Il predatore ha superato le reti elettrificate di una delle più grandi aziende di allevamento e commercio ovino del cantone, la Gazzoli. 11 pecore sono morte e 12 ferite. Si chiede l'abbattimento del grande predatore.
19.12.2022, 11:30
19.12.2022, 11:53
Swisstxt
Oggi (lunedì) si è avuto notizia di un attacco importante avvenuto nella notte su domenica all’azienda di allevamento e commercio ovino Gazzoli a Castione, una delle maggiori del Cantone.
La comunicazione è stata fatta dal movimento MontagnaViva: «Il lupo è saltato all'interno della recinzione elettrificata fatta davanti alla stalla e ha fatto strage. Tante pecore sono fuggite terrorizzate verso il fiume. Il lupo ne ha predate 22-23 (11 morte subito o soppresse dal veterinario poiché in fin di vita, altre 12 ferite e curate). Il guardiacaccia ha constatato che la recinzione era a regola d'arte».
Le verifiche dell'Ufficio Caccia e Pesca (UCP) sul numero esatto di capi predati e feriti sono in corso.
La nota firmata da Germano Mattei sottolinea inoltre come l’Associazione Protezione Territorio dai Grandi Predatori (APTdaiGP), con l’Unione contadini ticinesi (UCT), domanda all’UCP, alla Sezione agricoltura e ai due Consiglieri di Stato interessati, ovvero a Claudio Zali e a Christian Vitta l’immediato abbattimento del lupo. A dire di Mattei in effetti le condizioni per uccidere il grande predatore sono pienamente soddisfatte.
L’APTdaiGP scrive anche di altri recenti attacchi nella stessa zona del fondovalle, che sarebbero avvenuti nei giorni scorsi alla Buzza di Biasca (Azienda Vanzetti) e alle Cave di Iragna (Azienda Magginetti).