Ticino Via libera al PoLuMe, le reazioni dei Comuni

Swisstxt / Red

18.12.2022

Francesca Luisoni, vicesindaca di Mendrisio (archivio).
Francesca Luisoni, vicesindaca di Mendrisio (archivio).
© Ti-Press / Davide Agosta

Venerdì il Consiglio Federale ha dato il via libera al potenziamento dell'asse viario tra Lugano e Mendrisio, anche detto PoLuMe. La RSI ha raccolto le reazioni di diversi comuni ticinesi.

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Si stima che il progetto costerà 1,7 miliardi di franchi. Il cantiere inizierà nel 2030 e dovrebbe terminare nel 2042. 

Il sindaco di Bissone, Andrea Incerti, è soddisfatto del via libera. «Il nostro comune è uno di quelli che ha pagato di più: a causa dell’attraversamento è stato diviso in due con l’autostrada negli anni Cinquanta e Sessanta, e con i ripari fonici è stato ripetuto l’errore, tant’è che verranno tolti», dice ai microfoni dell'emittente di Comano.

«Con questo progetto, il nucleo ritroverà il lago: potremmo fare un tutt’uno tra il nucleo, le barche e il lago e ridare quella bellezza che pochi comuni hanno e fare diventare più turistico che mai il nostro lungolago», aggiunge.

Non tutti sono soddisfatti

La vicesindaca di Mendrisio, Francesca Luisoni, è invece preoccupata: «I dubbi sul progetto che la città ha finora espresso restano, speriamo di essere coinvolti nel tavolo delle trattative».

Queste incertezze si legano «al progetto in sé e alle misure di compensazione proposte ma che secondo noi non sono sufficienti. La terza corsia non verrà costruita sul nostro territorio, ma è chiaro che le ripercussioni verso sud ci toccano in primo luogo».

Il rapporto ambientale PoLuMe

Stando ai primi dati del rapporto ambientale del PoLuMe, la qualità dell'aria del Sottoceneri migliorerà, che il potenziamento autostradale avvenga o meno. Questo è dovuto all'evoluzione tecnologica dei veicoli. Tuttavia, con la realizzazione del progetto gli ossidi di azoto dovrebbero diminuire ancora di più. 

Andrea Rigamonti, presidente della Commissione Regionale dei Trasporti del Mendrisiotto, ricorda alla RSI che «quando si parla di impatto ambientale non si ha a che fare solo con le polveri fini, ma il tema è legato anche all’impatto sul paesaggio, alla riva del lago, alla pedonalizzazione di Bissone e allo spostamento della cantonale e alle piste ciclabili. Temi che riguardano il PoLuMe ma sui quali bisogna ancora lavorare».

Secondo il rapporto, il 10% del traffico sono mezzi pesanti. Nei prossimi vent'anni la quantità di veicoli crescerà del 5%, cifra che dovrebbe rimanere la stessa anche con l'ampliamento autostradale. Gli oppositori, però, ritengono che se ci saranno più strade allora anche il traffico crescerà.