Crisi energeticaCassis respinge le critiche: «Non siamo impreparati»
bt, ats
8.7.2022 - 08:50
Il Consiglio federale non sta sottovalutando la crisi energetica. A dirlo è il presidente della Confederazione Ignazio Cassis, secondo cui il governo ha esaminato a fondo la questione ultimamente e la Svizzera è sulla strada giusta.
bt, ats
08.07.2022, 08:50
08.07.2022, 08:52
SDA
«Abbiamo adottato dei piani per l'approvvigionamento dell'energia e per informare la popolazione», sottolinea Cassis in un'intervista pubblicata sul «Blick» in edicola questo venerdì. Il ticinese non nasconde comunque che permane un po' di incertezza.
Cassis respinge però l'idea di chiedere alla popolazione di risparmiare energia, come in Germania. La situazione dei due Paesi è diversa, afferma in tal proposito.
La probabilità di un black-out in Svizzera è minima, si dice convinto il ministro degli esteri, dato che la Confederazione è poco dipendente dalle energie fossili. L'elettricità proviene soprattutto da fonti idrauliche e nucleari, ricorda Cassis, stando al quale la preoccupazione numero uno è l'approvvigionamento di gas.
Ieri, dalle colonne della «NZZ», il presidente di Swissgas André Dosé aveva aspramente criticato il Consiglio federale. «Non ci vuole molto affinché le forniture di gas si facciano rare», ha avvertito, precisando che la Svizzera non si sta rendendo conto di quanto la situazione sia pericolosa.