tale valvola di sfogo a disposizione, per loro è più complicato».

Dal suo punto di vista, il corpo è un capitale

Durante i primi giorni che hanno seguito la chiusura, Cindy Landolt ha cercato un nuovo equilibrio: «Innanzitutto ho dovuto ritrovare i miei punti di riferimento. E pianificare le mie giornate in modo che avessero una struttura e uno svolgimento chiari». Solitamente cominciava ad allenarsi alle 7.00 del mattino, ora ha più tempo a disposizione: «Quando sono in telelavoro, non mi servono tre quarti d'ora per rinfrescarmi». 

A proposito di Cindy Landolt

Cindy Landolt è una personal trainer e modella di fitness ricercata nel mondo intero. Nel suo centro di fitness, il «Centurion Club Zurich», allena i suoi clienti e offre consigli sullo sviluppo muscolare, su come bruciare grassi e sull'alimentazione. È una delle influencer svizzere più in voga.

Dal suo punto di vista, il corpo è un capitale: Cindy Landolt punta a mostrare ciò che i muscoli permettono di fare. È entrata per la prima volta in un centro di fitness a 16 anni. I corpi sudati e l'odore dell'aria l'hanno da subito affascinata. Nel giro di otto anni, quella che era una modella slanciata si è trasformata in una montagna di muscoli e in una personal trainer richiesta in tutto il mondo. Il suo motto: «Qualunque sia il settore nel quale vuoi riuscire, ti serviranno disciplina e volontà». 

Cindy Landolt applica tale ricetta anche alla sua dieta: «È la prima volta da anni che posso permettermi un'alimentazione perfettamente equilibrata. Ed è proprio ciò che consiglio ai miei clienti che mi pongono domande sul comportamento da seguire a casa». 

Una passeggiata meglio dello squat sumo su una gamba

Una buona alimentazione è a suo avviso un elemento fondamentale per rimanere in forma, soprattutto quando si è in periodo di telelavoro, che impone un'attività fisica ridotta: «Molte persone pensano di mettere a posto la coscienza con uno pseudo-allenamento a casa, poiché mangiano male da tre settimane. È più giudizioso ripensare oggi alle proprie abitudini alimentari e adattarle alla nuova situazione». 

In effetti - spiega - muovendosi meno si bruciano meno calorie. Cindy Landolt si basa su delle buone fonti di proteine - uova, pesce, pollo o carne magra di manzo -, molte verdure e zuccheri se possibile non trasformati. «Se si resta a casa seduti tutta la giornata, non c'è bisogno di ingozzarsi di pasta e di pane», afferma.

Cindy Landolt ha adattato i pasti dei clienti alle abitudini imposte dal telelavoro e consegna i suoi prodotti proteici direttamente a casa.
Cindy Landolt ha adattato i pasti dei clienti alle abitudini imposte dal telelavoro e consegna i suoi prodotti proteici direttamente a casa.
zvg

La personal trainer non apprezza particolarmente l'idea di allenarsi nel salone di casa o in cucina. «Certo, l'attività fisica manca a tutti noi. Ma penso che il corpo possa trarre molto più giovamento da una passeggiata che da esercizi di squat sumo effettuati su una gamba sola in una stanza troppo piccola. Il rischio di farsi male è elevato e non vale la pena correrlo».

Quattro ore al giorno sui social network

Essendo chiusi i battenti delle palestre, Cindy Landolt patisce anche delle perdite finanziarie in quanto imprenditrice indipendente. La situazione non può essere modificata, è lo stesso per molte persone, spiega la coach. Che, però, sfrutta il maggiore tempo a disposizione per fare cose alle quali la frenesia della quotidianità non permette di dedicarsi. Si è fissata tre obiettivi personali sui quali lavora ormai da casa: ma preferisce non rivelarli.

Sui social network è possibile ritrovare una parte della sua vita: circa 680'000 abbonati la seguono su Instagram e le loro domande occupano l'influencer per tre o quattro ore al giorno. Pubblica fotografie che mettono in risalto i suoi muscoli, scattate a casa o nel suo centro di fitness vuoto. «Chiaramente ho il vantaggio di avere a disposizione una palestra. Ma di certo allenarmi da sola non era il mio sogno. Mi piace che questi ambienti siano vivi». 

La Serie «Vivere con il virus»

Come vive la Svizzera in tempo di coronavirus? Per una settimana, «Bluewin» dà ogni giorno la parola ad una persona diversa, in una serie di articoli dedicati alla loro nuova vita quotidiana. Queste persone svolgono professioni completamente diverse, per fornire una vasta panoramica su vite differenti.

Le immagini del giorno

Tornare alla home page