Condizioni «disumane» Nuova protesta davanti al bunker di Camorino: «È da chiudere»

SwissTXT / red

9.4.2022

Immagine d'illustrazione
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archivio Ti-Press

Una nuova azione di protesta ha avuto luogo sabato pomeriggio davanti al controverso centro di Camorino, ricavato in una struttura sotterranea della protezione civile e che ospita i richiedenti l'asilo che devono lasciare la Svizzera.

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L'azione è stata promossa dal collettivo R-Esistiamo. In un comunicato quest'ultimo ha fatto sapere che la settantina di persone presente è tornata a rivendicare la chiusura immediata della struttura, ma anche la concessione dei permessi alle persone che da tempo sono alloggiate nel centro sotterraneo.

Condizioni che il collettivo giudica «disumane», facendo presente che «se si sono trovate soluzioni rapidissime per migliaia di persone in poco tempo, è possibile farlo immediatamente per 15 persone».

Ricordiamo che il Cantone da mesi sta lavorando a una struttura alternativa. Secondo quanto dichiarato ai microfoni della RSI in settembre da chi gestisce il dossier al Dipartimento sanità e socialità, si sta cercando una soluzione fuori terra, anche perché a inizio estate dovrebbe partire il cantiere per il nuovo centro polifunzionale.