TicinoZanini: «La campagna vaccinale apre ai 12enni, ma stiamo rallentando. Siamo preoccupati»
pab
16.7.2021
La campagna vaccinale contro il Covid è stata aperta per i 12-15enni. Zanini: «Siamo preoccupati perché il ritmo delle inoculazioni è molto diminuito. Ci sono ancora 100.000 persone non immunizzate. Sono tante. Si spera che i 35.000 indecisi scelgano di farsi vaccinare. Sarebbe molto importante, soprattutto per chi ha più di 50 anni».
pab
16.07.2021, 12:55
16.07.2021, 18:41
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Come spesso accade di venerdì, anche stamane si è tenuta una conferenza stampa da Bellinzona per aggiornare in merito alla campagna di vaccianzione.
Ad aprire il momento informativo è stato il farmacista cantonale Giovan Maria Zanini che ha fatto il punto: «Le dosi inoculate in totale sono 362.000, le persone completamente vaccinate sono 164.000, cioè il 47% della popolazione vaccinabile. La cifra sale al 66% se si calcolano anche le persone che hanno ricevuto almeno una dose, che sono in totale 198.678».
Il tono di voce di Zanini si è fatto poi più severo: «Due settimane fa vi avrei detto che tra stasera e domani avremmo raggiunto le 200.000 persone vaccinate. Ora non è più così. C'è stato un netto cambiamento di situazione. I nuovi dati parlano chiaro. Raggiungeremo comunque le 200.000 persone immunizzate, ma forse solo la settimana prossima, forse tra mercoledì o giovedì».
Situazione vaccinazioni
Situazione in Ticino
Immagine: ti.ch
Situazione in Svizzera
Immagine: ti.ch
Situazione in Svizzera e in Ticino
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Situazione vaccinazioni
Situazione in Ticino
Immagine: ti.ch
Situazione in Svizzera
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Situazione in Svizzera e in Ticino
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La campagna rallenta in maniera importante
«Abbiamo un chiaro rallentamento della campagna vaccinale per quanto concerne le nuove adesioni. Oggi contiamo 150-200 nuove persone che si iscrivono. Sono cifre nettamente inferiori a quelle conosciute a partire dal 4 di gennaio, quando la campagna è iniziata», ha detto Zanini.
«La situazione è simile a in tutta la Svizzera. Certamente c'è un "effetto vacanze" e poi credo ci sia anche un effetto della situazione del momento che viene percepita come molto favorevole».
«I dati parlano chiaro: - ha proseguito il farmacista cantonale - le difficoltà maggiori e i rallentamenti della campagna vaccinale sono più evidenti nei cantoni più rurali, più di campagna. Ma in generale, in tutti i cantoni le curve di vaccinazione si stanno appiattendo».
«Il Ticino è ancora in buona compagna, è fra i cantoni, come Basilea, Zurigo e Ginevra, in cui c'è una buona disposizione della gente a farsi vaccinare. È un dato utile, ma iniziamo a essere preoccupati dalla tendenza all'appiattimento», ha ammesso Zanini.
«100.000 non vaccinati sono tanti»
«Il Ticino si contraddistingue per una forte aderenza alla campagna nelle fasce più a rischio. Abbiamo i tassi più alti in Svizzera per gli over 70 e gli over 80. Ci difendiamo molto bene anche tra gli over 45. Dai 45 anni in giù invece siamo sui livelli degli altri cantoni».
Zanini ha poi ribadito che sarebbe veramente importante aumentare il tasso di vaccinazione tra chi ha più di 50 anni proprio perché le statistiche mostrano che i decorsi più gravi ora si hanno a soprattutto a partire da quell'età.
«Le persone vaccinabili sono circa 300.000. Abbiamo quindi ancora 100.000 che non lo sono. E sono tante. Tra di loro ci sono circa 10.000 persone che vorrebbero tanto vaccinarsi perché fanno parte di categorie vulnerabili, ma che non possono per ragioni mediche. E loro si sentono minacciate fintanto che il bacino di non vaccinati è così grandi».
«Tra questi non vaccinati ce ne sono, stando ad alcuni sondaggi, circa 30.000, 35.000 indecisi. I motivi per cui queste persone non si sono fatte vaccinare sono essenzialmente quattro».
«Alcuni indecisi temono per gli effetti collaterali»
«Il primo è la paura per gli effetti collaterali, è un argomento che sta rapidamente svanendo perché in questi sei mesi si è potuto dimostrare che il vaccino è molto ben tollerato», ha spiegato Zanini.
Ci sono poi delle persone che hanno paura degli effetti collaterali a lungo termine. «Io non ho nessuna certezza da fornire, ma non abbiamo nessun elemento di natura teorica che ci indica che potrebbe succedere qualcosa in futuro. Non abbiamo nessun indizio di natura pratica. Se guardiamo la storia di tutti gli altri vaccini, oltre a conseguenze a poche settimane o pochi mesi, per nessuno se ne sono viste dopo anni».
«Altri indecisi pensano che sia tutto finito, ma non è così»
La terza categoria degli indecisi «è composta dalle persone che pensano che sia tutto passato, che il Covid sta per sparire. Credo che se guardiamo le cifre degli ultimi giorni ci si rende conto che i numeri stanno crescendo sia per i nuovi casi che per le ospedalizzazioni. Non solo in Svizzera, ma anche nei Paesi a noi vicini. Non credo proprio si possa dire che l'emergenza sia superata», ha detto Zanini.
