Ripercussioni economiche Il coronavirus in Ticino, Trotta: «Una doccia fredda per il turismo»

SwissTXT / pab

26.2.2020

Il direttore di Ticino Turismo Angelo Trotta
Il direttore di Ticino Turismo Angelo Trotta
Ti-Press

«Chiaramente la notizia del primo caso di coronavirus in Ticino ha influito e oggi abbiamo già le prime cancellazioni di riservazioni. Si tratta di casi sporadici per ora e bisogna comunque distinguere tra turismo dei singoli e quello legato più a gruppi e aziende, ma le prime disdette stanno arrivando».

Parola di Angelo Trotta, direttore di Ticino Turismo, stando al quale non siamo ancora in presenza di un crollo e vero e proprio, ma è immaginabile che saranno sempre di più le persone che nel futuro immediato preferiranno disertare il Ticino.

Parlare di misure è però ancora prematuro: «È ancora molto presto, - ha continuato Trotta ai microfoni della RSI - ma certamente è un po’ una doccia fredda per tutti. Diciamo che in pochissimo tempo abbiamo attraversato tre fasi: quando è scoppiata l’epidemia in Cina che sul Ticino ha influito poco, ma sul turismo svizzero ha comunque avuto un impatto. Poi di colpo, dall’ultimo weekend, si è sviluppato il caso italiano, in tutta la sua gravità, ma anche nella sua mediatizzazione, e infine il Ticino».

Valutare se intervenire e come

"Ora - ha aggiunto il direttore di Ticino Turismo - bisognerà vedere cosa succede anche al di là del Ticino, ovvero se ci saranno più casi qui, ma anche nel resto della Svizzera, tenendo sempre d’occhio l’evoluzione italiana. Il settore turistico non può fare molto, i flussi turistici si muovono come sono… quello che possiamo fare noi è comunicare bene e, qualora la situazione dovesse peggiorare, valutare eventuali azioni da mettere in campo».

E per fronteggiare la situazione, in collaborazione con Svizzera Turismo, proprio in queste ore è in corso la creazione di una «task force» ticinese, ai quali parteciperanno i quattro direttori delle Organizzazioni turistiche regionali e i rappresentanti del settore alberghiero e di quello dei campeggi.

Turismo a picco in Italia

In Italia il contraccolpo sul turismo è già pesante, in particolare anche perché nelle zone colpite ci sono due grandissimi motori turistici, che sono Venezia e Milano, seconda e terza città dopo Roma per il turismo italiano. Con il continuo aumento dei contagi infatti le prenotazioni stanno crollando in maniera drammatica.

«In questo momento il turismo – spiega il direttore di Confturismo Alberto Corti – sta perdendo su scala nazionale circa 30 milioni di euro al giorno in termini di spesa, equivalenti a 200'000 presenze giornaliere in meno in Italia».

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