Epidemia Approvati gli aiuti all'economia elvetica per oltre 55 miliardi

ATS

4.5.2020 - 21:59

Il Consiglio nazionale ha approvato la cosiddetta prima aggiunta al preventivo 2020 della Confederazione, che contiene le misure di aiuto all'economia per affrontare la crisi legata al coronavirus
Il Consiglio nazionale ha approvato la cosiddetta prima aggiunta al preventivo 2020 della Confederazione, che contiene le misure di aiuto all'economia per affrontare la crisi legata al coronavirus
Source: KEYSTONE/ALESSANDRO DELLA VALLE

Il Consiglio nazionale ha approvato oggi, lunedì, vari crediti proposti dal Governo per sostenere l'economia duramente toccata dalla crisi del coronavirus. 

La Camera bassa si è mostrata in alcuni settori più generosa dell'Esecutivo. Le spese totali superano i 55 miliardi di franchi.

40 miliardi destinati alle fideiussioni per le imprese

Il Nazionale in particolare ha approvato 40 miliardi di franchi destinati alle fideiussioni per le imprese, soprattutto PMI, che potrebbero trovarsi in difficoltà per mancanza di liquidità. La Confederazione garantirà al 100% i crediti-ponte (crediti Covid-19) fino a 500'000 franchi e per l'85% quelli fino a 20 milioni. Un ulteriore miliardo di franchi è destinato per garantire i crediti che scadono già quest'anno.

La Camera del popolo ha poi approvato due mozioni che chiedono al governo di modificare l'ordinanza sul Covid-19 per fare in modo che la garanzia della Confederazione sia allungare da 5 a 8 anni e che non venga imposto alcun tasso di interesse scaduto il primo anno sui crediti-ponte fino a 500 mila franchi.

Altri 11 miliardi per disoccupazione e IPG

Approvato anche il credito di 6 miliardi di franchi destinati a rimpinguare il Fondo per l'assicurazione disoccupazione. Lo scopo è finanziare le indennità per lavoro ridotto (disoccupazione parziale), uno strumento che consente alle imprese di evitare i licenziamenti.

Altri 5,3 miliardi di franchi sono stati adottati per indennizzare, tramite le Indennità per perdita di guadagno (IPG), quei genitori rimasti a casa per prendersi cura dei figli dopo la chiusura delle scuole e per gli indipendenti la cui attività è stata chiusa dall'esecutivo. Potranno beneficiare delle IPG anche gli indipendenti che non sono interessati dal divieto di esercitare un'attività lavorativa se il loro reddito non supera i 90'000 franchi e la loro azienda subisce le conseguenze del coronavirus.

Credito di 2,59 miliardi per il materiale protettivo

Il Nazionale ha poi approvato un credito di 2,59 miliardi che dovrà servire per acquistare guanti protettivi, disinfettanti, kit per eseguire test sul coronavirus e medicinali.

Tale voci di spesa comprende anche l'acquisto di un vaccino contro il Covid-19 per complessivi 50 milioni di franchi, malgrado un vaccino non esista ancora. Dieci milioni di franchi sono peraltro destinati alla «Coalition for Epidemic Preparedness Innovations» (CEPI), che vuole sviluppare un vaccino entro l'inizio del 2021;

1,875 miliardi per sostenere il settore dell'aviazione

Dopo una lunga discussione sono stati accettati anche 1,875 miliardi di franchi per sostenere il settore dell'aviazione. Il pacchetto consiste in 1,275 miliardi per garantire prestiti alle compagnie Swiss e Edelweiss. Un secondo credito d'impegno di 600 milioni per sostenere le aziende del settore aeronautico attive negli aeroporti nazionali;

Da parte sua la cultura riceverà 280 milioni. Di questi, 100 milioni sono aiuti d'emergenza per le imprese culturali senza scopo di lucro e 25 milioni di franchi destinati agli operatori culturali. Ulteriori 145 milioni di franchi sono destinati al risarcimento delle perdite, per esempio in caso di cancellazione di eventi. Altri 10 milioni sono destinati alle associazioni musicali e teatrali;

100 milioni sia agli asili nido che allo sport

Contro il parere del Consiglio federale, il Nazionale ha poi deciso di sostenere con 100 milioni di franchi gli asili nido e altre strutture. 100 milioni sono stati liberati per lo sport, suddivisi a metà tra prestiti a condizioni agevolati e contributi a fondo perso.

Il dossier passa ora al Consiglio degli Stati che se ne occupa domani.

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