Ci sono poi le persone, secondo Zanini, che dicono: «Non faccio parte di una categoria a rischio, sono relativamente giovane, le persone vulnerabili sono state vaccinate. Purtroppo non è così semplice perché all'interno di questo grande gruppo di non vaccinati il virus può continuare a circolare e ci sono ancora persone che non possono farsi vaccinare e quindi sono sempre a rischio».
«Per ora nessuna campagna aggressiva per convincere»
Ridurre il bacino dove il virus può circolare è anche, ha ricordato il farmacista cantonale, molto utile per prevenire che il Covid muti.
Per invitare la gente a farsi vaccinare Zanini ha detto che non ci sono più tempi d'attesa. Che una persona che si iscrive oggi può avere un appuntamento già per mercoledì prossimo. «Non dobbiamo dimenticare che ci vuole tempo perché ci sia la copertura massima data dal vaccino, almeno sei settimane dopo la prima dose».
«Per il momento non abbiamo previsto nessuna campagna "aggressiva", come è stato fatto a Ginevra per esempio, per convincere la gente a farsi vaccinare. Stiamo pensando a delle misure, ma piuttosto per il mese di agosto. Stiamo invece lavorando per raggiungere tutti i gruppi etnici. Finora non lo avevamo fatto», ha specificato Zanini.
Info
Informarsi
Immagine: ti.ch
Distanti, ma vicini
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Distanti, ma vicini
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Aperta la vaccinazione ai 12enni
A partire da oggi, ha spiegato poi Zanini, «anche i giovani a partire dai 12 anni compiuti possono annunciarsi per la vaccinazione contro il Covid. A partire dal 4 agosto 2021, la somministrazione avverrà, sempre in presenza di almeno un genitore, nel Centro cantonale di Giubiasco».
La parola è poi passata alla dottoressa Lisa Kottanattu, caposervizio dell’Istituto pediatrico della Svizzera italiana dell'Ente Ospedaliero Cantonale (EOC) che, prima di entrare nel dettaglio della vaccinazione per gli adolescenti, ha ribadito l'obiettivo della campagna d'immunizzazione a livello federale: «È quello di ridurre il numero di casi di decorsi gravi della malattia. Tra la fascia 12 e 15 anni il numero di infezioni è molto maggiore, ma la proporzione tra malati e decorsi gravi, che portano all'ospedalizzazione, resta la più bassa di tutte le altre categorie».
«Per una questione di valutazione rischi-benefici durante i controlli pianificati dai pediatri al momento non viene discusso attivamente il vaccino, anche se naturalmente rimangono a disposizione per rispondere a tutte le domande del caso».
Insomma non ci sarà nessuna campagna di sensibilizzazione mirata agli adolescenti, anche perché rappresentano solo il 4% della popolazione, ha ricordato la dottoressa.
A quali adolescenti è consigliato il vaccino?
«Il vaccino viene consigliato per quegli adolescenti che soffrono di malattie croniche sottogiacenti per le quali qualsiasi tipo di infezione potrebbe rappresentare un aggravamento della malattia di base», ha spiegato Kottanattu.
«Ovviamente è consigliato per chi inizia una professione in ambito socio-sanitario e a tutti gli adolescenti che vivono a stretto contatto con una persona che ha un problema con il sistema immunitario».
Kottanattu ha approfittato del punto informativo per ricordare che ci sono comunque altri vaccini previsti dal piano vaccinale per i ragazzi e le ragazze e che non ce ne si dovrebbe dimenticare.
La vaccinazione sarà possibile anche in uno dei dieci studi pediatrici che si sono messi a disposizione. Per questa fascia di popolazione sarà utilizzato il vaccino di Pfizer/BioNTech: l’unico che, al momento, è autorizzato al di sotto dei 18 anni di età.
Per garantire una buona copertura del territorio cantonale, le modalità di vaccinazione offerte a questa fascia di popolazione sono due: dieci studi pediatrici (la lista è pubblicata sul sito web del Cantone) e il Centro cantonale di Giubiasco.
A Giubiasco sono previste delle fasce orarie dedicate, alla presenza di personale qualificato, ogni mercoledì pomeriggio e il sabato, risultando compatibili con la ripresa dell’anno scolastico 2021/2022.
Vaccinazione 12-15
Vaccinazioni giovani
Immagine: ti.ch
Vaccinazione giovani
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Vaccinazione giovani
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Vaccinazione giovani
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Vaccinazione 12-15
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Vaccinazione giovani
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Vaccinazione giovani
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Vaccinazione giovani
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Materiale necessario
Oltre a portare con sé carta di identità e tessera dell’assicurazione malattia, i giovani dovranno presentarsi all’appuntamento al Centro di vaccinazione accompagnati da almeno un genitore o da un rappresentante legale.
Intanto sono 17 le persone risultate positive al Covid nelle ultime 24 ore in Ticino, mentre non si segnalano ulteriori decessi. Stabili i dati sul fronte ospedaliero con 5 persone ricoverate in reparto e uno in cure intense.
Sul fronte delle vaccinazioni sono 353’307 le dosi fin qui somministrate in Ticino. Le persone con vaccinazione completa sono 156’229, ciò che corrisponde a una percentuale del 44,4%.