Finanze pubbliche Il futuro dei conti ticinesi preoccupa, consuntivo in dirittura d'arrivo

Swisstxt / Red

20.6.2023

Immagine simbolica.
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© Ti-Press / Pablo Gianinazzi

Lunedì il Gran Consiglio, nell'ultima sessione prima della pausa estiva, ha iniziato a trattare la situazione dei conti pubblici ticinesi. Come riporta la RSI, il futuro non sembra positivo.

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Hai fretta? blue News riassume per te:

  • Lunedì il Gran Consiglio, nell'ultima sessione prima della pausa estiva, ha iniziato a trattare la situazione dei conti pubblici ticinesi.
  • Il Parlamento ha cominciato la discussione sul consuntivo 2022: il preventivo era molto negativo, di -138 milioni, ma l'esercizio è risultato positivo di tre milioni.
  • La scorsa settimana è stato pubblicato il pre-consuntivo 2023, che prevede, in base ai dati fino a fine aprile, che l'anno si chiuderà a -224 milioni.

Il Parlamento ha cominciato la discussione sul consuntivo 2022: giova ricordare che il preventivo era molto negativo, di -138 milioni, ma l'esercizio è risultato in attivo di tre milioni.

Il futuro però sembra essere meno positivo. La scorsa settimana è stato pubblicato il pre-consuntivo 2023, che prevede, in base ai dati fino a fine aprile, che l'anno si chiuderà a -224 milioni. Rispetto alle previsioni di settembre scorso, non ci sarà il contributo della Banca nazionale. 

Il ruolo del decreto Morisoli

Inoltre, ricordiamo, nella votazione di maggio 2022 è stato approvato il decreto Morisoli, che pone l'obiettivo del pareggio nel 2025, con un'azione rivolta soprattutto alle uscite.

Il capo del Dipartimento finanze ed economia, Christian Vitta, ha detto in aula che «l'operazione si presenta molto impegnativa e implicherà inevitabilmente dei sacrifici, che siano guardati da destra, da sinistra o dal centro».

I commenti dei partiti 

Fabrizio Sirica, del PS, ha affermato ai microfoni della RSI: «Se non cambiamo rotta ci aspetta una manovra di rientro fra i 150 e i 180 milioni di franchi che andrà a fare male alle fasce più deboli della popolazione».

Sirica si augura che avvenga una correzione, per cui è necessaria «una chiara volontà politica». Secondo lui sarebbe necessaria una nuova votazione.

Paolo Pamini dell'UDC, invece, ha detto: «Bisogna raddrizzare la spesa di 120 milioni all'anno (...) e ne spendiamo 1'300 in sussidi a enti terzi» aggiungendo che «se da questi contenessimo la spesa di un 3%, risparmieremmo grosso modo 4 milioni all'anno. Capite che si riescono a raccogliere molto rapidamente decine di milioni di franchi senza assolutamente andare a toccare le fasce più deboli della popolazione».

Chi è a favore e chi contro?

Riguardo all'approvazione dei conti del 2022, PS e Verdi si opporranno, per via degli eccessivi sgravi concessi. Diranno «no» anche i democentristi, perché la riduzione delle uscite sta impiegando troppo tempo.

Centro e PLR, invece, saranno a favore, ma necessiteranno ancora di alcuni voti per raggiungere la maggioranza.