SvizzeraAlle Camere federali sotto la lente il valore locativo, l'ID-e e il budget
cp, ats
20.12.2024 - 13:15
Si è chiusa oggi la sessione invernale delle camere federali con alcune importanti riforme. Una su tutte? La riforma dell'imposizione della proprietà abitativa e la creazione di un'identità elettronica garantita dallo Stato.
Keystone-SDA, cp, ats
20.12.2024, 13:15
20.12.2024, 13:22
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L'imposta sul valore locativo – un reddito fittizio da cui il proprietario può dedurre gli interessi passivi e i costi di manutenzione – esiste in Svizzera dal 1915. In passato, i tentativi di abolirla sono ripetutamente falliti alle urne e in Parlamento.
L'ultimo tentativo, costato la fatica di sette anni di lavori, è sfociato nella riforma approvata oggi dalle Camere. Anche durante quest'ultima sessione, però, si è temuto il peggio, finché il Consiglio degli Stati, un po' a sorpresa, ha deciso anch'esso di abolire il valore locativo sulle seconde case, e non solo primarie. Per il Nazionale era importante elaborare una riforma totale dell'attuale sistema: no quindi a soluzioni raffazzonate.
Per compensare le minori entrate per l'erario, specie dei cantoni di montagna che possono contare sul turismo tanto invernale che estivo, il parlamento si è «inventato» una nuova imposta immobiliare speciale per le case di vacanza da iscrivere nella Costituzione federale. Se questa tassa non verrà approvate alle urne, l'intera riforma rimarrebbe lettera morta. Nonostante il grande passo avanti odierno, il popolo potrebbe ancora affossare tutto.
Identità elettronica
Questa sessione è stata l'occasione anche per eliminare le ultime divergenze in merito all'introduzione in Svizzera, presumibilmente dal 2026, di un'identità elettronica (Id-e) garantita dallo Stato.
In un prossimo futuro, chiunque sia in possesso di una carta d'identità o di un passaporto svizzero, o di un permesso di soggiorno per stranieri, potrà richiedere l'Id-e, sia online che presso l'ufficio passaporti. Il documento virtuale sarà gratuito e facoltativo e garantirà la massima protezione dei dati e la sicurezza.
Sarà possibile utilizzare l'Id-e ad esempio per richiedere un estratto del casellario giudiziario, una patente di guida o una prova di residenza. Ma sarà anche possibile utilizzarla nel mondo fisico tramite un'applicazione per smartphone, ad esempio per dimostrare la propria età al momento dell'acquisto di alcolici.
Tutti i contatti con la Confederazione che possono avvenire virtualmente utilizzando l'Id-e, continueranno a essere possibili anche fisicamente. Contemporaneamente, tutte le autorità in Svizzera saranno obbligate ad accettare l'Id-e come documento d'identità valido se accettano il principio della prova elettronica dell'identità. Infine, questi sistemi saranno conformi agli standard internazionali, in modo che l'Id-e possa essere utilizzata anche all'estero.
Difetti di costruzione
Un altro tema la cui importanza non va sminuita riguarda una modifica del Codice delle obbligazioni: in futuro, i diritti dei committenti e di chi acquista un immobile saranno tutelati meglio nei casi in cui vengano riscontrati difetti di costruzione.
Attualmente, i committenti devono notificare all'appaltatore entro 7-10 giorni eventuali difetti di costruzione, altrimenti rischiano di perdere i diritti di garanzia. La riforma prevede di estendere a 60 giorni il termine per la denuncia, indipendentemente dal fatto che siano evidenti o nascosti. I compratori potranno inoltre chiedere la riparazione gratuita entro due anni.
Le altre decisioni
Fra gli altri temi che hanno concluso l'iter parlamentare figura la legge che vieta l'organizzazione islamista Hamas, attiva nella striscia di Gaza. Durante questa sessione, il parlamento si è pronunciato anche per il divieto dell'organizzazione sciita Hezbollah, attiva in Libano.
Un altro dossier che ha tenuto occupato il parlamento e di cui si è riferito in abbondanza riguarda il preventivo 2025 della Confederazione. Nonostante il margine di manovra ristretto, le camere sono riuscite ad elaborare un budget conforme al freno all'indebitamento, tagliando soprattutto nella cooperazione internazionale, nell'asilo e nel personale della Confederazione.
Questo esercizio si è reso necessario dopo la decisione di aumentare i mezzi per l'esercito di 530 milioni di franchi, somma che verrà destinata soprattutto all'acquisto di armamenti. Per i due rami del parlamento, l'1% del PIL dovrà essere destinato alla difesa; tale traguardo dovrà essere raggiunto nel 2032, e non 2030 come previsto inizialmente.