Ticino Salario minimo, Albertoni: «La legge va rispettata»

23.9.2021

Luca Albertoni
Luca Albertoni
Ti-Press

Dopo l'incontro di giovedì mattina tra il direttore del Dipartimento finanze ed economia Christian Vitta, i sindacati UNIA e OCST e le organizzazioni economiche AITI e la CC-TI, la RSI ha sollecitato sulla vicenda TiSin e salario minimo il direttore della Camera di commercio Luca Albertoni.

«Non ho dati concreti sulla vicenda e non ci esprimiamo su situazioni che non conosciamo nel dettaglio. Abbiamo semplicemente ribadito la nostra disponibilità a collaborare e abbiamo sottolineato che la contrattazione privata è sancita dall'articolo costituzionale, per cui di per sé non ha nulla di illegale. È chiaro che non deve essere uno strumento per aggirare la legge che sarà applicata da dicembre. Ad oggi però io non posso giudicare se questa operazione sia legale o meno», ha commentato Albertoni.

Il direttore della Cc-Ti ha poi aggiunto che, «pur avendo combattuto l'entrata in vigore di questa legge, perché eravamo contrari, a un certo punto è stata votata dal popolo e verrà applicata a dicembre, quindi va rispettata. Poi è chiaro che ci sono delle eccezioni possibili, volute per rafforzare il partenariato sociale, e queste non vanno stravolte: ci sono delle situazioni che permettono di derogare a quanto previsto dalla legge e questo è importante che rimanga perché si possano trovare delle soluzioni confacenti per determinati settori che dovessero essere più in difficoltà a mantenere immediatamente il livello di salario previsto dalla legge cantonale».

Togliere questa eccezione «sarebbe sbagliato», precisa Albertoni.