Ticino Violenze, quali conseguenze per i docenti che sanno, ma non segnalano?

SwissTXT / pab

10.7.2020

Il caso del 49enne siriano a processo per violenza sui figli 
Il caso del 49enne siriano a processo per violenza sui figli 
Keystone

Non ci sono dubbi che alcuni docenti sapessero delle violenze perpetrate dal 49enne siriano sui suoi due figli.

Come siano andate le cose spetterà alla procuratrice pubblica Marisa Alfier chiarirlo e, secondo quanto dichiarato dal giudice Amos Pagnamenta a conclusione del processo, dovrà procedere penalmente per verificare le responsabilità.

Sul fronte scolastico, il direttore della Divisione della scuola, Emanuele Berger, non può entrare nel merito della vicenda, ma annuncia che un centro di competenza per casi simili è in via di definizione.

«Non sono al corrente dei fatti nel dettaglio per il momento. - ha spiegato Berger ai microfoni della RSI - Però è certo che una recente modifica del codice civile obbliga i funzionari e i professionisti dell'educazione a segnalare alle autorità di protezione dei minori se vi sono indizi concreti sulle minaccia all'integrità fisica, psichica e sessuale di un minorenne».

I docenti non avrebbero segnalato su richiesta dei ragazzi

Da parte del DECS, quando si viene a conoscenza di possibili manchevolezze da parte di un docente «nei limiti delle competenze, si cerca di capire cosa è successo - prosegue Berger - Se c'è stata negligenza vengono adottate delle sanzioni, che comunque sono in primo luogo di tipo penale. Bisogna però capire cosa è successo, perché è chiaro che quando ci si confronta con casi come quello in oggetto, i docenti o gli operatori scolastici in generale possono trovarsi di fronte a delle situazioni così complesse che superano il campo delle proprie conoscenze professionali e quindi faticano ad agire da soli».

In effetti sembra che i docenti non abbiano segnalato i fatti su richiesta dei ragazzi stessi, i quali temevano ripercussioni da parte del padre o di essere costretti a tornare in Siria.

«In progetto - conclude Berger, c'è un centro di competenza unico cantonale con delle antenne diffuse sul territorio per aiutare gli operatori per offrire consulenza e valutare le situazioni difficili. Affidandosi a dei consulenti esperti è possibile avere delle linee guida più chiare e agire nella maniera giusta, sempre nell'interesse del minore».

«Sensibilizzare è fondamentale»

La violenza domestica è presente nelle società, indipendentemente dalla nazionalità e la cultura. In Ticino, nel 2019 sono stati in media 3 gli interventi al giorno della polizia, ma questo resta un dato sfalsato della realtà poiché esiste una parte di reati che rimane non segnalato e quindi sfugge alle statistiche.

Per Cristiana Finzi, delegata per l’aiuto alle vittime di reati, «la sensibilizzazione è un tassello fondamentale».

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