Nuova truffa Postfinance mette in guardia: «Attenzione, non aprite questa lettera»

Sven Ziegler

28.5.2024

In questo momento bisogna prestare particolare attenzione alle lettere di Postfinance.
In questo momento bisogna prestare particolare attenzione alle lettere di Postfinance.
KEYSTONE

Postfinance segnala una nuova truffa, che sta raggiungendo ignare vittime attraverso la cassetta delle lettere e può avere gravi conseguenze.

28.5.2024

Hai fretta? blue News riassume per te

  • Postfinance mette in guardia da una nuova truffa.
  • I malintenzionati stanno inviando lettere ingannevolmente genuine a nome della banca.
  • Il codice QR associato non deve mai essere scansionato.

Gli attacchi di phishing, in cui i truffatori tentano di rubare i dati personali, sono ormai molto diffusi. Postfinance segnala ora un nuovo metodo particolarmente sofisticato: i truffatori inviano ai clienti lettere false.

Queste missive sembrano legittime, sono stampate su carta di alta qualità e correttamente affrancate. Il contenuto è allarmante: ai destinatari viene chiesto di riattivare immediatamente l'accesso all'e-banking scansionando un codice QR riportato nella lettera.

Ma questo codice QR conduce a un sito web falso dove i truffatori cercano di ottenere i dati di accesso.

Se i dati personali e il numero della carta vengono ottenuti da una lettera di questo tipo, Postfinance consiglia di bloccare immediatamente il conto. Se i dati sono già stati inseriti, è necessario informare immediatamente la polizia.

Sempre più nuovi metodi di frode

Postfinance e la polizia hanno dichiarato alla «SRF» di essere rimasti sorpresi da questo nuovo metodo, in cui i truffatori pagano addirittura le spese postali e fanno di tutto per ottenere i dati.

In generale, Postfinance consiglia agli utenti di prestare la massima attenzione a tutti i link e i messaggi che ricevono e di controllarli attentamente per evitare di cadere vittima di un attacco di phishing.

Non è chiaro come i truffatori abbiano ottenuto i dati. Secondo la polizia cantonale di Zurigo, è ipotizzabile che i dati delle carte di credito in relazione al nome e all'indirizzo del proprietario possano essere ottenuti sul Darknet.

I truffatori trovano sempre nuovi modi per mettere le mani sul denaro. Ad esempio, attraverso delle offerte di lavoro che circolano anche su WhatsApp: i malviventi scrivono sulla app di messaggistica con una presunta offerta di lavoro vantaggiosa. Si fingono rappresentanti di aziende che esistono veramente e rispettabili oppure creano un'intera azienda falsa, con tanto di sito web.

Chi inserisce i propri dati perde molto denaro.